Francesine a new york

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Le campanelle che suonano all'unisono per questo traumatico e grigio, primo giorno di scuola che mi fanno mancare infinitamente il sole o la gioia dell'Italia.
Tra i tanti motivi del mio 'autolesionismo', vi è anche il trasferimento dei miei, qui in America, per le cure di papà.. eppure questo quartiere all'italiana, non mi convince.. In tanti pensano che siamo mafiosi, rifugiati o peggio ancora latitanti, ed è per questo che molte volte preferisco presentarti con altri nomi o vite, ed è proprio grazie a questo giochetto che ho conosciuto Christian, il mio attuale ragazzo.. quel giorno ero la francese di turno, in giro per new york, solo per vedere la statua della libertà sotto un altro punto di vista; lui era in un classico caffè americano, uno di quelli tutti addobbati da ornamenti di football, dove una donna non metterebbe mai piede, figuriamoci una ragazzina, eppure mi venne un'idea alquanto imbarazzante, ovvero entrare e presentarmi al primo ragazzo carino sperando mi chiedesse di farci un giro, stranamente funzionò e per giunta mi diede il suo numero.
Ora è passato quasi un anno da quel giorno, però non dimenticherò mai, quanto tempo impiegai per farmi perdonare per quella piccola bugia e sono ufficialmente la sua ragazza da soli due mesi..
Ogni tanto ripenso a tutto questo, soprattutto a come sono cambiata in questi mesi, sono passata dalla ragazza più popolare della scuola o almeno quella più ammirata, alla ragazza che spara solo cazzate e che è ormai monotona.. Se solo vedessero tutto il male che mi hanno fatto, quei fottuti bulletti americani! In Italia era la stessa storia, però al mio fianco avevo Lena, che in qualche modo mi aiutava col mio problemino, ora no;
Ritorno subito al mio mondo, quando, Amy (la troietta della scuola) cerca di strusciarsi Chris con tanto di faccia tosta nel dire che è stato solo un equivoco e che sono la solita paranoica che ha lasciato le cheerleader, quattro mesi fa. Io non avrei MAI voluto lasciar quel gruppo, se non fossi stata costretta dai loro vestitini striminziti, che non coprivano nulla, specialmente i miei 'ospiti'.
In quell'ultimo fine settimana del mese, i ragazzi più popolari del liceo stavano organizzando una festa in una di quelle solite ville dove ogni ragazza della scuola faceva le prime esperienze che si trattasse di sesso o droga..
Chris ed io siamo stati invitati o per lo meno solo lui, essendo nuovo in quel liceo, doveva pur farsi degli amici ma il signorino non andava in nessun posto senza di me, così ha avvisato il quarterback della mia presenza e so già che non ne sarà felice.
Infatti ogni ragazzo/a sa che la capo cheerleader o la vice, si è fatta almeno una volta il quarterback e l'anno precedente toccò a me durante la festa primaverile di Marcus, il ricevitore della nostra personale squadra di football.
Quest'anno avrei preferito rinunciare alle solite feste da fighetti, ma non avrei mai permesso a Christian di rimanere solo nel covo di vipere trainato da Amy, la conoscevo abbastanza da sapere che ogni occasione le sarebbe stata utile per tirare a sé il mio ragazzo e non che non mi fidi di lui, però preferirei non giocare troppo col fuoco.
Mentre rifletto a cosa indossare per essere il meno apparente possibile, la campanella della terza ora suona portandomi a svegliarmi dai miei sogni per poi tornare nella classe di storia americana.

La sera calava e con essa anche la mia tranquillità, infatti diventavo sempre più nervosa per quella maledetta festa e mi chiedevo il perché di tanta ostilità nel volerci lì. Nessuno ormai voleva vedermi a scuola, figuriamoci in feste di quel calibro, proprio per questo qualcosa non mi tornava e iniziai a pensare subito al peggio.
Arrivati alle porte della mega villa di Jose, vedemmo già i primi ubriachi della serata ed erano a malapena le nove. Entrai facendomi largo tra i corpi a terra dei miei compagni cercando subito un divano sul quale sedermi e delle facce amiche per sparlare di queste stupide stupide feste, ma non trovai altro che Amy con le sue compagnucce da quattro soldi, Tria e Hisa che fino a qualche settimana prima, mi cercavano per il semplice motivo che Amy non era più a New York, ma in vacanza a mille miglia con i suoi genitori e qualche altro amichetto per passare il tempo..
Avvicinandosi a me con aria vendicativa Amy inizia a darmi delle troia per esser venuta alla festa del mio ex con il mio attuale ragazzo ma lei non è minimamente al corrente del fatto che tra me e Jose vi è stato solo del sesso (essi potrà sembrare anche da troia) ma con Chris è diverso, in questi mesi insieme non siamo mai andati oltre al bacio e non perché non mi attiri, ma non voglio che lui sappia dei tagli e del mio passato, non ora che tutto sta andando per il meglio..
Mi spintona dicendomi che devo risponderle e non essere così stramba mentre penso, ritorno in un attimo nel mondo dei vivi.
Arranco una risposta, qualcosa che assomiglia di più ad un 'emh..eh..oh.s-s-scusa'
Quanto ero patetica!!
Lei mi guarda e scoppia a ridere, si volta verso le sue seguace, le indica di raggiungerci ed iniziano a dire qualcosa, solo che non riesco a sentirle, mi si appanna la vista e cado, svenendo.

Un po' di tempo dopo mi ritrovo in una stanza buia, su un letto gelido, allungo la mano e cerco una lampada e solo dopo che l'ho trovata, l'accendo accorgendomi di essere nella stanza di Marcus, l'ho capito proprio perché era lì, che l'anno prima l'ho fatto con lui su quel letto gelido! Cerco di ricordare cos'è successo qualche attimo prima e mi accorgo dalla sveglia sul comodino che sono le 23.16 , sono passate due ore? Oddio! Ed ora dov'è il mio ragazzo? Cerco di mettermi in piedi, esco dalla stanza e mi dirigo nel bagno, ho bisogno di vomitare! Mi lavo la faccia e rifaccio il makeup con i trucchi della sorella di Marcus.
Scendo di sotto, dove la folla si concentra su un gruppo di ragazzi e ragazze e faccio la scoperta che non volevo mai e poi mai supporre.. Amy è seduta sulle gambe di Chris e si accinge ad abbracciarlo. Che schifo. Tra tutte le ragazze con cui poteva tradirmi doveva scegliere proprio lei? Non ci posso credere. In preda ad una crisi di nervi, mi avvicino, prendo per un polso Amy, la faccio cadere e le sputo addosso, subito mi sento tirare da dietro e mi accorgo che è Chris, quindi chi diavolo era che si abbracciava la troietta? Oddio che figura di merda!
Vorrei morire in questo momento!
Diventare trasparente e ritrovarmi a 1000 isolati di distanza.
Lei si alza, mi guarda ed inizia a piangere. Di certo non è la reazione che mi aspettavo da una vipera come lei.. Quindi se non è lei.. sarà Sam? Sua sorella? No è impossibile.. erano vestite uguali? La seguo e scopro che si chiude nella stanza di Laya, la sorella di Marcus, ma so che per arrivare in quella stanza c'è un'altra porta ovvero quella della cabina armadio che confina con le altre camere da letto, quindi entro da lì e mi accorgo che è proprio lei,Amy, in preda ad una crisi di pianto, singhiozzava. Mi fa quasi pena.. mi avvicino e l'abbraccio, lei allibita a questa reazione quasi quanto me, ricambia l'abbraccio e mi chiede scusa per tutto quello che mi ha fatto in questo ultimo periodo..
Non posso crederci, si sta davvero scusando? È un sogno? O meglio ancora un incubo, perché chiunque riceva delle scuse da parte sua, deve tornare obbligatoriamente sua amica, altrimenti te la farà pagare molto cara e in questo momento è l'ultima cosa che mi serve un'amica invasiva come lei...
Dannazione, perché non mi sono fatta i fattacci miei prima di entrare da quella porta?
Cosa si farà ora? Tornerò la ragazza popolare nel nostro liceo? Tornerò ad essere stronza come Amy? Tornerò la vice cheerleader? Non credo proprio che io abbia bisogno di questo ora..

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