0.1; Grayson; fight

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PRIMA CHE TU LEGGA!!!1!1!1! 2+2=69?¿??1??):7:&2@!.£|!.~\¥!.!.-
voglio che tu venga a conoscenza del fatto che ho cominciato questa storia quasi due anni fa, e due anni fa ero un ingenuissima, incapace testa di cazzo, (lo sono ancora ma teniamolo un segreto) perciò mi scuso se i primi capitoli sembrano scritti da qualche animale con una commozione celebrale dovuta ad una forte botta in testa.
Buona lettura

***





«Basta Ethan stai esagerando!»

«Hai il coraggio di dire a me basta? Oh avanti Grayson! Ho tutte le ragioni del modo per urlarti contro e se non fosse per le conseguenze farei anche altro!»

«e quali sarebbero sentiamo?!»

«Cazzo Grayson hai mandato a puttane ogni fottuta possibilità che avevo di andare in quella scuola per il tuo fottuto egoismo! Se tu ragionassi una volta ogni tanto non ti cadrebbero le palle porca puttana!»

Le urla provenienti dalla casa di fronte mi risvegliano dal mio stato di trance davanti la Tv e dopo neanche due secondi riconosco le due voci.

Corro su per le scale cercando di non inciampare e mi infilo il più velocemente possibile le scarpe per poi ricorrere giù e uscire in strada per capire il motivo della loro litigata.

«Ti ho giá detto che non ho fatto un cazzo! Sei mio fratello porca puttana Ethan, apri gli occhi invece di tenerli incollati a quella puttana che ti sta rovinando!»

«Sai una cosa Grayson? È ora di crescere, non andrai avanti nella vita continuando a scaricare la colpa su altra gente. E non pensare di averla vinta. Troverò il modo di andare via di qui. E detto questo, tu con me hai chiuso!»

Mi butto fuori di casa giusto in tempo per vedere Ethan spalancare il portone e uscire di casa infuriato per poi cominciare a camminare il più velocemente possibile verso la spiaggia qui vicino.

Lo seguo con lo sguardo fino a quando non gira l'angolo. Mi risveglio sentendo un rumore di vetri rotti e altre urla provenire da dentro la casa. Corro verso di essa ed entro dato che la porta è spalancata e per poco la mia mascella non tocca terra guardando il casino all'interno di casa Dolan.

«PERCHÈ PORCA PUTTANA!»

Il mio sguardo cade sulla fonte di questo casino e nel vederlo in quello stato per poco non mi escono gli occhi fuori dalle orbite.

Metto da parte la paura di ricevere un coccio di vaso in testa e cammino verso di lui.

«Grayson» lo chiamo a due o tre metri da lui ma sembra non sentirmi, fin quando cessa di fare quello che stava facendo e dopo aver lasciato cadere per terra quello che stava per lanciare contro al muro scuote la testa e si siede si uno degli scalini della rampa che porta al piano di sopra.

«Grayson» Lo richiamo e lui si prende la testa fra le mani per poi appoggiarsi con la spalla contro al muro.

«io non ho fatto nulla» Dice in un sussurro appena percettibile e mi si rompe il cure nel vederlo in quello stato.
«Nulla (y/n)» ripete.

Riprendo a camminare nella sua direzione e mi siedo affianco a lui sul gradino.

«Per quale motivo ce l'hanno tutti con me?» domanda più a se stesso che a me e io sospiro non sapendo cosa dire.

«Nessuno ce l'ha con te» gli dico e volto lo sguardo sul suo viso notando la sua mascella contratta e i suoi occhi puntati verso il muro di fronte a noi.

«Ethan sì, invece. » fa una pausa «Ed è una delle poche persone di cui mi importa davvero. Io posso giurare sulla mia testa che non ho fatto nulla in questa faccenda.» fa un respiro pesante e guarda in alto reprimendo le lacrime «È ovvio, sono ed ero triste per la sua partenza, ma non avrei voluto mai sabotare il suo sogno. Che motivo me avrei avuto, eh? È mio fratello, il mio gemello, la copia vivente di me stesso, perchè togliergli il sorriso?»
Si appoggia alla mia spalla dopo essersi sfogato e intenerita metto un braccio sulle sue spalle larghe coperte dalla canottiera grigia e strofino il suo braccio in segno di conforto.

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