Voglia di te

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Draco

Quella che lo aspettava sarebbe stata una lunga giornata lavorativa, Draco se lo sentiva. Doveva solo partecipare ad un paio di riunioni e sistemare qualche documento, poi casa. O, meglio ancora, Harry.
Si erano dati appuntamento qualche giorno prima tramite gufo e avevano deciso di vedersi per le cinque, a casa di lui perché la Weasley sarebbe rientrata tardi dal lavoro. Draco stava facendo il conto alla rovescia, ma dentro di lui sentiva che qualcosa sarebbe andato storto. Che fosse dovuto al fatto che non credeva ancora possibile che l'avrebbe rivisto dopo tanto tempo? Erano passate due settimane dall'ultima volta; si incrociavano di tanto in tanto tra un corridoio e l'altro del Ministero, ma a malapena si salutavano. Ed ora mancavano solo poche ore per poter baciare di nuovo quelle sue labbra calde...
« Allora signor Malfoy, lei che ne pensa di questa iniziativa? Non ha ancora espresso il suo giudizio »
Draco venne bruscamente riscosso dai suoi pensieri. Di cosa stava parlando la collega? Ah già.
« Mi devo dire d'accordo con tutti gli argomenti, non credo esista cosa più azzeccata » disse con sicurezza.
Fortunatamente possedeva un ottimo autocontrollo, altrimenti sarebbe sicuramente arrossito. Aveva solo una vaga idea dell'argomento della riunione, poiché i giorni precedenti li aveva passati a pensare ad Harry e non a concentrarsi sui documenti fornitogli dai suoi colleghi. Aveva letto solo qualche pagina qua e là.
« Molto bene » riprese la donna, « allora per la maggioranza favorevole dichiaro approvata l'iniziativa »
La riunione si concluse diversi minuti dopo, Draco strinse qualche mano e poi uscì dall'aula.
Si diresse nel suo ufficio portando con sé la ventiquattrore stracolma di fogli e documenti vari. Appena arrivato iniziò a sistemare tutto negli archivi e prese l'occorrente per la riunione successiva, ripassando un po' gli argomenti e promettendo a sé stesso maggiore concentrazione: non poteva permettersi di fare figuracce.
Aveva iniziato a sentirsi come un ragazzino di tredici anni alla prima cotta, per tutto il tempo che passava a pensare al suo amante.
Buttò un'occhiata all'orologio a pendolo che era accanto alla porta e vide che segnava le tre e quarantacinque. Mancava poco più di un ora per riveder... Riunione. Doveva andare in riunione.
Chiuse la valigetta e uscì dalla stanza.
Dopo più di un'ora di chiacchiere, i partecipanti scoprirono che i nuovi addetti alla trascrizione dei fatti avevano perso i documenti della prima riunione, così tutti furono costretti a rimanere oltre l'orario previsto per poterla ripetere.
Tornato nel suo ufficio e visto l'orario, Draco maledisse ardentemente tutti i novellini idioti. Mandò un gufo a Harry "Perdonami... Posso ancora?" poi prese a sistemare tutto in fretta e furia.
La risposta non tardò ad arrivare: "Ti aspetto."
Così si precipitò fuori dal Ministero e si smaterializzò.
Arrivato davanti casa Potter suonò subito il campanello. Una mano apparve dalla porta e lo afferrò per la cravatta, trascinandolo dentro.
Harry la richiuse dietro di loro poggiandocelo contro, baciandolo con passione, senza mai mollare la presa. Malfoy a sua volta si avvinghiò a lui, tirandogli leggermente i capelli, facendo in modo che quel bacio durasse il più a lungo possibile.
Quando si staccarono, l'altro disse « Mi sei proprio mancato » poggiando la testa sul suo petto, abbracciandolo. Draco lo ricambiò stringendo più forte.
« Purtroppo devo andare via subito » gli disse.
« No! Perché? »
« Sono quasi le sette, Asteria mi aspetta e non l'ho neanche avvertita del ritardo »
« Dai, resta almeno cinque minuti. Il tempo di un tè »
Draco accettò e si diressero in cucina. Osservò Harry mentre preparava tutto l'occorrente e metteva l'acqua a scaldare. Il suo sguardo cadde immediatamente sul sedere di lui e non poté fare a meno di desiderare di possederlo.
Si sedettero al tavolo uno accanto all'altro.
« Come mai così in ritardo? » gli domandò.
« Quegli idioti dei novellini hanno sbagliato a trascrivere e perso diversi documenti, così abbiamo dovuto sistemare tutto prima di andarcene » rispose alterato, ripensandoci.
Potter si alzò e versò il tè per entrambi, poi lo portò al tavolo.
« A te com'è andata? » domandò di rimando.
« Beh, sono rientrato dal lavoro alle sette di mattina, ho dormito, pranzato con Ginny e sistemato un po' casa. Poi ti ho aspettato leggendo La Gazzetta »
Sorseggiarono la bevanda calda un po' alla volta, in silenzio. Appena ebbero finito di bere, Harry si mise a cavalcioni su di lui, portandogli le braccia al collo e iniziando a baciarglielo.
« Ho voglia di te » gli sussurrò come un sospiro sulla pelle.
Draco sentì dei brividi lungo la schiena, che arrivarono a scaldargli le parti intime. Non poteva, non poteva...
« Lo sento che mi vuoi anche tu » disse ancora il compagno con la voce roca continuando a baciarlo ovunque poteva.
Malfoy lo strinse a sé e lo baciò sulla bocca, desiderandolo oltre ogni dire. Voleva sentire il suo calore, la pelle sulla pelle, il sudore... Si alzò in piedi e lo portò a sedere sul davanzale dei fornelli, sempre più avvinghiati l'uno all'altro, graffiandogli la schiena con le unghie. Aveva voglia di ascoltare i suoi gemiti, i sospiri armoniosi tra loro come una melodia. Avvertì le mani di Harry arruffargli i capelli e stringerli, riuscendo a percepire quanto anche lui lo desiderasse.
Ma Draco si costrinse ad uscire dal trance e si scostò da lui, facendo un passo indietro, andando contro ad ogni cellula del suo corpo.
« Devo andare, Asteria mi aspetta da troppo tempo. Non l'ho neanche avvertita  » esordì sentendo una stretta al cuore, come spesso capitava quando doveva separarsi da lui.
Non poteva fare altrimenti: sua moglie era una donna intelligente e qualsiasi scusa non poteva reggere. Se si fosse incontrata con qualche suo collega, poi, e quello gli avesse detto il vero orario della fine della riunione, Draco non aveva scuse plausibili da inventare. Non con lei, almeno.
Gli spostò una ciocca di capelli cadutagli davanti agli occhi e disse « Ci vediamo », poi girò su se stesso e si smaterializzò.

Arrivato a casa si sentiva ancora eccitato e frustrato insieme, non avrebbe voluto lasciarlo subito, sarebbe volentieri rimasto con lui per ore.
Si tolse la giacca e allentò subito la cravatta per cercare di alleviare il senso di soffocamento che improvvisamente gli provocavano, dirigendosi in cucina mentre slacciava i primi bottoni della camicia.
Trovò sua moglie alle prese con le stoviglie sporche, con un vestito leggero e il solito grembiule rosso.
« Buonasera caro, come mai così in ritardo? » lo salutò lei senza voltarsi.
« Problemi con le riunioni » spiegò brevemente, avvicinandosi.
D'un tratto, però, sul lavabo non vedeva più lei ma Harry, con la sua schiena muscolosa e il sedere tondo e sodo.
Le si avvicinò e la fece voltare di scatto accecato dall'eccitazione, prendendo a baciarla sul collo e avvolgendola con le braccia.
« Ma che ti prende? » domandò lei con un risolino, ricambiando l'abbraccio e tirando  indietro la testa per facilitargli i movimenti.
Draco le tirò su le gambe facendole appoggiare alla vita, spingendo il bacino contro di lei.
« Ti voglio, ti voglio » le ripeté tra un bacio e un morso, solo che lui non vedeva lei. Al suo posto c'era Harry, col suo odore e la sua passione.
Si abbassò i pantaloni e scostò la sua gonna, penetrandola.
Ad ogni spinta corrispondeva un gemito, ma la voce non era di Asteria, nella sua testa rimbombava quella del suo amante. Sentiva lui in tutto e pertutto.
Si spinse ancora di più in lei, gli occhi chiusi per concentrarsi sull'immagine di Harry, finché non le venne dentro con un gemito soffocato.
Rilassò i muscoli e lo stesso fece Asteria, abbracciandolo e baciandolo ancora.
Tornato alla realtà dei fatti, Draco si divincolò da lei con delicatezza, sentendosi un po' in colpa per quello che era appena successo.
« Ho fame » disse, « Cosa c'è per cena?»
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Ssono tornataaa!! (Come promesso!) *scoppiano fuochi d'artificio*
Non so se c'è ancora qualcuno dei miei vecchi lettori, ma comunque ben venuti e ben tornati a tutti!
Vi è piaciuto il primo capitolo di questa seconda parte? Fatemi sapere.
A presto! ;)

Perché ho scelto te || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora