Prendo un profondo respiro e cerco di non pensare al dolore che mi sta causando.

<< Beliel. >> ripeto nuovamente, con voce calma e pacata. Socchiudo gli occhi e li riapro cercando di trasmettere anche con essi un po' di quiete in lui. Inizialmente mi osserva infastidito, ma poi ecco che vedo le sue guance rilassarsi e la sua bocca chiudersi, dando fine a quelle stupide risa.

Ci guardiamo fissi negli occhi. Sotto questa luce riesco a vedere le sfumature delle sue iridi, quel nero diventa sempre più chiaro fino al vero colore che gli appartiene. Adesso posso osservare quei due occhi grigi,  pieni di malinconia e confusione. Perché è così che è Beliel. Lo so per certa.

<< Adesso basta, mi stai facendo davvero molto male. >> continuo, cercando di non dargli troppa fretta nel liberarmi.

<< Non puoi darmi ordini. Sciocca anima, stai zitta! >> la sua mano lascia il mio polso per sollevarsi in aria e fiondarsi sul mio viso, colpendo la guancia con forza, facendomi rilasciare un gemito di dolore. Il colpo ricevuto mi fa voltare, ma non demordo e torno subito a guardarlo.

<< Perché lo fai? Io non ti sto ordinando niente. Sei tu che mi obblighi. >>

<< E' ciò che meriti, le regole sono regole. Come voi avete le vostre noi abbiamo le nostre. >>

<< Non tutte le regole devono essere rispettate, purché non siano giuste. Alla fine non ho fatto nulla né a te né al tuo mondo. Per favore, rallenta la presa ora. >> dicendo ciò non ho fatto altro che peggiorare, perché sento la sua mano stringere più forte e lo schiaffo ricevuto fa ancora male.

<< Cosa vuoi saperne tu, che sei un granello di zucchero immerso in una vasca di sale. Puoi assomigliare a noi o ai tuoi cari angeli, ma non sarai mai come gli esseri dell'Inferno o del Paradiso. Non sei nata dalla cenere: tanto sporca e dannosa per chi ti sta accanto, che se inalata ti entra dentro, danneggiandoti. Non sei nata dalla polvere: leggera e inafferrabile, che può prendere il volo e scomparire trascinata dal vento, ma dalla terra. >>

<< C'è differenza? La terra è sporca e se la si getta, vola via. >> il demone scuote la testa, emettendo un ringhio proveniente dal suo petto fino alle labbra.

Sento finalmente la presa sui polsi rallentare ed allora ne approfitto.

Poggio una mano sulla sua, portandola sulla mia gota arrossata e lascio le mie palpebre calare un attimo prima di vedere gli occhi di Beliel spalancarsi, incredulo per il mio gesto.

Vorrebbe ritirarla, ma la tengo ben ferma << Io emano calore. >> la trascino sui miei occhi << Io posso vedere. >> e la porto sulla mia bocca << E posso parlare. >> detto ciò, torno a guardarlo e le mie dita iniziano a fare la stessa cosa su di lui.

<< Che cosa stai facendo? >>

Gli accarezzo la guancia, anch'essa come quella di Reiyel pungente << Tu sei caldo. >> adesso le passo sui suoi occhi << Tu mi puoi guardare. >> fino alle sue labbra << E parlare. >>

Non muovendomi dalla mia posizione domando << C'è differenza tra noi due in questo? >> Beliel non risponde, ma continua a fissarmi senza batter ciglio. Percepisco i battiti del suo cuore palpitare sempre più lentamente e il suo respiro farsi meno corto. Non mi era mai capitato di poter avere un udito così amplificato.
Ricordo quello che mi disse Reiyel riguardo ai doni dati da dio. Ma perché riesco a sentire solo Beliel?

<< No. >> risponde, dopo lunghi ed intensi attimi passati in silenzio. Egli preme la mia mano sulla sua guancia, avvicinando il viso al mio. Non sono abituata a questi suoi sbalzi d'umore.

Adesso il mio cuore martella contro il petto e il mio fiato si dimezza, devo addirittura aprire la bocca per prendere ossigeno e non collassare a terra.

Beliel si avvicina ancora e ancora e ancora. I nostri corpi sono ormai schiacciati l'un l'altro, le nostre mani sono unite tra loro e le nostre labbra creano una piccola fiamma per il troppo calore che emaniamo.

Ancora un attimo e lui toccherà la mia bocca ed io voglio questo.

IL Tocco per Liberarlo, come ha detto Mikael. Adesso saprò se funzionerà davvero.

Le labbra di Beliel accarezzano le mie con movimenti lenti e decisi, tastando delicatamente ogni centimetro di esse, assaporando bene il gusto e la morbidezza.

Trovo le sua bocca fresca e non bollente come mi aspettavo dall'ultima volta. Piano piano si inumidiscono e ciò le rende piacevoli. Inizio a non voler staccarmi da esse.

Il demone storge la testa, dando inizio ad un bacio più impegnativo ed intenso. Percepisco il tocco della sua lingua sulla mia bocca e non posso far altro che accettare questo suo invito; tutto sta durando decisamente troppo, è il momento di darci un taglio anche se..

<< Non volevo farti del male quella sera. >> gli sento mormorare e noto che lui stesso ha deciso di allontanarsi un poco << Non dovevi essere tu la prescelta, dovevi vivere. >>

Non posso crederci. Sta seriamente dicendo quello che sento? Si sta pentendo, sta confessando i suoi peccati.

Ed ecco che le labbra causano un altro schiocco, rincontrandosi. Sento le nostre dita intrecciarsi e il cuore di Beliel battere contro il mio petto, palpita così forte adesso che siamo vicinissimi.


<< Vaan, perdonami. >>













Scappata dall'Inferno [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now