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Apro gli occhi in una stanza che non riconosco.

Mi alzo da quel letti con le lenzuola nere e i cuscini rossi.

Nella stanza non c'è segno di vita, ed é buia.

Mi alzo dal letto a parere mio molto comodo, ma allo stesso tempo terrificante e inizio a gironzolare per la stanza.

La stanza come ho già detto é molto buia e i colori dominanti sono il rosso e il nero.

Continuo ad ammirare la stanza finchè sento una voce.

<<Ti piace la tua nuova stanza?>> mi chiede qualcuno mi giro ed incontro due bellissimi occhi di ghiaccio.

<<La mia nuova stanza?>> <<Si da adesso vivrai in questa casa>> <<Perchè? >> <<Ti ricordi. Ti ho salvato per tre volte, quindi mi devi tre mesi della tua vita>> <<Che?>> <<Dato che ti ho salvato per tre volte, la legge dice che mi devi tre mesi della tua vita>> <<La legge?>> <<Si la legge dei vampiri>>

A quella risposta mi metto a ridere.

No davvero? I vampiri?

<<Perchè ridi?>> <<Non esistono i vampiri>> <<Si che esistono>> <<Non ci credo a queste cose>> <<Quindi sei una che se non vede, non ci crede?>> <<Dipende, ma in questo caso si>> <<Prima o poi vedrai la mia vera identità e ti consiglio di non essere presente quando succederà >> <<Ma io non posso rimanere tre mesi qui>> <<Si che puoi. Dopotutto i tuo genitori sono in vacanza>> <<Come fai a saperlo?>> <<Lo so, perchè ti conosco >> <<Tu conosci me, ma io non conosco te>> <<Ci sarà tempo per conoscermi. La cena é alle 22. Quindi adesso fai pure un giro della casa, ma non mettere piede nelle stanza del terzo piano>> <<Okay>>

Lui esce dalla mia stanza ed io inizio a gironzolare per la casa.

Niente terzo piano? Okay.

Ci sono tante cucine, salotti e camere da letto.

Devi dire che anche se l' uso dei colori é leggermente terrificante, la casa nel suo complesso é ben arredata.

***

Alle 21:00 ero nella mia stanza, quando bussa qualcuno <<Entra>> dico io ed entrano due ragazze.

<<Signorina Helena, il padrino ci ha ordina di prepararti per la cena. Con il suo consenso>> dice una delle due <<Certo e chiamatemi Helena>> rispondo io.

Iniziano a farmi un bagno in una vasca piena di petali di rose rosse.

Poi prendono un vestito dall'armadio e me lo aiutano ad indossare.

Per finire pensano a trucco e capelli.

<<Finito >> dice una ragazza ed io mi ammiro allo specchio.

I capelli neri sono boccolosi da un lato, mentre agli occhi hanno usato un trucco ne troppo pesante e ne troppo leggero usando il nero e il marroncino.

Mentre il vestito é nero lungo fino ai piedi e aderente con uno spacco ai lati dai fianchi in giù.

<<Siete state bravissime. Grazie>> dico io felice <<Adesso il colpo finale. Delle decolté alte rosse con il tacco a spillo>> dice lei porgendomi le scarpe <<Ma io non so portare i tacchi così alti>> dico io <<L' aiuteremo noi. Per il padrone deve essere magnifica>> dice una delle due ragazze.

Mi arrendo per poi indossare quei tacchi.

Come mi aspettavo scivolo almeno 30 volte senza risultati.

Ma io non mi arrendo.

Ci riprovo e questa volta non cado.

<<Finalmente ci sono riuscita>> dico tutta eccitata <<Molto brava Signor- cioè volevo dire Helena>> dice una delle due.

Una volta pronta le due ragazze mi accompagnano nella stanza dove si terrà la cena.

Il ragazzo é già seduto al suo posto a capo tavola ed io mi siedo dall'altro lato, sempre a capo tavola.

Aspetto un complimento per come sono vestita, ma niente.

Il silenzio più assoluto.

Neanche un sorriso o uno sguardo.

Pff

Iniziamo a mangiare e una volta finito rimaniamo in silenzio, che viene interrotto dalla sua voce.

<<Hai qualche domanda da farmi?>> <<Come fai a saperlo?>> <<Riesco a capirlo da come mi guardi>>

Davvero io lo stavo guardando senza accorgemene?

<<C'è una domanda in particolare. Perchè hai scelto me?>>

Lui non risponde i suoi occhi azzurri sono ancora immersi nei miei castani.

<<Non ti serve a niente a scoprire la risposta >> <<Cosa?>> <<Io per questa domanda potrei risponderti in qualunque modo. Senza che tu scopra che sia vero o falso. In questo caso questa domanda non é accettabile, come non lo é la risposta>>

Rimango di sasso.

Che parole e poi quella voce mi fa impazzire.

<<Beh penso che sia meglio andare a dormire >> <<Notte>>

Esco dal soggiorno per poi andare in camera mia accompagnata dalle due ragazze.

<<Potete andare a dormire>> dico sorridendogli <<La ringrazio Helena>> mi salutano loro.

Mi metto in pigiama che consiste in una canotta e dei pantaloncini.

Spengo la luce e poi dormire fra le braccia di Morfeo.

***

Mi sveglio a causa di un rumore.

Sono le 02:00 di notte, chi sarà sveglio a quest'ora?

Esco dalla mia stanza munita di telefono per illuminare il corridoio.

Il rumore proviene dal piano di sopra.

Il secondo.

Salgo per andare a controllare e man mano che salgo sento i rumori che aumentano.

Più che rumori sembrano lamenti.

Entra nella stanza da cui viene il rumore e vedo quel ragazzo sul letto che si sta dimenando.

Sembra che stia facendo un incubo.

<<Papà non voglio. Non voglio. Lasciami andare. Non voglio diventare come te!>> si dimena il ragazzo.

É tutto sudato e dagli occhi gli escono delle lacrime.

<<Sono io svegliati. Svegliati sono Helena>> lo scuoto io e lui apre gli occhi di scatto.

<<Stai bene?>> <<Che ci fai nella mia stanza?>> <<Ero preoccupata per te. Parlavi nel sonno e stavi piangendo>> <<Davvero tu sei preoccupata per me? Io credo più per te. Hai paura di non ritornare a casa e di morire>> <<Cosa? No io ero davvero preoccupata per te>> <<Da quando una persona si preoccupa di un mostro? Non ti credo e adesso vattene!>> ordina lui ed io esco dalla stanza correndo come una matta.

Io volevo solo aiutarlo e lui mi ripaga così?

Entro in camera mia e appoggio la schiena alla porta.

Perchè mi sento così male per quello che mi ha detto?

É come una pugnalata alla stomaco.

Perchè mi sento così?

Honey † (COMPLETA)Where stories live. Discover now