Appena giunti fuori dall'edificio, ci dirigemmo automaticamente nella libreria accanto. La seguii pensando che volesse comprarsi un libro, ma invece notai la donna al bancone. Era la madre di Hebe. «Ehi! Ciao ragazze!» esclamò la donna «Mamma, le chiavi della macchina» disse la figlia senza tante cerimonie. «Salve signora Daniels» la salutai educatamente. «Ciao a te Azura! Ma ti prego, chiamami Livia, tesoro» mi sorrise gentilmente «Sì, bla bla bla, ora le chiavi, madre» disse Hebe «Ma la senti come mi parla?» alzò gli occhi al cielo la donna passandole un mazzo di chiavi. Hebe le afferrò e uscì in fretta dalla libreria. «Amore! Ti devo tenere da parte il nuovo libro di Stephen King?» le urlò dietro la donna. «Ovvio!» esclamò la figlia prima di varcare la soglia. Salutai la mandare di Hebe e uscii anche io. «Secondo me ci rimane male quando la tratti così» mi impicciai «Ci è abituata» replicò la ragazza dirigendosi verso l'auto. Restai zitta perché non avevo voglia di litigare con lei, sperando che un giorno l'avrebbe capito da sola.
«Ti sei divertita oggi?» mi chiese. Sorrisi e annuii «Difficile da credere... Ma mi sono divertita nonostante tutto» dissi sinceramente. «Mi fa piacere» piegò gli angoli della bocca all'insù. «Sabato prossimo le mie amiche mi hanno invitata ad uscire. È raro che possano uscire dall'Accademia, solo che avevo intenzione di rifiutare.» mi disse «Come mai?» le chiesi «Perché sono tutte accoppiate. Cioè, una di loro è ufficialmente fidanzate ma le altre due si vogliono far desiderare e i due ragazzi non fanno la prima mossa» esclamò lei alzando gli occhi al cielo disperata «Puoi sempre chiedere a Tony di accompagnarti» affermai  «E far credere loro che è il mio ragazzo? No, grazie. E poi non andrebbero d'accordo. Pensavo di invitare te, almeno non farebbero strane ipotesi.» mi disse «Io?» chiesi stupita. Ripensai alle sue amiche che avevo visto solo poche volte e ricordai in particolare Wren. «Umh... Non so se...» balbettai tentando di rifiutare. Una parte di me temeva quella ragazza. Era troppo perfetta e tutte le persone perfette erano delle Daia. E la mia autostima appena riguadagnata sarebbe scesa a livelli sotterranei. «Perché non vuoi conoscerle? Non eri tu quella socievole?» mi chiese. Imbarazzata non le risposi «Oh!» fece lei come se le fosse venuta un' illuminazione «Tu pensi che loro siano... Come me?» feci un' espressione confusa «Hai paura che siano dark depresse come me?» rise «Eh? No!» esclamai troppo in fretta «Allora è tutto a posto.» mi sorrise.

Quella sera, dopo essermi lavata, mi tuffai sul letto e accesi il telefono per poter navigare su internet. Entrai su WhatsApp e realizzai che non mi era arrivato nemmeno un messaggio. Era come se, dopo la litigata con Daia, avessero tutti deciso di ignorarmi. Un moto di tristezza mi invase. Ero ancora restia ad uscire dai gruppi e per ora nessuno mi aveva cacciata. Ma era questione di tempo. Così, abbandonai ogni gruppo, decisa a voltare pagina e a non subire l'umiliazione di venire buttata fuori. Immediatamente mi arrivò un messaggio, ma contrariamente da quello che mi ero aspettata veniva da Hebe.

Hebe:
Prima di conoscere la mia folle compagnia, è meglio che tu lo sappia riconoscere.

Hebe sta scrivendo...

Mi arrivò l'immagine di una ragazza sorridente e spensierata. Era la stessa che avevo visto alla festa, quella totalmente ubriaca con i capelli biondissimi platino, tagliati a folletto e grandi occhi verdi tendenti al castano.

Hebe:
Lei è Frannie Pierce. È la più socievole e sensibile del gruppo. È molto permalosa, sta attenta a quello che dici.

Hebe sta scrivendo...

Mi arrivò una seconda immagine di un ragazzo. Era uno schianto. Sgranai gli occhi e soffocai un "Wow". Era l'immagine di un ragazzo appoggiato sul palmo della mano con espressione annoiata. Aveva dei capelli castani che gli ricadevano delicatamente sulla fronte e occhi verde bottiglia che rendevano il suo sguardo penetrante e sexy. Non sorrideva, anzi sembrava quasi che pensasse che il mondo gli dovesse qualcosa e ciò gli donava un'aria misteriosa, fredda e affascinante.

Hebe:
Lui è Matthew Hellman, quello per cui Frannie sbava dietro. Lui sembra interessato ma non si dà una mossa. Prima o poi staranno insieme, è questione di tempo.

Io:
Cazzo! Che figo 😍.

Hebe:
Non ci pensare. Se freghi il ragazzo alla mia amica ti uccido nel sonno.

Io:
Wow! Calma! Scherzavo! 😱

Mi arrivò un'altra immagine di una coppia. Lui le cingevano fianchi mentre lei era quella che teneva il telefono per il selfie. Lei era la ragazza dai capelli lunghi e biondo cenere, dal viso sottile e spruzzato di lentiggini che avevo scorto sempre alla festa. Lui invece era un bel ragazzo dai capelli castani corti e occhi del medesimo colore. Intensi e caldi. È un sorrisetto mozzafiato. Erano tutte così maledettamente fortunate.

Hebe:
Questa è la coppiette felice. Non parlano molto.

Io:
Descrizione impeccabile, eh? 😅

Hebe:
Accontentati.

Mi arrivò l'immagine di Wren in tenuta da combattimento. A quanto pare faceva Karate o qualche tipo di arte marziale. Non ero un'esperta. Anche sudata e con i capelli raccolti faceva la sua figura.

Hebe:
Lei è la mia migliore amica. Wren.

Arrivarono due immagini di seguito. Entrambi rappresentavano un ragazzo. Entrambi erano dei fighi pazzeschi. Come mai non mi ero mai accorta che vivessero persone simili a Londra? Perché tutti i manzi andavano all'Accademia dell'Arte? Perché la vita è così ingiusta?
Il primo ragazzo aveva capelli dorati e occhi castani. Aveva l'aria del bravo ragazzo e del studente perfetto con quel sorriso alla Monnalisa. L'altro, invece, era il suo opposto. Capelli castano scuro, quasi neri e spettinati e occhi di un particolare grigio luminoso. Aveva un sorriso malizioso stampato sul volto ed era in tenuta da basket con una palla arancione in mano.

Hebe:
Il biondino è l'ex di Wren, Clay Jarvis, non ci sarà sabato.
Il ragazzo con il pallone è Xavier Bellson. È da anni che va dietro a Wren e spero per lui che prima o poi che la faccia. La scema non se ne vuole proprio accorgere.
Bene ti ho presentato i miei amici e, come vedi, non sono Dark come me. Puoi venire?

Io:
Certo non sono Dark ma modelli da perdere autostima 😭. Comunque va bene, vengo volentieri.

Digitai in fretta la risposta.

Hebe:
Bene. Ci vediamo domani a scuola.

E con questo il suo ultimo accesso divenne alle 22:37.

Angolo autrice

Gente! Sparirò per un po' di tempo. Ma non vi preoccupate!

Insicura (COMPLETA)Where stories live. Discover now