Routine e amici

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Mi recai all'entrata, e il bidello disse a me e a Claire che ci avevano spostato la classe, così io in preda all'ansia,andai verso la classe nuova, e dovetti passare davanti a tutti quelli di quinta, il mio primo pensiero fu "oddio questi mi guardano male, essendo una primina di solo 14 anni, Che cosa penseranno di me?" Passata la mia paranoia, entrai in classe e mi sedetti in fondo, ovviamente di fianco a Claire. Verso alle 8,20 squillò la campanella, e come tutte le mattine, mancavano le solite 4: Mary, Judy, Laura e Alexia.
Alla prima ora ebbi la professoressa di scienze, verso la fine sentimmo bussare alla porta, ed erano appunto Mary, Judy, Laura e Alexia. Quella mattina usarono la scusa di aver perso il pullman, quando le vidi io in giro prima dell'inizio delle lezioni. Mary e Judy si sedettero nel posto di fronte a me, e come al solito, mi squadrarono da testa a piedi per vedere come ero vestita, invece Laura e Alexia si sedettero dall'altra parte della classe, perciò non mi videro bene, ma comunque iniziarono a guardare le altre mie compagne.
Dopo tutta una noiosa mattinata, finalmente sentì il suono della campanella. Mi sentii sollevata. Abbandonai la classe, salutai Claire e andai subito ad aspettare il pullman. Ad un certo punto, si avvicinò a me una mia compagna di classe: Kaiti.
"Ehi Elizabeth! Che ne dici di andare a fare un giro oggi sul torrente? Ci sarà anche Claire"
"Mh... Non lo so. Devo studiare. A che ora dovremmo trovarci?"
"Circa alle 3,30 in piazza."
"Ti invio un messaggio più tardi, va bene?"
"Ok"
Io mi sentii molto agitata, perché uscivo poco, e ricevere un invito mi faceva sentire abbastanza importante. Nella mia mente c'era un casino quando Kaiti mi chiese ciò, così iniziai ad ascoltare altre canzoni di Lana Del Rey. Dopo all'incirca 2 canzoni, si fermò il mio pullman, quindi me ne andai a casa. Superata l'entrata vidi mia madre che mi disse:
"Ciao, com'è andata oggi?"
"Ma bene, grazie."
"Cosa avete fatto? qualcosa di nuovo?"
"No, solita mattinata noiosa."
"Uhm... Capisco. Io tra mezz'ora vado a lavorare, di conseguenza dovrai stare a casa a badare a Carl."
Continuavo ad avere il desiderio di andare con Kaiti e Claire, ma il mio cuore diceva che dovevo stare a casa con Carl.
"Ok, allora sto a casa."
Il tempo di mangiare una piadina, e passò già mezz'ora, perciò mia mamma mi diede un bacio e mi salutò. A questo punto, inviai un messaggio sia a Kaiti che a Claire, dove le avvisavo che non sarei venuta.
Spensi il telefono e andai a studiare latino, la terza declinazione. Guardai l'orologio e mi accorsi che passarono circa 40 minuti, così presi la decisione di riposarmi un attimo, misi le cuffiette alle orecchie, mi sdraiai e crollai.
Verso le 7,30 di sera, mia madre arrivò e mi svegliò bruscamente:
"Elizabeth! Ma hai studiato?!"
Io tutta addormentata e titubante risposi: "Mh... Ehm... Insomma... Si, ho studiato."
"Se domani ritorni a casa con un'insufficienza facciamo ben i conti. E Carl ha mangiato?"
"Sisi."
Mia madre se ne andò in cucina, e io rimasi in camera. Accesi il cellulare e lessi un messaggio da Claire: "Ma perché non esci mai con noi? C'è qualcosa che non va?"
Io molto imbarazzata risposi: "Non siete voi il problema, ma mia mamma doveva andare a lavorare così ho dovuto guardare il mio fratellino di 9 anni, Carl."
Andai a mangiare un po' di minestrina, e verso le 11 mi addormentai.

Beautiful mistakeWhere stories live. Discover now