2. Notti insonni

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Mio nonno non sa mentire, perció l'ho sempre preso alla lettera. Ma stavolta sono infastidita dal suo comportamento, insomma, se mia nonna è viva ho il diritto di saperlo!
Più tardi entrarono i miei genitori accompagnati da centinaia di ospiti che non avevo mai visto prima. Di solito invitano borghesi e anche cardinali, ma stavolta non sembrano ricchi...

-papà!-
-Hei tesoro- disse con il tono scocciato mentre cercava qualcuno
-chi è tutta questa gente?- chiesi confusa
-persone. Che ti interessa?- disse freddo
-non mi sembrano delle persone che frequenti, insomma come dire...ricche- balbettai impaurita dal suo comportamento
-infatti, hai ragione. Sono ospiti e basta. Ora vedi di andarti a cambiare che con quegli abiti sembri una stracciona. Non ci farai fare bella figura-

Cos'hanno i miei abiti che non va? Sono vestita come ogni giorno...in più queste persone non sono neanche nobili, quindi che figura farei?...vallo a capire quell'uomo.
Salii in camera sbuffando e anche un po infastidita dal suo comportamento.

Era sera, avevo sonno, ma non riuscii a dormire con tutti i pensieri che viaggiavano nella mia testa. Perció cercai il libro di mio nonno.
-ah, testa bacata. Se l'è ripreso, non ricordi?- mi dissi da sola.
Ero abituata a parlare da sola.

Sentii bussare qualcuno alla porta.
-chi è?-
-tesoro aprimi- disse una voce femminile.
Odiavo quella donna.
-entra- dissi scocciata -è aperto-
Entró e aveva un lunghissimo abito rosso, ma quello non era il suo stile, chissà perchè l'abbia messo...
Entrò e mi cominciò a parlare di cose inutili, tipo di quanto mi voleva bene anche se non c'era mai stata per me e di quanto fossi importante nella sua vita. Tutte balle. Ogni tanto fa questi discorsi e promette di essere più presente nella mia vita, ma dopo tre mesi svaniscono le sue promesse. Ormai non l'ascolto più.
Uscì e io mi addormentai all'istante.

Dopo un po mi svegliai per mancanza di sonno e andai a prendere il mio telefono. Erano le 2 di notte e non avevo intenzione di dormire. Così andai di sotto e mangiai un po di schifezze dal frigo, per passare il tempo.
Sentii squillare il mio telefono di sopra
-no no no!- urlai a bassa voce
Corsi di sopra cercando di spengerlo, ma quando vidi che era mio padre, mi si geló l'anima. Dove poteva essere, se non a casa?
Controllai se per caso c'era qualcuno nella grande camera dei miei genitori ma niente. Non vidi nessuno.
Mi preoccupai e lo richiamai all'istante, anche se ero arrabbiata con lui.
-papà che succede?-
-io e tua madre eravamo andati a mangiare fuori. Stiamo tornando- disse con il tono scocciato
Non mi sorprende, è sempre scocciato. E poi ci sono andati alle 11 p.m.? Non sono stupida, dovrebbe saperlo.

Passai una settimana senza dormire e non so il perchè, ma avevo la sensazione che stesse per succedere qualcosa, ansiosa come sono.

 TERRA DI UN DIARIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora