<< Emma ti vuoi muovere!?
Vuoi lasciare quel poveretto aspettare fino alla morte!? >> urlò mia madre spazientita
Porca troia questo vestito, troppo bianco, troppo pompato, troppo pieno di lustrini, paiette e luccichini, e ci metteva pure mia madre a stressarmi.
Ma almeno le scarpe sono riuscita a tenerle, All Star Nere come promesso a Jungkook.
Cosa stavo facendo?
Mi stavo sposando.
Con chi?
Con il mio migliore amico dell'asilo, con la persona che sa tutto su di me, più di quanto ne sappia io.
Con la persona che nonostante le parole cattive, i miei ragazzi passati, è rimasta.
Con me.
E adesso la stavo sposando.
Stavo sposando Jeon Jungkook.
<< Sei pronta? Sicura di voler tenere quelle scarpe vecchie? >> chiese mio padre, più ansioso di me.
<< Sì, A-andiamo. >> dissi un po' agitata.
<< Emma, sappi che se quell bel ragazzo osa toccarti io e la compagnia non esiteremo a spaccargli il culo come solo un Romano sa fare. >> disse prendendomi per le spalle e rassicurandomi.
<< Grazie Papà, non preoccuparti. >> dissi con qualche lacrima, ma non dovevo piangere.
<< Fate entrare la sposa. >> disse il celebrante.
Le grandi porte si aprirono e feci la mia entrata, camminavo lentamente su quel tappeto rosso godendomi gli ultimi passi da single, gli invitati erano in piedi, alcuni ad ammirarmi, altri a fare dei complimenti sul vestito.
Era li.
Bello come il sole, aveva i capelli ben ordinati, uno Smoking ordinario con il Farfallino che non vedo l'ora di togliere per baciargli il collo.
Anche lui aveva le All Star come me, ma bianche.
Prima di lui c'era Jimin che faceva da testimone ed era in coppia con la mia damigella d'onore, Giada.
Lei non sapeva che durante il primo ballo, Jimin le faceva la proposta.
Non vedo l'ora.
Mi sorrise, persi un battito.
<< Vuoi tu Jeon Jungkook, prendere Emma Evans, per amarla e onorarla per il resto della tua vita? >>
<< Sì, la voglio. >>
•••
Jeon Jungkook
3h dopo.
<< Jungkook!
Ci stanno guardando tutti! >> bisbigliò.
<< Che c'è di male?
Infondo sto soltanto fotografando la mia sposa dato che l'ho rapita prima della cena dopo la cerimonia. >> dissi concentrato sulle fotografie.
Eh sì, mi ero appena sposato e non volevo passare questa fantastica giornata a ringraziare amici e parenti, ma bensì ho deciso di rapire la mia sposa e portarla a fare un giro nonostante lo Smoking e l'abito da sposa.
Le donava davvero, era una corpetto coperto da Swarovski e Rubini che si fermavano in vita, e da li aveva la forma a sirena evidenziando le sue belle curve, lasciando dietro la schiena coperta da una rete incorporata ai diamanti.
Aveva i capelli Mori raccolti in uno chignon sbarazzino, e il suo trucco era molto sobrio, era splendida.
E infatti nessuno osava levarle gli occhi di dosso, insomma, la mia Emma brillava di luce propria, senza un trucco esagerato o un vestito pompato.
<< Che ne dici? Entriamo in quel ristorante? >> indicandole il posticino rustico, si chiamava Love is Not Over.
E sentivo che era perfetto per questa giornata, entrati fummo accolti da un profumo di Pasta alla Bolognese e Lasagne.
Si è il posto giusto.
La presi per una mano e la trascinai ai posti migliori che si affacciavano al mare, dovevo fotografarla.
Era seduta davanti a me, che guardava il mare fuori dalla finestra, con quei suoi occhi che erano dello stesso colore, persi ma felici, si notava.
Il suo profilo era perfetto, e l'anello al dito messo da me la rendeva ancora più splendida.
Iniziai a fotografarla, per ogni sua posa, per ogni sua smorfia, così quando saremo vecchi mostrerò ai miei nipotini che gnocca ho sposato, che amo.
<< Hai finito? >> disse sorridendo.
Ed ecco che la fotografai di nuovo, e questa era la foto migliore del mondo.
Abbassai la macchina fotografica, per guardare meglio l'immagine e portai un pollice sopra il suo sorriso, scorrendolo sul vetro con un sorriso stampato in faccia.
<< Ora si ho finito. >> le risposi appoggiando lo strumento sul tavolo.
<< Cosa stavi dicendo Signora Jeon? >> dissi concentrandomi su di lei, prendendo la mano che portava l'anello baciandola.
<< Ci stanno guardando tutti. >> disse arrossendo al mio gesto, mi stava tentando.
<< Scusate! >> urlai, alzando il bicchiere e battendo il cucchiaio con il vetro di esso per attirare l'attenzione dei clienti.
<< Hey ma che fai! >> disse sottovoce tirandomi di poco il vestito.
<< La vedete questa bellissima donna con l'Abito da sposa seduta accanto a me? Oggi l'ho sposata, e l'ho rapita per portarla qui con me, per passare questa giornata meravigliosa con me.
Sono un uomo fortunato vero?
Volevo solo dire, che io l'amo, che non riesco a stare senza di lei, perché nonostante adesso siamo marito e moglie lei ancora arrossisce se le bacio la mano.
Vi prego di portarci fortuna, e di augurarci una bella famiglia con tanti figli. >> finì per dire assumendo uno sguardo malizioso.
Mi avvicinai a lei.
<< Ti amo Emma. >>
