Prologo.

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Álvaro's point of view.
"Vuoi le caramelle?" chiesi al bambino a fianco a me.
Da quando eravamo entrati nell'aeroporto, non aveva mai staccato la sua mano dalla mia; probabilmente era impaurito dalla grande quantità di gente e dalla maestosità di quell'edificio.
Lui mi guardò negli occhi e annuì, i suoi grandi occhi marroni erano lucidi e potei vedere che stava per piangere.
Mi abbassai fino ad arrivare alla sua altezza e gli sorrisi accarezzandogli piano la spalla.
"Ti prendo in braccio?" chiesi ancora con voce dolce.
Lui annuì e potei vedere una lacrima scendere lungo le sue piccole guance.
Gliele asciugai e lo presi in braccio stringendolo forte mentre ancora tiravo la valigia verso il negozio di caramelle.
La nostra destinazione era Torino, sarei andato a giocare per la Juventus.
Il mio lavoro mi permetteva di potermi prendere cura di Eric senza problemi tranne per gli allenamenti, avrei sicuramente dovuto prendere una baby sitter.
Entrammo nel grande negozio colorato ed Eric quasi impazzì di gioia.
"Quali vuoi?" chiesi sorridendo mentre lo tenevo ancora in braccio.
"Quelle rosse e quelle gialle.." disse lui con il sorriso sulle labbra e gli occhi sognanti, probabilmente le avrebbe volute tutte.
La commessa aveva sentito le richieste di Eric e mise in un sacchettino tutte le caramelle che Eric aveva chiesto.
Mentre lo tenevo ancora in braccio lui si mangiava le caramelle offrendomene una ogni tanto.
"Me le stai mangiando tutte tu.." mi disse all'ennesima volta che me ne mise una direttamente in bocca.
"Va bene, va bene.." dissi "Non te le mangio più.." conclusi per poi lasciargli un bacio sulla guancia mentre sentivo la voce metallica dell'altoparlante chiamare il nostro volo per Torino.
Le porte automatiche si aprirono e ci avviammo verso l'aereo che ci avrebbe portati verso una nuova vita, piena di sorprese sia per me che per lui.
Ci sedemmo ai nostri posti e gli lasciai il posto vicino al finestrino allacciandogli le cinture mentre ci preparavamo al decollo.
"Ti stringono?" gli chiesi accarezzandogli i capelli.
"No.." rispose lui continuando a mangiare le sue caramelle.
L'aereo decollò e lui si addormentò mentre io mi misi a guardare fuori, aspettando di vedere la terra sotto di noi.

I call it magic, when I'm with you.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora