Capitolo 2.

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''Hai 10 minuti per farmi venire qui ora e subito.''
La guardo e annuisco lentamente, con labbra leggermente dischiuse.

''C-Cosa...Devo...fare...?'' Guardo il pavimento e tremo leggermente per la presa salda che ha su i miei capelli.
''E che cazzo! Non sai mai cosa devi fare?! SEI UNA BALENOTTERA INUTILE.'' Mi molla uno schiaffo ed io mi stringo da sola come se mi stessi abbracciando, sento già gli occhi inumidirsi.
''MUOVITI.'' Mi ordina urlando, e così la faccio sedere e le abbasso i pantaloni, con estrema lentezza le mutandine e poi..inizio a leccare con lentezza. Capisco che sto sbagliando quando stringe le gambe e sento dolore alla testa, alzo lo sguardo a guardarla e lei mi guarda a sua volta ma incazzata nera.
''Ti vuoi muovere?!'' Mi spinge la testa verso la sua parte intima e quasi non riesco a respirare, e per paura che potesse farmi altro male riprendo ma più velocemente. Mi aiuto con l'indice muovendolo velocemente sul clitoride in modo circolare, mentre la penetro con la lingua. Sento che trattiene i gemiti di piacere e piano piano la presa sui miei capelli si fa più intensa, sentendola stringere capisco che le piace.. Ed è un sollievo perchè se sbagliassi mi riempirebbe di schiaffi..Lo so già.
Non ci volle molto per farla venire, e quando mi stacco per prendere fiato sento la gola secca e le lacrime agli occhi. Si alza sistemandosi e poi fa alzare me per un braccio, mi scosta i capelli dal collo e acchippa la mia pelle succhiando violentemente facendomi sentire un dolore atroce.
Prolunga il dolore per diversi minuti e quando si stacca sorride fiera del suo lavoro, mi sento pulsare dove ha morso lei e capisco ciò che ha fatto.

''Ohh..è più viola delle altre volte!'' Sorride e mi spinge. ''E che cazzo smettila di frignare sempre! Latrina.'' Se ne va sbraitando e si va a sedere, nuovamente, al suo posto.

Che parole brutte da dire a una persona...Rimango ancora in piedi e fisso il pavimento mentre con occhi ormai grondanti di lacrime penso che la mia vita fa troppo schifo. Non so come reagire, non so cosa devo fare...
La campanella suona ed io scuoto la testa come per riprendermi, andandomi a sedere al mio posto. Prendo un fazzoletto e soffio il naso, mi asciugo le lacrime e rimango a testa bassa per tutto il tempo, e per la prima volta sono disattenta alla lezione, tanto da non capirci niente.
***
Le ore passano lentamente, non vedo l'ora di tornare a casa e chiudermi nella mia stanza..Esco a passo svelto e sorpassando studenti e passanti cerco di raggiungere casa in più fretta possibile.

Apro la porta e la richiudo subito dopo lasciandomi scivolare sul pavimento, e piango..piango come se non ci fosse un domani..Sono così stanca, non voglio continuare a vivere così!
Ho il terrore di fare qualsiasi cosa, sono tremendamente insicura e depressa. Voglio andare via di qui..
***
POV LAUREN.

L'ho vista quasi correre in direzione di casa sua, beh non mi importa tanto sta sera ci vederemo lo stesso.
Non ho voglia di andare alla catapecchia, me ne resto seduta da sola sulla panchina qualsiasi in una strada qualsiasi. Lo stomaco brontola, ho una fame da lupi..Ma non ho soldi, non sono riuscita a rubarli al vecchio, o almeno quei pochi spiccioli che ha.
Mi gira la testa, non mangio da ieri..E il sole caldo di mezzo giorno non fa che peggiorare. Sta arrivando l'estate, e morirò ustionata ne sono sicura.

Chissà cosa sta facendo...

Mi tiro i capelli da sola. Che cazzo me ne fotte di quella ragazzina? Che è buona solo a frignare per quelle poche cose che mi faccio fare, Dio lei deve ritenersi fortunata a vivere in una casa accogliente e invece si lamenta per una leccatina.
Sta sera..La riduco a pezzi.
Mi da fastidio la sua presenza, e...
Mi ricordo che la sera prima piangevo per la sua mancanza.
Accidenti sono un caso disperato, non ho voglia di vivere e che cazzo.

Mi lascio andare su quella panchina e senza accorgermi, come se le mie mani si muovessero da sole..avevo composto il numero di Camila e prima che potessi staccare in tempo la telefonata sento la sua voce rotta dal pianto.

Fix. (Camren.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora