Capitolo 2

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Finalmente erano finite le 6 ore di inferno, comunemente chiamato come scuola. Tutti stavano uscendo dalle proprie classi e Marco era già alla porta principale, aspettando Jas, che stava tardando. La colpa era della professoressa di matematica: la Rossi l'aveva fermata perché voleva parlarle del suo andamento scolastico, che secondo la docente stava calando, anche se in realtà Jas aveva gli stessi bei voti dell'anno precedente. Ma questa donna stava sempre in mezzo, non si faceva mai gli affari suoi. Fatto sta che Jas riuscì a divincolarsi e con 5 minuti di ritardo raggiunse Marco.
«Jas, dove caspita eri finita? »
« Scusami, la Rossi mi ha trattenuto per parlare del mio "andamento scolastico", che secondo lei sta calando e altre baggianate. »

« Mamma mia, sempre a mettere il naso negli affari altrui.» 

 « Comunque andiamo a Piadinolandia a mangiare. Ho una voglia di piadina che non riesco a frenare.» 

« Sì, ma te l'ha offro io » affermò Marco con tono autoritario.

« Si va bene tato. Ti faccio contento sta volta » e scoppiarono a ridere. In quel momento Marco capì

quanto adorasse la sua amica e la sua risata gli risuonò nelle orecchie, arrivando a scaldargli il cuore.

Mangiarono e andarono in giro, vagando per le strade del centro di Pisa, raccontandosi aneddoti, che non si erano detti prima, avvenuti durante le vacanze natalizie. Marco era andato in montagna con sua sorella, sposata e con un bambino ancora in fasce. Il bambino aveva dei problemi respiratori e i medici avevano consigliato l'aria di montagna, che avrebbe dovuto giovare ai polmoni. Allora erano partiti il giorno dopo la fine della scuola e Marco era rientrato al termine delle vacanze con suo cognato, mentre sua sorella era rimasta in montagna e sarebbe tornata nei prossimi giorni, all'incirca verso la fine di gennaio e inizio febbraio. Invece Jas era partita per la Scozia con la sua famiglia e la sua cuginetta, che avevano in affido perché i suoi genitori erano partiti per lavoro e non potevano portarla con loro, poiché, troppo impegnati, non avrebbero avuto tempo di badare a Selena. I suoi zii erano famosi registi che avevano diretto molti film, sia italiani sia stranieri. Mentre Marco le raccontava di come Matteo, suo nipote, fosse un bambino che adorava essere lanciato in aria dal padre e da Marco stesso, Jas lo guardava in modo diverso dal solito: vedeva i suoi capelli castani mossi dal vento freddo di fine gennaio e gli occhi che brillavano al solo parlare del suo adorato nipote, le labbra, formate da una linea perfetta, carnose ma allo stesso tempo delicate, il suo modo di parlare che creava nello stomaco di Jas un miscuglio di emozioni che non sapeva di poter provare. Si chiese cosa stesse succedendo e perché tutto a un tratto sentisse il bisogno di un suo abbraccio, caldo e rassicurante, come solo lui li poteva dare. Il pomeriggio passò in fretta. Erano già le quattro e Jas dovette andare a prendere la sua cuginetta all'asilo. Allora si fece accompagnare con il motorino da Marco. 

« Jas! » urlò Selena
« Hei piccola, sono qui. E' andata bene all'asilo oggi? Che cosa hai imparato? »

« Hanno raccontato una storia, poi abbiamo giocato, pranzato e poi rigiocato. »

« Ti sei divertita allora. Ma che brava. »

« Marco! » Selena era così felice nel vederlo che gli saltò addosso. Avevano un rapporto d'intesa speciale, erano sempre complici e quando Marco andava a casa di Jas, giocavano e la stuzzicavano sempre finchè, Jas, non finiva con fare la finta offesa.

« Vieni, Sele, adesso andiamo a casa, che la zia ti ha preparato la merenda »

« Ma viene anche Marco? » chiese speranzosa

« Certo che ci sono » rispose Marco per farla contenta, sfrecciando uno sguardo supplichevole a Jas, che ricambiò con un sorriso. Si incamminarono e in 5 minuti arrivarono sotto casa di Jas. Marco legò le scooter e salirono le scale, mentre Jas teneva in braccio Selena.

« Mamma siamo arrivati »

« Eccola la mia piccolina. Vieni qua che la fetta della tua torta preferita è pronta. » Loredana, la madre di Jas, era una ottima cuoca, adorava cucinare ogni pietanza, soprattutto i dolci, che erano la sua specialità. In effetti, Jas non aveva niente di somigliante alla madre, tranne la passione per la cucina. Non avevano un buon rapporto ma adorava vederla cucinare fin da bambina: quando sua madre era ai fornelli, lei dal tavolo curiosava e poi si metteva a giocare con la sua cucina giocattolo, accingendosi a diventare una cuoca provetta. Il padre ogni volta le faceva i complimenti.

« Loredana, guarda come ti somiglia » ma ogni volta la donna sorrideva al marito, ma nei confronti di Jas, rimaneva impassibile. Si sedettero al tavolo e Loredana fece gli auguri a Marco e gli diede una fetta della torta cucinata apposta per lui. Il ragazzo le fece i complimenti per la buonissima torta. Erano ormai le sei e Marco dovette andare via

« Scusatemi ma adesso devo proprio andare, mia mamma mi aspetta per l'aperitivo. Buona serata. » salutò Selena con un abbraccio e Jas con un bacio sulla guancia con schiocco. Jas si sentì improvvisamente strana, come se quel bacio fosse la cosa più preziosa che le avessero dato. Improvvisamente diventò paonazza in volto ma subito nascose le sue emozioni e salutò Marco, accompagnandolo alla porta. Rientrando si diresse subito verso la sua camera, perché avrebbe dovuto studiare, ma non ci riuscì. Era rimasta chiusa in quella stanza, ma non aveva aperto libro e continuava a pensare al suo pomeriggio. Ripensò improvvisamente ai sei anni di amicizia con Marco, a quando, in prima media, lei gli versò del succo addosso, supplicando il suo perdono almeno un centinaio di volte e per disperazione Marco le accettò, continuando però a a prenderla in giro per la sua sbadataggine. Con un piccolo incidente era nata un'amicizia speciale. Si chiedeva se potesse esserci qualcosa di più. Ma lei era stata con altri ragazzi, lui con altre ragazze ... nonostante tutto, però, ritornavano sempre ad essere solo loro due, insieme.

« Jas, è pronta la cena » bussò alla porta suo padre. Di scatto si alzò dal letto e pensò "cazzo, è già così tardi. Pensavo fossero almeno le sette". Andò in cucina si sedette vicino a Selena che canticchiava

« Jas è innamorata! Jas è innamorata! » Allora Jas la prese in braccio e le fece il solletico, finché lei non invocò pietà. Allora si sedettero di nuovo a tavola. Mangiarono il pollo con le patate quella sera, era davvero buono, ma lei mangiò non pensando a quello che stesse mangiando, bensì a Marco.

JasmineWhere stories live. Discover now