venti

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Appena Gemma si alzò, Harry le corse incontro e l'abbracciò. La sollevò in aria e si accertò di affondare per bene la testa nell'incavo del suo collo. La strinse ancora più forte strofinando il naso sulla sua gota, godendosi il suo piacevole profumo di pulito. L'abbraccio purtroppo ebbe una fine, anche se i due non la volevano. Andarono a sedersi sul divano, Harry circondò le spalle di Gemma col braccio mentre lei gli raccontava quasi tutto. Non era mai andata al college, in verità. Si fece restituire i soldi dell'iscrizione e girò il mondo. Si trasferì in Australia quando conobbe altri quattro ragazzi e con loro mise su una band. Lei era la cantante. Harry era fiero e sapeva che sarebbe finita da qualche parte per la sua voce, la quale faceva invidia a qualsiasi altra cantante.
Le chiese se poteva fargli conoscere gli altri componenti dei 5 Seconds Of Summer.

Il sorriso di Harry si spense appena Gemma aprì lo sportello del furgoncino e un paio di occhi verdi chiari incontrarono i suoi. Riconobbe subito il suo viso pallido e la sua acconciatura spettinata, così come probabilmente lo aveva riconosciuto il ragazzo dai capelli corvini. "Harry?" domandò egli.

"Hey, Michael." Harry soffocò un sorriso mordendosi il labbro.

"Sei... Sei cambiato... Nel senso, in meglio." disse Michael imbarazzato. Come biasimarlo: era stato il suo primo bacio e primo vero amore.

"Voi vi conoscete?" intervenne Gemma. Passò lo sguardo da lui a Harry molteplici volte con gli occhi spalancati. "Come mai non mi hai detto niente?" chiese a Michael.

Il corvino fece grandi passi per scavalcare gli strumenti musicali e scendere dal furgone "E tu come mai non mi hai detto che avevi un fratello?"

"Chissà quante volte te ne ho parlato!" rise la ragazza portandosi una mano sulla fronte.

Michael si avvicinò a Harry e lo abbracciò. Erano passati sei anni dall'ultima volta, eppure Harry se lo scagliò di dosso e si allontanò di qualche passo.

"Da quando tutta questa aggressività?" chiese scherzosa Gemma, appoggiando il gomito sulla sua spalla.

"Colpa tua." disse, al contrario di lei, serio, Harry. Portò gli occhi ai suoi piedi, vedendoli giocare con i sassolini del parcheggio, non riuscendo ad incontrare lo sguardo di nessuno. C'era un silenzio talmente colmo di imbarazzo che si poteva tagliare con un coltello.

Un ragazzo con un sorriso solare sul volto ammazzò quel drammatico momento. "Heylà, ci siamo anche noi." ridacchiò. Aveva i capelli ricci, un po' lunghi davanti, gli occhi color miele. Aveva una bandana color borgogna legata intorno al polso. Scese dal furgoncino e li raggiunse.

"Oh, sì. Questo è Ashton, alla batteria. Poi c'è Luke, voce e chitarra." Gemma indicò un biondo che cercava goffamente di scendere anche lui dal veicolo. Aveva le spalle eccessivamente larghe che valorizzava ancora di più con una canottiera nera con la scritta You Complete Mess stampata in bianco. Si era portato appresso la sua giacca e se la mise. "Ed infine Calum, voce e basso." Calum aveva la pelle più scura degli altri, occhi a mandorla e capelli mossi neri. Aveva una giacca di jeans ma con le maniche e il cappuccio di una felpa e un paio di Vans nere ai piedi. Raggiunse gli altri con un sorriso. Tutti portavano dei jeans neri stretti, tranne Ashton, che indossava dei normali jeans attillati.

Harry sorrise leggermente e si girò verso Michael. "Tu?"

"Il chitarrista più figo che tu abbia mai visto."
Beh allora non conosci Alex Turner, pensò Harry.

Decisero tutti di fare un giro per la città e chiacchierare per conoscersi meglio, anche perché Gemma doveva spiegazioni per tutto.
A lei non importava della scuola, era intelligente e aveva una memoria fotografica, perciò si ricordava perfettamente gli anni del liceo e non le serviva altra istruzione. A lei piaceva la musica. I 5 Seconds Of Summer suonavano nei locali di Sydney sperando di farsi notare da qualcuno di importante. Avevano fatto qualche CD e qualche concerto con ingresso gratuito nei pub, guadagnando soldi al merchandising. Gemma non voleva far soffrire Harry dicendogli che viveva dall'altra parte del globo, così, con la scusa del collegio, non diede più notizie di lei. Fortunatamente non era successo nulla di grave. Il padre lo venne a sapere solamente due giorni prima, dopo tre anni, e la obbligò a tornare. Gemma prese il primo volo portandosi dietro la sua band, comprò un furgoncino usato e Ashton ci disegnò sopra il loro logo con una bomboletta spray, con esso riuscirono a ritornare a casa Styles.

Blood || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now