Bacio Malizioso ( Itazura Na Kiss)

Cioccolata. Esami. La iettatrice.

- kotoko! Il tuo specie di porta fortuna, ha incastrato la mia cartella!

- Accidenti! Ci penso io aspetta...

- Sbrigati, prima che perdiamo la fermata!!

[ Siamo a Tokyo. Il treno sta per aprire le porte ]

- Si, aiutami, spingi, oh per un soffio! Siamo stati bravi!

- Puoi tornartene a casa adesso.

- Non ci penso proprio! Ti accompagno fino all'università!

Finalmente lo vedo entrare, mentre il mio dolore di pancia ormai è diventato insopportabile, ma ho mantenuto la mia promessa, e sapere che farai gli esami è la mia felicità al momento. Ora però non reggo, chiudo gli occhi per il dolore e...

Sento delle voci, qualcuno piange, apro gli occhi e mi ritrovo in una stanza sconosciuta, le pareti sono bianche, c'è una grande finestra e le tende sono color panna, l'odore è alcol etilico, al mio fianco mio padre che con occhi lucidi stenta a crederci nel vedermi, e tutta la famiglia tranne Irie-kun è felice del mio risveglio, provo ad alzarmi, ma...

- Non muoverti kotoko! Hai avuto un intervento sei appena stata operata da appendicite!

- E Irie-kun?

- A quest'ora starà finendo di fare gli esami.

-Menomale!

Nello stesso attimo, la porta della mia stanza si apre, e Irie-kun sorpreso...

- A siete già qua?!

- Irie-kun! Cosa ci fai qui?

- Avevo fame e sono andato a prendere qualcosa...

- E gli esami?

- Non gli ho fatti.

Le lacrime scendono a fiume, è colpa mia, per colpa mia non hai potuto fare gli esami...non sento neanche i dolori dell'operazione, questo è più brutto, più forte, più terribile...

- No! Yuuki ha ragione, sono la tua iettatrice! Non me lo perdonerò questo.

Finalmente torno a casa, la delusione sui volti del signor e della signora Irie, è stata fin troppo palese. Mi sento in colpa, i punti ancora bruciano dovrei stare a letto, ma non posso restare qui dopo quello che ho dato in cambio a questa famiglia che mi ha dato tutto.
Prendo i miei vestiti, metto tutto nella valigia e chiudo.
Dolorante mi avvio alla porta, lasciando qui dentro ogni mio ricordo, uno più intenso dell'altro..
" Grazie per tutto quello che avete fatto per me, ma non posso più restare perché la delusione che avete verso vostro figlio è colpa mia. ", ecco in questa lettera c'è tutto ciò che provo...
Chiudo la porta alle mie spalle, con un passo alla volta mi dirigo verso la strada per andare a casa di Satomi, non saprei dove andare altrimenti...

- Kotoko, accidenti dovresti stare ancora a letto.

- Non posso più rimanere!

-Te ne vai perché non ho fatto gli esami?

- Tuo fratello ha ragione...porto solo guai nella tua vita. E io non voglio essere causa di male alla persona che amo.

- Non è per te che non gli ho fatti..se fossi andato avrei fatto in tempo a fare gli esami... anche tu mi hai detto che si va a all'università per scoprire cosa si vuole fare nella vita, perciò visto che da quando ti conosco per qualche ragione la mia vita e cambiata...l'hai resa più interessante e divertente, ho perciò deciso che andrò all'università affiliata alla nostra scuola..

- S- stai dicendo che frequenterai la mia stessa università perché ci sono io?

- Non c'è bisogno di sottolineare...

- Se non è un problema allora rientro a casa e ti prometto che cercherò d'ora in poi di non causarti più broblemi!!

- Credo che sia impossibile che tu riesca a non causare problemi.

- Irie-kun !! Tu mi piaci!

- Questa l' ho già sentita...

Allora da ora in poi ti prometto che te lo dimostrerò! Farò del mio meglio per renderti ogni giorno una vita interessante e divertente! Il cielo è stellato, e i profumi degli alberi che ossiginano in questa calda sera e si mischiano con le sensazioni che ora mi ritrovo dentro, le sue parole stasera saranno la mia dolce nina-nanna, domani sarà un altro giorno! ...

- Irie-kun, questo è per te! E la cioccolata di san Valentino!

- Non mangio dolci, non la voglio!

Quest'ultima frase è famigliare... Buongiorno mondo! L'insensibile genio glaciale è tornato! Ieri sera avrà detto quelle cose per farmi tornare a letto e per non farmi sentire in colpa, ovvio, forse ha un cuore...