Ho paura del mondo.
Sento che in un diario come questo posso lasciare che la parte oscura di me abbia il sopravvento e che abbia libero sfogo sulla carta, prendendo il controllo assoluto delle lettere per formare parole, frasi, pensieri.
L'inquietudine che provo ora, il terrore di uscire allo scoperto mi condiziona a tal punto da condurre una vita morta. Una vita che non è vissuta. Una vita inutile.
Voglio piangere... Ma le lacrime non scendono.
Che cosa mi manca?
Cos'è tutta questa confusione?
Perché non riesco ad uscirne?
Per tutti questi anni non sono mai riuscita ad essere felice.
Che cosa voglio veramente?
Mi ricordo di una raggiante giornata di sole estiva... Mi ero svegliata tra le candide coperte del letto dei miei genitori, quando anni fa dormivamo ancora insieme, mentre il sole m' inondava col suo dolce tepore. Ero felicissima. Era come se il sole avesse aspettato pazientemente il mio risveglio... Essere svegliata dai dolci raggi del sole mattutino é dolce e rassicurante... Ma nello stesso tempo mi dava energia ed entusiasmo! Cosa avrei fatto di divertente quel giorno? Cosa mangerò di buono? Mmm, avevo già un certo languorino... Forse mi porteranno al parco! Chissà se oggi andiamo in piscina...
Ero una bambina energica e quel tepore, il calore di una casa e l'affetto dei miei genitori erano le cose che mi facevano più felice al mondo (certo oltre ai giocattoli, la tv, la piscina, i dolci, i Pokemon... Beh hai capito!)
Comunque, quando si perde qualcosa é quasi impossibile riportarla indietro. Per quanto quella cosa sia importante.
Dico "quasi" perché non voglio accettare l'idea di avere perso per sempre le cose che mi sono appartenute, che erano parte di me e che ora non sono più.
Dicono che sono sempre stata un' ingenua...
Ho paura del mondo.
Ho paura di quel mondo crudele che mi ha introdotto alla "realtà", di quel mondo della quale non conosco ancora a fondo la crudeltà e che non voglio conoscere.
Riuscirò a sopravvivere?
Mi hanno detto che la vera forza si trovi dentro di noi... Ma io sono debole.
Se si percorre il cammino in due e uno cade l' altro lo rialza... Ma io sono sola.
Niente più bugie, non prendetemi in giro...
...non è vero che voi sareste stati sempre con me.
E allora comincio a capire...
Non abbiamo alternativa, noi stessi siamo gli unici compagni che ci accompagneranno e che staranno sempre con noi, non ci abbandoneranno mai.
Se la forza non la costringiamo in noi stessi, chi ce la darà?
Inverno 2013
