The Traveler

L'inizio di qualcosa

"Sai , quando vedi i programmi TV dove parlano di spazio tempo, viaggio nel futuro o nel passato, sembra tutto così affascinante. Come se fossi l'eroe in un'avventura, intrepido e coraggioso.
Ma ti assicuro che quando ti ritrovi a dover affrontare una situazione del genere ... non lo pensi più "

BUIO....
Un soffio di vento ...
L'odore della sabbia ... della terra ...

Iniziavo a sentire l'atmosfera che mi circondava, pian piano riuscii a muovere le mani poi i piedi e il corpo. Stavo riprendendo coscienza.
Percepivo un forte calore sulla guancia destra, ero steso per terra.
Quando aprii gli occhi una luce accecante mi folgorò; misi a fuoco e vidi una distesa desolata. Mi alzai e, come un bambino che muove i suoi primi passi, feci qualche metro.

"Dove sono ..."

Questa domanda riecheggiò profondamente in me. Ciò che vedevo era una lunga strada sterrata e attorno a me il nulla solo desolazione, un deserto.
Alzai gli occhi e vidi un cielo fatto di un misto tra blu e un grigio scuro, come se una coltre ne sfumasse il colore naturale.
Un crampo allo stomaco che salì in gola facendomi respirare affannosamente, le gambe che tremano.

Avevo paura.

Ad un tratto un flash, vidi il laboratorio e la sfera ... quella sfera nera ...

"La sfera ?! Dov'è ?! "

Mi guardai attorno, poteva essermi caduta in qualunque momento ma niente, non c'era.
Fu a quel punto che mi accorsi di avere una stretta al braccio e, lentamente, volsi lo sguardo.
Ciò che vidi fu un marchingegno, fuso al mio corpo, che penetrava la mia carne. Cercai di tirar via quella cosa, ma non ci fu modo, era ormai parte di me, lo sentivo, non provavo alcun dolore.
Quel materiale, quel colore, era lo stesso di quella sfera.

"Non è possibile ... che sia diventata questa ... cosa ?!"

Non ci capivo più niente.
Era tutto così surreale, non riuscivo a capire dov'ero. Iniziai allora a camminare, in cerca di qualcosa, di qualcuno.
Mentre ero in viaggio continuavo a guardare il mio braccio, quello strano dispositivo emetteva una strana luce, e al livello del polso aveva come una pietra incastonata dentro.
Sembrava mostrare dei simboli, dei numeri come su un display digitale.

Mi sforzai a non pensare a ciò che era successo per concentrarmi nella ricerca di aiuto. Passarono ore quando finalmente riuscii ad intravedere in lontananza una città, la vista di questa era offuscata, quasi come fosse un miraggio. Iniziai a correre usando le poche forze che avevo e più mi avvicinavo più gli edifici iniziavano a prendere forma ... una forma che non mi sarei aspettato.

Delle rovine
Ecco cosa si presentava davanti a me, edifici e palazzi in rovina decaduti da chissà quanto tempo.

Mi addentrai all'interno di quella città, lungo la strada principale.
C'erano macchine abbandonate , segni di esplosioni e cenere.

Non so cos'era successo, né quando né perché e non avevo visto niente del genere nei notiziari.
Quello che sapevo però è che se ero in una città c'era la possibilità di incontrare qualcuno per farmi dire dov'ero o cosa fosse accaduto o semplicemente ... parlare.

Mi stavo avvicinando ad un incrocio, quando vidi correre da una parte all'altra di quello una persona.
Ero disidratato, ma le lacrime iniziarono ad uscire dai miei occhi ormai secchi.
Mi precipitai subito verso di lui urlando :

-Ehi asp..- mi prese un colpo di tosse a causa della gola troppo secca.
-Aspetta ! Dove vai ?! Devo parlarti ! –

Non feci molta strada prima di capire o immaginare perché stesse correndo, poiché sentii un boato animalesco talmente forte da farmi perdere l'equilibrio facendomi inginocchiare a terra nel centro dell'incrocio.
Non riuscivo a trovare la forza di rimettermi in piedi, mi tremavano le gambe, ero stanco ... e la paura mi diede il colpo di grazia. Sull'asfalto non vedevo la mia ombra, anche se il sole batteva esattamente nella direzione opposta alla mia, bensì ero completamente coperto da un ombra di  qualcosa di enorme.