Like a bastard on the burning sea

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La pioggia cade a palate e Louis riesce a sentire l'odore dell'agnello nel forno. Quelle sono le due cose che nota quando il suo fiato annebbia la finestra, Harry che ride nel suo collo, e gira la guancia per appoggiarsi sul vetro freddo.

"H" mormora, sorridendo contro i capelli di Harry. "Abbiamo, tipo, delle persone di là. Smettila" ride, spingendo Harry via "Harry, oh mio Dio" dice quando i suoi denti lo scalfiscono lungo la mandibola "Hai bevuto un paio di bicchieri di troppo, tesoro?"

Harry si ferma per guardare male lui e il suo condiscendente tesoro, e fa solo ridere Louis ancora di più.

"Hey" dice, allungandosi per dargli un bacio veloce. È ancora premuto contro il muro e la finestra, vetro freddo contro il suo collo "Hey, stai bene, però?"

Harry lo bacia e annuisce, la mano destra arricciata nella maglietta di Louis e la sinistra per tenersi su contro la finestra, come se fosse un giocatore di football particolarmente grosso che ci prova con Louis negli spogliatoi delle cheerleaders. Louis non sa da quando ha incominciato a pensare alla sua vita come un film americano ambientato alle superiori, o a se stesso come un cheerleader, ma pensa che gli piaccia.

"Si" dice "Nervoso. Solo un po'."

Louis sorride, gli accarezza con una mano la guancia prima di dargli un piccolo schiaffo.

"Sono i nostri amici" dice tranquillamente e poi "Hey. Non dobbiamo farlo. Se non siamo pronti o altro, possiamo aspettare."

Harry alza solo gli occhi al cielo, sorride, bacia Louis sulla guancia.

"Giusto" strascica le parole "Lou. Dovresti vedere la tua faccia. Sei fottutamente... non so. Luminoso o una roba del genere"

Louis arrossisce furiosamente, lo spinge via prima di riavvicinarlo dalla cintura.

"Lo sai vero che non puoi effettivamente mettermi incinto?" dice ridicolmente, contro le labbra di Harry. "Per quanto possiamo provare, non funziona così. E io non mi illumino, tante grazie, guarda caso sono emozionato."

Harry sorride, gli mordicchia l'orecchio e intreccia le loro dita assieme.

"Sul serio" dice Louis "non voglio farlo a meno che anche tu voglia"

Gli ci vuole un secondo, ad Harry, per rispondere, ma quando lo fa, è annuendo e con un'espressione che fa rendere conto a Louis quanto questo sia un passo grande.

"Si" dice, inghiottendo. "Si, dai. Facciamolo"

E Louis dovrebbe notare, il modo in cui Harry indugia dietro di lui quando lasciano la stanza, il tremore della dita di Harry e come si sistema i capelli e il sorriso mordendosi le labbra. Ma non lo nota, perché – e ricorderà questa sensazione più di qualunque altra – questo momento, adesso, è il momento più felice della sua vita.

"Dove cazzo eravate finiti?" chiede Zayn, sospettoso, quando tornano in sala, Louis tirandosi dietro Harry e sedendosi in parte a lui sul divano.

Sono tutti lì per un pranzo Lazy Sunday, il che è solo un fragile pretesto tenendo conto il fatto che non sono quarantenni, ma tutti l'hanno presa piuttosto bene. Zayn sta controllando la carne in assenza di Harry – Louis non prova e non proverà mai ad aiutare un po' nella scena della cucina, anche se è sempre pronto a lavare i piatti – Perrie è arricciata sul divano con un bicchiere di vino, e Niall e Ellie stanno facendo i disgustosi e si tirano calci sul tavolo. Liam sta sistemando una lampadina, perché ne Louis ne Harry sanno come farlo, e a guardarli adesso sembra un po' strano.

"Abbiamo fatto una scopata fantastica, sono sorpreso che non ci abbiate sentito" scatta Louis per nessuna ragione in particolare, ma Niall scuote semplicemente la testa.

Like a bastard on the burning sea _ One ShotWhere stories live. Discover now