-1- Il funerale

17.8K 376 51
                                    

Mentre sistemavo i capelli castani che ricadevano sulle spalle leggermente scompigliati, cercando di renderli più raffinati o quantomeno ordinati, Kate venne in camera mia.

-Liz dobbiamo andare, sei pronta?- domandò titubante la mia migliore amica, nonché coinquilina.
Annuii tristemente.
Entrambe ci guardammo negli occhi con uno sguardo malinconico, e mi sbrigai a distoglierlo prima che mi si riempissero di lacrime.
Eravamo dirette al funerale del professor Ector Hedge. Era morto due giorni prima. Infarto. Nella sua casa a Montauk, dove la sua compagna lo aveva trovato durante il weekend sulla sua poltrona preferita accanto alla finestra che dava sul giardino, con un libro voluminoso appoggiato sul petto, come se si fosse semplicemente addormentato come sempre. Era stato terribile per tutte le classi che lui seguiva.

Era un uomo sulla sessantina, leggermente paffuto e di buon cuore. Era il professore più intelligente dell'intero college. Era professore di letteratura greca antica.

Mi sarebbe mancato il suo tono austero durare le lezioni, era sempre fin troppo disponibile con tutti, sempre pronto a prendere un caffè davanti ad uno dei nostri saggi per valutarlo insieme, e non solo della sua materia.

Io e Kate, come il resto dei suoi studenti andammo al funerale.

Il giorno dopo mi svegliai triste. Quello che era successo mi faceva pensare alla morte, e a come la nostra routine possa essere sconvolta da eventi che non riusciamo a controllare. Quel giorno sarei andata a lezione incerta sul sè seguire le lezioni di letteratura greca antica. Non ero pronta a sentire le traduzioni dei testi o le spiegazioni dalla voce di qualcun altro.

-liz preparati-
Disse kate mentre saltellava su un piede per infilarsi le scarpe. Mi rigirai nel letto. Era sempre pronta alle sette di mattina a prescindere dall'orario delle lezioni e io a malapena mi svegliavo. Decisi di fare una doccia lampo, nonostante i borbottii della mia migliore amica sul ritardo che le avrei fatto fare.

Mentre mi asciugavo dopo la doccia, pensai a che tipo di docente saremmo dovuti sopravvivere.  Indossai una camicia verde di raso e un jeans blu scuro. Gli stivaletti neri e la matita dello stesso colore.  Sistemai i miei capelli ramati scuro in un elegante coda con qualche ciuffo che ricadeva sulla fronte. Rossetto ed ero pronta.
Scesi di casa insieme a kate.

Arrivammo a scuola in orario come sempre, a braccetto parlando di ragazzi.

-Al partirà per il messico
quest'estate, io vorrei andare con lui-
Disse kate fantasicando.

Alan era il suo ragazzo, stavano insieme dal liceo, erano davvero carini.

-secondo me dovresti andare- dissi.
-e tu? Elizabeth hole, dovresti trovarti un ragazzo.-
-oh lasciami stare key!-
Dissi ridendo.

Entrammo entrambe in classe, lei si mise come al solito alle file dietro e io la seguii. La classe si riempì abbastanza e venne la preside Coin per presentarci il nuovo professore.

-come sapete tutti sta per arrivare il nuovo professore, è un tipo alla mano, abbastanza giovane. Non fatelo sentire fuori posto ragazzi mi raccomando.-

Disse la Coin con un accento di eccitazione nella voce. La direttrice Jessica Coin, era una donna sulla quarantina, bionda tinta (ma proprio tanto) e da poco divorziata. Ha subito un radicale cambiamento da quando il marito l'ha lasciata. Ora si veste molto più da "donnaccia" e si trucca come un clown. Non è mai stata tanto intelligente, ma almeno è colta.

Fece qualche passo verso la porta e dal mio posto sentì farfugliare qualcosa. Poi tornò in classe e allungò la mano per presentare il nuovo professore, e da quella porta spuntò fuori un uomo talmente bello che i muscoli del mio ventre si contrassero.

Capelli castani, mossi, accentuati da gli occhi verdi, i lineamenti spigolosi e un fisico mozzafiato. Indossava una camicia azzurra casual, con dei jeans blu. La giacca di pelle. Era....nel contesto abbastanza particolare.

La preside parlò per un po di lui, ma francamente non ascoltai, ero troppo presa a fissarlo, per ascoltare. Solo quando la preside uscì dall'aula mi resi conto che il professore non aveva aperto bocca.

In quel momento, togliendosi la giacca, iniziò a parlare.

-professore,  che ruolo importante, i professori vi fanno paura? O li disprezzate e basta?-
Silenzio tombale.

-non sto scherzando ragazzi, io sono stato seduto a quei banchi solo 6 anni fa, e la mia non era paura, io odiavo a morte i professori. Ma è strano come un uomo seduto a questa cattedra possa cambiarti la vita. A me è successo all' ultimo anno,  ho incontrato un professore che mi ha cambiato la vita, che mi ha dato un altra prospettiva, il professor hedge era un uomo ammirevole. Non sarò mai in grado di prendere il suo posto. Ma ora voglio sapere la vostra, che ne pensate? Parlatemi di voi, dei vostri interessi, delle vostre serate, contate le sbornie, le scopate, i baci furtivi, inventate se non avete una storia. Voglio un tema su di voi. Senza voto.-

Era così profondo, e le sue parole rieccheggiavano nella mia mente facendomi riflettere.  Un ragazzo alla mia sinistra disse:

-quante righe? E il titolo? La traccia?-
-niente. dovete sbizzarrirvi. Ripeto. Voglio un tema su di voi. Voglio sapere di voi.-

Il suo sguardo si posò sul mio, non riuscendo a staccare gli occhi dai suoi chiesi titubante
-professore non sappiamo il suo nome-
-Dave Mattew-

annuii rossa in volto, e vidi un'ombra di un sorriso su quelle labbra perfette. Iniziai a scrivere.

Salve a tutte ragazze! Spero questo capitolo vi piaccia, naturalmente, so che è bruttino, ma essendo il primo fa da intermediario per i prossimi, ma vorrei anche sapere il vostro parere, anche se sono critiche, commentate per favore, aggiorno il prima possibile

Professore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora