uno

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Harry si alzò a malavoglia dal letto. Era stanco, distrutto, quella notte aveva dormito circa due ore, a causa del trasloco. Aveva trasportato scatoloni fino alle quattro di notte e non aveva ancora finito.

Si fece strada tra i vestiti per terra per andare in bagno, trascinando i piedi ad ogni passo. Aveva passato un solo giorno nella nuova casa e c'era già del casino, come i suoi capelli. Odiava i capelli ricci, erano sempre pieni di nodi. Davanti allo specchio notò quanto le sue ciocche scure erano aggrovigliate tra di loro, ma lasciò perdere.

Si vestì coi suoi soliti abiti neri e scese al piano di sotto, dove Liam lo stava aspettando mentre guardava la TV seduto sul divano. Liam era un suo buon amico, l'unico che ancora non lo aveva tradito e l'unico che non lo evitava a causa del suo carattere forte. Harry tossì per farsi sentire e subito lui si voltò, lo guardò con un sorriso e si alzò con lo zaino su una spalla. Liam aveva un cuore d'oro, avrebbe fatto qualsiasi cosa per far star bene le persone. Aveva sempre il sorriso pronto. Era gentile e buono come il pane, non avrebbe fatto male ad una mosca.
Harry prese la sua borsa per la scuola e si avviarono entrambi verso l'uscita di casa, ovviamente non prima di aver salutato i suoi genitori con un gesto della mano.

Liam lo accompagnò fino ad un grande portone aperto, dove una grande scritta col nome dell'istituto, Evie High School, padroneggiava. Dentro si potevano vedere i corridoi pieni di ragazzi che facevano avanti ed indietro.

Harry si aggrappò con un dito allo zaino di Liam per non perderlo ed insieme si buttarono in mezzo alla gente. Non gli piaceva stare in posti affollati, era un tipo solitario e lo faceva capire vestendosi di nero e guardando sempre per terra mentre camminava.

Il suo amico lo accompagnò da un ragazzo alto, con la pelle un po' scura e olivastra, capelli neri, con un ciuffo alto. I suoi occhi erano molto scuri, quasi color pece, dolci e con lunghe ciglia. Sulla mano aveva un grosso tatuaggio e Harry si accorse che ne aveva altri appena si tirò su la manica della camicia. Immaginava ne avesse altri sul petto da quel poco che riusciva a vedere dai primi bottoni slacciati. Liam e il ragazzo si scambiarono un veloce bacio sulla bocca per salutarsi, così Harry capì che quello fosse il suo fidanzato. Gliene aveva parlato ed era perfettamente come lo immaginava, dalle descrizioni di Liam.

"Zayn! Questo è Harry." disse Liam entusiasta, indicandolo e Zayn gli rivolse un sorriso capace di battere dieci a zero un angelo.

"Piacere." disse. Arrossì, ma capitelo, non c'erano ragazzi così carini nella sua vecchia scuola. Si guardò i piedi e tirò le maniche del suo maglione per coprirsi le mani, si sentì improvvisamente timido. Harry si definiva omosessuale da quando alle medie, in palestra, incominciava a guardare i culi dei suoi compagni di classe maschi, invece delle scollature delle ragazzine, le quali provocavano persino l'insegnante. Harry sedeva sempre in panchina durante educazione fisica e si annoiava, perciò ammazzava il tempo immaginandosi ad una festa in piscina con il più carino della classe.

"Dov'è Eleanor? Ha le prime due ore con Harry, lo può aiutare lei." domandò Liam, guardandosi intorno per cercarla.

"Oh, guarda, è là!" la indicò con mento Zayn. La sua voce era rauca e si sentiva dall'accento che non era di quel posto. Fece segno con la mano ad una ragazza coi capelli lunghi e castani, bassina. Si avvicinò sorridendo, mostrando la sua dentatura perfetta. "Ciao, chi è questo darkettone qui?" chiese ridendo.

Harry si irrigidì appena sentì quel soprannome. Gli dava fastidio. "Non chiamarmi così, ho un nome, Harry." scattò, tenendo gli occhi fissi sulle labbra di Eleanor, cogliendone i minimi particolari.

"Scusa, scusa. Eleanor, piacere." si scusò allungando il braccio per una stretta di mano, ma Harry si trovò a rifiutare: preferiva non avere contatto fisico con gli sconosciuti.

"Harry è in classe con te, non ti dispiace accompagnarlo?" chiese Liam. Eleanor lo guardò dal basso con un sorrisetto e poi annuì. Avvolse le sue delicate mani al braccio di Harry, reggendosi. Harry rabbrividì al suo tocco leggero e la spostò da lui. "Non mi piace quando la gente mi tocca." ammiccò un sorrisetto per il piccolo senso di colpa che aveva per i confronti della ragazza, perché appena parlò lei smise di ridacchiare.

Salutò Liam e Zayn e seguì Eleanor, che nel frattempo si era allontanata. "Hey piccolina, aspettami!" Harry si pentì subito per come l'aveva chiamata, sembrò che ci stesse provando con lei, era solo che Eleanor era molto più bassa di lui. La affiancò e rincominciarono a dirigersi verso la classe. Alcune volte Eleanor fermava una ciocca di capelli mossi dietro l'orecchio, piccolezze che Harry notava e ricordava, appuntando l'immagine nella mente.

Harry sperò con tutto sé stesso di trovare un posto libero in fondo. Ne vide uno proprio all'angolo dell'aula dalle pareti azzurre. Si avvicinò ma si sentì stupido quando un ragazzo incappucciato si sedette proprio lì.

Blood || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora