Bambini

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  C'era una bambina seduta infondo alla sua stanza. I suoi capelli castani e ricci erano in disordine e i suoi occhi nocciola stavano fissando la porta. Abbracciò la sua giraffa di stoffa e la strinse contro il suo piccolo corpicino, quando sentì le urla dei suoi genitori nel corridoio.

«Non avrei mai dovuto avere dei dannati bambini!» si alzò una voce con un timbro profondo. «Tutto quello che sanno fare è lasciare in disordine, lamentarsi, disegnare sui muri — » fu interrotto dalla voce di una donna, che gridò ancora più forte.

«Sono bambini, David! Non sanno fare niente di meglio!»

«Oh fottiti Marybeth! Non voglio sentire le sue stronzate! Sono arrivato al limite con loro!»

«E cosa vorresti fare!?»

La bambina sentì un rumore di passi pesanti avvicinarsi alla sua stanza e lei abbracciò più forte la sua giraffa di stoffa. D'un tratto la porta si aprì con violenza e sulla soglia comparve suo padre. Aveva un'espressione furibonda e la sua grossa pancia usciva da sotto la maglietta di cotone. In una delle sue mani tozze, stringeva un grosso tomo.

«David, fermati!» urlò sua madre. Ma suo padre ignorò le sue suppliche. Lui afferrò la piccola bambina per il colletto del vestito, lei urlò e iniziò a scalciare, tremando di paura. Il padre della bambina la colpì duramente alla testa con quel pesante libro.

«Questo è per aver disegnato sui miei fottuti muri, piccola cagna!»



Creepypasta||Clockwork : Your time is upDove le storie prendono vita. Scoprilo ora