Facciamo sia più semplice.

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«Gioia a mamma, allora io vado»
«Torni presto?»
«Si amore, torno a pranzo»
«Oggi pomeriggio mi porti da Arianna?»
«Va bene amore, però adesso devo scappare. Ci vediamo a pranzo, va bene? Fai la brava con Carlotta» le stampo un bacio sulle labbra e lei annuisce.
«Se hai bisogno d'aiuto m...»
«Mi chiami, se hai freddo accendi il condizionatore. Emma te ne vai si o no?!» mi interrompe Carlotta ridendo e io sorrido.
«Vado allora»
«Vai!» mi dice quasi cacciandomi di casa e io corro al bar.
«Buongiorno» saluto Anna, la ragazza alla cassa.
«Buongiorno Emma» mi sorride e io vado dietro al bancone. Oggi sono da sola, Francesca si è presa due giorni di malattia e quindi mi tocca stare da sola. Per fortuna il pomeriggio viene l'altra ragazza.
«Salve mi dà un succo di frutta?» mi sorride cordiale un bambino sulla decina.
«Certo. A che gusto?» chiedo cordiale ricambiando il sorriso.
«Pera» annuisco e mi chino dietro il bancone cercando un succo di frutta alla pera.
«Buongiorno, mi fa un cappuccino?» a tratti mi si gela il sangue. E ora che faccio?! Perché Francesca mi ha abbandonata? Neanche mi riconoscerà. È passato così tanto tempo dall'ultima volta.
Sospiro pesantemente e prendo il succo di frutta e mi alzo abbassando lo sguardo cercando di non farmi notare.
«Tieni» sussurro al bambino dandogli il succo di frutta e lui mormora un «grazie» per poi dirigersi alla cassa e pagare.
«Mi fa un cappuccino?» ripete Mattia e io questa volta alzo lo sguardo.. lui a momenti sbianca. Io mi sento soffocare, quasi come se d'un tratto avessi smesso di respirare. Le mani tremano, il cuore quasi esce dal petto. Perché mi fa quest'effetto?
«Em..ma?» mi guarda con gli occhi sbarrati, quasi come se avesse visto un fantasma. Come non detto, mi ha riconosciuta.
«Mi riconosci?»
«Come posso non riconoscerti?» sussurro un po' nervosa da questa sua domanda.
«Lavori in un bar?»
«A quanto pare»
«Non avrei mai immaginato di incontrarti dopo tanto tempo»
«Ma va! Senti sto lavorando, che ti serve?»
«Un cappuccino!» dice facendo spallucce. Annuisco e mi giro di lato per prepararglielo.
«E così lavori in un bar...» mormora più a sè stesso che a me.
«Senti» — mi giro spazientita — «per quanto hai intenzione di rinfacciarmelo?»
«Per nemmeno un altro secondo, solo che una come te che ha sempre puntato in alto mi fa rimanere sconvolto dal fatto che sei volata in basso»
«Le persone cambiano» mi limito a dire dandogli la tazza con il cappuccino.
«Non tu Emma, non hai mai rinunciato ai tuoi sogni» mi dice serio.
«A volte ci sono scelte che non sono volute, ma dovute» spiego abbassando lo sguardo. Ed è così infatti.
«Credo che tu abbia avuto un'esigenza grande per rinunciare di punto in bianco»
«Già»
«Scusa un attimo» — mi dice girandosi di profilo sullo sgabello e prendendo il telefono dalla tasca «Ludo dimmi.. Adesso? Va bene, sisi arrivo. Scusa devo andare» — dice ponendo il telefono nella dei jeans — «Ci si becca»
«Ma che ci si becca, al massimo quello che ti becchi tu è una pizza dietro il collo» sussurro tra me e me una volta che il babbeo esce dal bar.

[..]
Ho un groppo in gola. Una confusione in testa che non riesco a capire. Vederlo mi ha fatto uno strano effetto, è inutile negarlo. Gioia dorme profondamente sul mio seno e io non riesco a trovar pace. Prendo il cellulare: sono le 16:15. Compongo il numero di Francesca. È arrivato il momento di parlare con qualcuno.
«Brown dimmi»
«Francy ti disturbo? Ho bisogno di parlarti»
«No che non mi disturbi, è successo qualcosa?»
«Più o meno. Porto Gioia dall'amichetta e vengo a raccontarti»
«Ti aspetto» sospiro e attacco.
«Gioia.. Gioia» sussurro per svegliarla.
«Vuoi andare da Arianna?» sorride e annuisce.

[..]
«Dimmi tutto. Sei sconvolta» mi dice Francesca sedendosi sul divano di fronte a me con due tazze di thè in mano.
«È arrivato il momento di darti alcune spiegazioni»
«Vai con calma» mi dice nel vedermi agitata.
«Allora..»

Spazio autrice
Scusatemi del ritardo di questo capitolo, ma mi son presa un po' di tempo poiché non avevo idee! Non credo che oggi e domani avrò tempo di scrivere e postare, quindi vi auguro in anticipo un buon anno! :)

Noi che ci siamo scambiati i nervi, i tendini ed il cuore.Место, где живут истории. Откройте их для себя