Capitolo 2

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Mentre stavo ad ascoltare musica bussarono alla porta. Tolsi le cuffie e andai ad aprire.

Fuori c era mio padre. Istintivamente feci un passo indietro e abbassai lo sguardo.

Mi squadro' con fare malizioso
Odiavo il sui sguardo su di me.

-Sakura stasera come sai ci sarà la cena. Dovrai comportarti come una signora e sorridere sempre...-

Come sempre mio padre era qui a dirmi come mi dovevo comportare nonostante sapessi ormai quel discorso a memoria.

-....e in questa cena dovrai comportarti meglio delle altre volte poiché ci sarà una persona molto importante non solo per me ma anche per te visto che potrebbe decidere il tuo futuro. A stasera figliola-.

Ero completamente scioccata. Una persona che poteva decidere il mio futuro??? Ma stiamo scherzando?! Il mio futuro me lo decido da sola.

Ero così. ..furiosa!! Non solo mi trattava male ma adesso qualcun'altro poteva decidere il mio destino?! No!

Mi rimisi le cuffie e mi misi le cuffie con la musica a tutto volume.

Dopo un'oretta o due mi iniziai a preparare. Anche se era presto mi ci volevano un paio d'ore per aggiustare i capelli.

Mi misi un vestito che mi arrivava a metà coscia rosso sangue. Dei tacchi quindici dello stesso colore del vestito.

Poi mi occupai dei capelli. Mi feci una specie di chignon in modo che i capelli mi arrivassero ai piedi come se fosse stato un mantello o uno strascico. Poi mi misi un fiore bianco tra i capelli rossi.

Cominciai a truccarmi. Misi l'eyeliner, un po di ombretto nero sulle palpebre, matita, mascara. Un po di fard che mettesse in risalto le mie gote bianche e un rossetto rosso che non mi serviva poi a tanto visto che avevo le labbra dello stesso colore.

Mi guardai allo specchio. Perfetta. Sembravo una specie di regina con lo sguado fermo e il mento alzato. Nessuno avrebbe mai detto che io avessi quattordici anni.

Guardai l'orario. Mancavano dieci minuti e la serata avrebbe avuto inizio. Mio padre mi sarebbe venuto ad avvisare.

Stavo a pensare a quanto la mia vita fosse noiosa e deprimente quando bussarono. Era questo il segno.

Aspettai qualche minuto e poi aprii la porta della mia camera. Feci un respiro profondo e poi mi avviai verso le scale.

Quando iniziai a scendere sentii tutti gli sguardi delle persone nella sala posarsi su di me.

Tenni alzato il mento e scrutai la sala.
Era piena. I camerieri correvano di qua e di là.

Ormai ero abituata agli sguardi di ammirazione. Ma avrei voluto non averli. Erano fastidiosi. Insomma da qualunque parte andassi c'erano quegli sguardi.

Poi, dopo lo stupore iniziale, cominciarono i bisbigli. Quella era la parte che meno preferivo.

Scesi le scale e cominciai a parlare con gli invitati. Mi facevano veramente schifo. Mi rivolgevano degli sguardi lascivi e dei sorrisi falsi. Nonostante questo dovetti sorridere.

Stavo andando verso mio padre che mi aveva appena chiamato. Stava parlando con uomo di circa trentanni. Appena i miei occhi incrociarono i suoi il cuore mi si fermò. Ma solo una domanda mi ronzava in testa: CHI DIAVOLO ERA QUESTO?????

Questo capitolo l ho fatto più lungo dell'altro e spero di poter continuare così.
Secondo voi chi sarà quell'uomo misterioso??
Ma chi voglio prendere in giro... si capisce*scoppia in lacrime*
Vi prego mettete mi piace o anch esolo leggetela.
Alla prossima!

Forse potrebbe anche non essere
Così scontato chi è l uomo misterioso
FORSE

Nel Castello Con Il VampiroWhere stories live. Discover now