Con te oltre le stelle.

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Ero davanti a mio padre da ormai non so quanti minuti, il mio labbro inferiore stretto tra i denti come a voler bloccare le infinite parolacce che ne potevano uscire dopo le sue parole.

Infatti una semplice frase aveva fatto in modo di far cadere in mille pezzi la mia semplice tranquillità.

"Domani c'è l'asta, tu verrai con me e finalmente compreremo la tua sottomessa".

Perché si, ormai da diversi anni in questa cittadina del Regno Unito si fa distinzione tra sottomessi e dominatori, puoi accorgerti della categoria di una persona da un semplicissimo segno sul polso.

Mezzaluna sei un sottomesso.

Cerchio, anche se i nostri superiori lo interpretano come un sole, sei un dominatore.

Ma ormai si faceva poca fatica a capire le persone, infatti, non esistevano più sottomessi maschili, non si sa per quali motivi, alcuni dicono che i superiori hanno deciso così, altri rimangono dell'idea che semplicemente ci sono scarse nascite con le mezzelune.

Molti uomini o ragazzi gay sono ricorsi ad accoppiarsi con un proprio simile, dominatore con dominatore, ma c'è davvero bisogno di spiegare il perché ogni relazione di questo tipo finisca male?

Controllo contro controllo, superiorità contro superiorità e alla fine finiva semplicemente, la maggior parte delle volte con un casino bestiale.

Tutti darebbero anche la vita di un proprio familiare pur di avere un sottomesso maschio, tutti compreso io, infatti ogni volta che il discorso usciva dalle labbra dei miei genitori me ne uscivo con la solita scusa.

"Non so prendermi ancora cura di me stesso, figuriamoci di una sottomessa"

Ma la realtà era che non provavo nessuna attrazione per le donne e tutti si aspettavano troppo da me.

Figlio del più grande imprenditore della mia città ma terribilmente gay, come l'avrei spiegato a mio padre?

Ma ora, in questo preciso istante, non ho più scuse.

Domani inizierà la mia prigione, la mia vita con una donna accanto.

Inutile dire che la notte non dormii, ero lì sul mio letto a baldacchino a fissare ormai il soffitto e a chiedermi se ci fossero alternative per il mio futuro, se in qualche modo potessi scappare da un destino già scritto per me.

Quando poi sentii la sveglia ero ormai già sveglio, o meglio, non mi ero proprio addormentato.

Mi alzai e sentendo già le voci dei miei genitori al piano di sotto decisi di vestirmi come meglio potevo.

Mi sentivo un po' un pinguino con gli indumenti che avevo indosso, non ero abituato ad indossare giacche o abiti così formali, ma cavolo, una cravatta? Forse era davvero troppo.

Dopo aver fatto colazione in estremo silenzio, il silenzio prima della guerra sottolineerei, ci dirigemmo tutti e tre alla casa delle aste.

Un semplice locale, che forse tanto semplice non direi dall'arredamento, dove si tenevano aste di sottomessi, cosa ormai nella quotidianità di questa cittadina ma non per me, non comprendo ancora infatti come si può essere così senza cuore da vendere delle persone, essere umani come noi.

Dopo esserci seduti tutti, su sedie rigorosamente rivestite da tessuti di alta qualità non sia mai, iniziai finalmente a guardarmi intorno.

Per la prima volta osservai tutta quella gente intorno a me, uomini e donne di tutte le età, piccoli e grandi che fremevano dalla voglia di mettere nuova carne sotto i denti.

Con te oltre le stelle - Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora