capitolo 6.

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il mattino dopo zia mi aveva preparato la colazione.
'buongiorno Asia!' mi disse entusiasta.
'giorno zia.' dissi mangiando una fetta di pane con la nutella.
'dormito bene?'
'certo.'
scese Jack, si avvicinò e mi accarezzó la testa, mi faceva sentire così speciale.
'buongiorno anche a te.' dissi sorridendo.
un'ora dopo andai a farmi la doccia, passai dalla stanza di Sasha, dormiva come un angioletto.
dopo alcuni minuti uscii dalla doccia e andai in cameretta.
ero solo in asciugamano quando entrai in camera e vidi Jack.
arrossii tutto d'un tratto.
'ESCI SUBITO!' dissi urlando.
'si si si si.' disse guardandomi dalla testa ai piedi.
ah dio, che vergogna.
indossai dei pantaloncini, e una maglia, semplice.
scesi, come il solito Sasha e Jack stavano giocando e zia era a guardare la tv sul divano.
mi sedetti affianco a zia, e parlammo per più di due ore.
poi Jacob disse 'Asia, usciamo un pò?' disse fissandomi come se avessi dovuto perforza dire si.
'va bene.'
***
andammo in giro per Bruxelles, poi mi fermò.
'non hai fame?' disse sorridendo.
'mh, direi di si.'
andammo al McDonald, mangiammo tantissimo.
quando finimmo ci facemmo un'altro giro, ci sedemmo su una panchina e Jack disse che doveva parlarmi.
'Asia, è da un pò che volevo dirtelo.. ma non so come, è difficile, non so.. tu mi piaci Asia.'
rimasi minuti strazianti a guardarlo.
poi feci un sospiro, e lo baciai.
quel bacio durò tantissimo.
e fu il primo bacio di cui sentivo il bisogno.
andammo a casa, mano nella mano, e prima di entrare disse 'grazie.'
'a te, grazie a te.'
***
erano le 4 di mattina, quando mi alzai all'improvviso, sentivo freddo.
accesi la lampada che era sul comodino affianco al mio letto, allora si alzò anche Jack.
'tutto bene piccola?' disse strizzando gli occhi.
'per niente Jack, ho freddo.'
'vieni qui dai.' disse alzando la coperta.
passai la notte fra le sue braccia.
***
la mattina dopo, avevo la febbre.
'come sta questa bambina malata?' disse Jack portandomi la colazione.
'abbastanza male, direi.' dissi sorridendo a malapena.
'beh, ecco la colazione!' disse facendo cadere la teglia dove c'erano il cornetto e il succo.
'sembra più opportuno dire addio colazione.' dissi ridendo.
'nooo, tutti i miei sforzi.'
'oh, piccolino, ma dai! dov'èla mia carezzina?'
mi accarezzò dandomi un bacio sulla fronte.
'ma ora.. cosa siamo?' disse guardandomi.
'quello che hai sempre voluto, Jack, quello che hai sempre voluto.' dissi avvicinandomi per abbracciarlo.
mi alzò il mento, e mi baciò.
***
scendemmo giù, zia stava iniziando ad addobbare la casa per Natale, quindi andai a darle una mano.
domani era natale, non vedevo l'ora.
'Asia, oggi... è un'anno che è morto zio.'
disse mentre mettevamo le palline sull'albero.
'non l'ho dimenticato, andiamo al cimitero, vero?'
'certo.'
andammo al cimitero, e 'salutammo' zio.
quando stavamo uscendo dal cimitero, una lacrima mi rigò il viso, Jacob se ne accorse, e davanti a zia, davanti a Sasha e davanti a tutti, mi baciò.
brividi percorrevano tutta me, davvero l'aveva fatto? non aveva vergogna? io lo amo, davvero, lo amo.

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