Perso

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CAPITOLO 4

- I problemi con lei continuavano, da un giorno all'altro sempre in conflitto, non c'era più armonia tra noi, era tutto un misto tra "Vaffanculo" e "basta non voglio più vederti". per questo decisi di voler essere lasciato in pace, volevo un periodo di pausa, non volevo pensare a niente.
Lei nel frattempo, non so perché, ma l'aveva presa abbastanza bene come cosa, e questo da una parte mi faceva venire dei dubbi, insomma, se una persona ci tiene, fa di tutto per non rovinare il rapporto, cerca di trovare una soluzione per il bene della relazione.
Lei no, lei iniziò a fregarsene, a uscire con gli amici, a diventare molto orgogliosa.
Ci vedevamo solo a scuola ma era come se non ci conoscessimo, sembrava quasi che eravamo tornati all'inizio di tutto.
Decisi quindi di fermarla, le proposi di vederci, di provare a parlare e cercare di risolvere la situazione, cercare un perché di questo. ma nulla, mi disse di no, e senza dire altro, andò in classe, era come se da un giorno all'altro avesse spento i sentimenti.
Ma non mi arresi, volevo a tutti i costi parlarle. dato che ero molto legato con la sua migliore amica, chiesi a lei di aiutarmi, di uscire con lei e magari di incontrarci in un posto.
Ci accordammo, e la sera stessa loro uscirono. appena questa sua amica la portò nel luogo di incontro, io arrivai. lei era lì, seduta, a scherzare e a ridere, quando mi vide si irrigidì tutta, si innervosì di morte gridando contro la sua migliore amica, dicendole che sapeva benissimo che non voleva più vedermi. io allora incominciai a gridare per strada dicendole che mi mancava, che mi sentivo vuoto dentro, che nonostante tutto io le volevo bene e che volevo fosse nuovamente mia.
Lei mi guardò e freddamente mi rispose " hai finito con queste stupide smancerie? E' finita. Io mi sto sentendo con un altro"
ecco, è successo.
Io rimasi basito, non potevo crederci.
Cercai di farle cambiare idea, ma senza risultati. così alla fine, arrabbiato più di prima, me ne andai, andai sulla bestat, un luogo che mi piaceva un sacco, e ci rimasi per più di un'ora a fumare, incontrai degli amici, mi fecero compagnia, gli raccontai ciò che successe quella sera. mi sentivo una merda solo a pensarla, pensarla ancora, dopo quello che mi disse.
loro mi rassicurarono, come fa ogni amico,  dicendomi : " dai fra, una ne perdi, 100 ne trovi. Ci ha perso lei, se ne renderà conto". non avevano tutti i torti, mi stavo complicando la vita per niente. tornai a casa, e la prima cosa che feci fu quella di dire a mia madre : " avevi ragione, hai sempre avuto ragione, non era la ragazza per me. sono stato uno sciocco a pensare questo, e scusami se non ho seguito sin dall'inizio i tuoi consigli".
Mia madre, senza dire nemmeno una parola, si avvicinò e mi abbracciò, per poi concludere con un semplice " tranquillo, io ti vorrò lo stesso bene, qualunque guaio combinerai ".
Dopo un po' si girò e mi chiese : "ma hai fumato, cretino?"
Io le dissi : "ehm si, mà ma solo una sigaretta"
Lei mi rispose : "lo sai che non sono nata ieri vero? Non è odore di sigaretta!
Allora le dissi : " ehi mà non incominciare, non roviniamo tutto nuovamente"
Mi guardò e disse solamente : "lo dico per il tuo bene. su, forza, ti preparo qualcosa da mangiare" e subito dopo rise.
Da una parte ero felice, perché avevo nuovamente riallacciato i rapporti con mia madre, ma da una parte ero ancora arrabbiato, arrabbiato per ciò che successe con lei, per ciò che mi aveva detto, per ciò che aveva fatto.

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⏰ Last updated: Dec 02, 2015 ⏰

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