Capitolo 1

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"Darren, o torni indietro o scordati di me. Decidi" Sputo, arrabbiata. Non posso davvero credere alle sue parole.

"Penso di volerti scordare" Dice lui, continuando a camminare.

"Per andare dalla tua nuova fiamma? Sei un grandissimo falso!" Urlo, togliendomi una scarpa e lanciandogliela dietro. La schiva abilmente, continuando a camminare.

"Allora dimmi, perche' non hai smesso prima questa messa in scena? Potevamo essere felici tutti e due" Urlo, togliendomi l'altra scarpa e lanciandogliela contro.

"Sai, si baciano tanti rospi prima di trovare la persona giusta.Tu sei stata un rospo, ed io ora ho trovato la mia principessa" Si gira un attimo, sorridendomi. Che persona spregevole.

"Vorresti dire che sono stata solo un passatempo?" Chiedo, arrabbiata. Non mi sento nemmeno ferita dal suo comportamento, perche' in questo momento lo sto proprio odiando.

"Esattamente"  Mi sorride. "Addio"

"Sei un figlio di puttana!" Urlo, cercando di calmarmi. Non riesco a piangere, per quale strano motivo? Piango per qualsiasi cosa, anche quando mi si spezza un unghia. Perche' non riesco a piangere dopo essere stata scaricata in un parco, nel bel mezzo del nulla?

Raccolgo i miei tacchi, infilandomeli e camminando. Non so precisamente dove andare, non so nemmeno in quale strano posto mi abbia portata. Penso che l'abbia fatto di proprosito: portarmi in un bellissimo hotel, pagarmi la cena, dormire abbracciati, per poi scaricarmi la mattina dopo in un parco.

Il sole splende, rendendo meno insopportabile questo freddo gelido. Cammino attraverso l'enorme parco, incontrando qualche persona. Per fortuna non sono piu' da sola, se no avrei avuto una crisi di panico.

Cammino, guadagnandomi delle occhiate attente di alcune persone che corrono.

Si, sono le otto di mattina e sembro appena uscita da un night club. Problemi?

Sbuffo continuando a camminare. Mi stringo nel mio cappotto, tirando fuori il mio telefono. Compongo il numero di mia sorella, aspettando una sua risposta.

"Pronto?" Dice, dopo alcuni minuti.

"Phoebe, non sai che cosa mi e' appena successo" Dico arrabbiata, camminando lungo la strada del parco.

"Adesso me lo devi dire? Alle otto.. e venti?" Dice, con voce assonnata.

"Darren mi ha scaricata. E non solo nel senso che mi ha lasciata, ma anche nel senso che mi ha abbandonata in un parco che non conosco!" Urlo, vedendo la fine di questo parco immenso.

"Che cosa stai dicendo?" La sento ridere dall'altro capo del telefono.

"Non stai realmente ridendo. Dimmi che sono io che me lo sto immaginando" Sputo, correndo verso fuori dal parco.

Mi guardo in giro, non riconoscendo niente di questa citta'.

"Non sto ridendo. Te l'avevo detto che non andavate bene insieme, era troppo vecchio" Dice lei, con voce un po' piu' lucida.

"Lo so, me l'hai detto mille volte. Ma speravo sempre di essere quell'eccezione" Dico, sospirando.

"Dove ti ha lasciata?" Mi chiede.

Mi guardo in giro, non vedendo nessun cartello.

"Non lo so, mi ha portato in un hotel in centro. Lo sai che odio venire nel centro di Londra e che preferisco stare nella nostra citta'. Qui e' tutto troppo grande e dispersivo. Non ci capisco niente" Dico, sistemandomi la coda da una parte.

"Okay, sai arrivarci alla stazione?" Mi chiede.

Mi guardo in giro, cercando qualche indicazione stradale. "Non vedo niente"

Autostop • H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora