12. Per sempre

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Il bacio fra Harry e Louis si era fatto umido e passionale, finché non furono interrotti dalla voce di Clizia che chiamava:

" Papà! Papà! Vieni!".

Harry si separò a malincuore dal compagno e, dopo avergli accarezzato una guancia, si diresse dalla figlia.

La bimba gli mostrò entusiasta dei piccoli granchi che camminavano goffamente sulla sabbia.

Dopo un istante, però, si rivolse seria al padre e chiese:

" Tu e Louis siete fidanzati?"

Il riccio rimase spiazzato dalla domanda, si inginocchiò davanti a lei e rispose:

" Vedi, piccola, un uomo può amare una donna o un altro uomo e io amo lui...tanto".

" E la mamma?"

Harry prese un respiro prima di rispondere, cercando di trovare le parole giuste.

" Vedi...io...non conoscevo bene tua madre...io...una volta..."

" Ci hai fatto sesso come tutti i suoi clienti?"

Harry spalancò gli occhi e la bocca.

" Papà...io sono dovuta crescere in fretta e sapevo benissimo il lavoro che faceva la mamma...faceva la puttana...gli uomini che venivano da lei la chiamavano così..."

" È una brutta parola, Clizia, non bisogna..."

La bambina si alzò in piedi arrabbiata e urlò:

" Io le odio le puttane....tutte...perché lei non mi voleva bene e mi ripeteva che non dovevo nascere e che faceva quel lavoro per colpa mia...e..."

Clizia smise di parlare e fissò dietro le spalle di Harry.

Quest'ultimo si voltò e vide ciò che aveva colpito la bambina...Louis era dietro di loro con il volto rigato dalle lacrime.

Senza dire una parola, il ragazzo si voltò e scappò via, correndo verso la casa.

Gli occhi della bambina di riempirono di lacrime e chiese:

" Cosa ho fatto, papà?"

Harry la fece sedere sulla sabbia e le disse:

" Ora ti racconterò una storia per persone grandi e tu ascoltala..."

Harry le raccontò così quella che era stata la vita di Louis, dalla sua infanzia fino all'incontro con lui.

Il riccio non omise nulla, neppure il modo crudele e cattivo con cui l'aveva trattato all'inizio.

Alla fine della narrazione, la bambina scoppiò a piangere e singhiozzò:

" Adesso non mi vorrà più bene, papà, io l'ho trattato così male e lui è sempre stato così gentile ...io non volevo essere cattiva...non volevo..."

Harry la prese per mano e la fece alzare.

" Vieni, piccola, ti porto da lui ...così gli puoi chiedere scusa..."

" E se non mi perdona?"

"Lo farà...lo farà di sicuro..."

Harry prese per mano la piccola, lasciarono la spiaggia e arrivarono in casa.

Il riccio sapeva che Louis si sarebbe rifugiato in giardino ed è lì che mandò la bambina.

Clizia lo vide seduto nel prato appoggiato al tronco di un albero.

Si avvicinò lentamente e gli si sedette in grembo abbracciandolo e scoppiando a piangere.

" Scusami...scusa...io non volevo dire quelle brutte cose...io non sapevo...il papà mi ha detto dei tuoi fratellini, dei tuoi genitori, degli uomini che ti hanno fatto tanto male...io sono stata così cattiva e tu sei così buono...scusami..."

Louis le diede un bacio sui capelli e le disse:

" Non è successo niente, non sono arrabbiato con te...non piangere..."

" Mi perdoni?" chiese la bimba guardandolo negli occhi.

" Certo, piccola, certo..."

Clizia sorrise mostrandogli le fossette e gli baciò una guancia.

Harry li raggiunse, si sedette vicino a Louis, gli voltò il viso e gli baciò la bocca.

Louis si scostò imbarazzato guardando la bimba che, però, sorrise.

" Lo so che siete fidanzati!" disse orgogliosa.

Louis arrossì e le accarezzò i ricci.

" Louis" disse Clizia " tu ce l'hai un bambino?"

" No, piccola, non ne ho..."

" E ti piacerebbe averne uno?"

" Sì, mi piacerebbe molto.."

I tre rimasero in silenzio per un po', poi Clizia chiese:

" Papà...mi canti una canzone?"

Harry la guardò perplesso e borbottò:

" Io non so cantare...ho una voce terribile..."

La bambina sorrise e rispose:

" Ma io non l'ho chiesto a te..."

Quando Louis realizzò ciò che la bambina aveva detto, chiuse gli occhi e lasciò scendere le lacrime sulle sue guance.

Clizia si rannicchiò sul suo petto  e sussurrò:

" Vuoi essere anche tu il mio papà?"

" Mi piacerebbe tantissimo, piccola...tantissimo..."

Harry sorrise con gli occhi lucidi e, vedendo che la figlia era sul punto di addormentarsi, la prese in braccio e la portò alle schiave che si occupavano di lei.

Prima di tornare dal compagno, staccò un rametto di rosmarino e glielo portò.

Louis sorrise di fronte al gesto del riccio, annusò la pianta aromatica e disse:

" Sai...ogni tanto mi piacerebbe una rosa o un papavero..."

Harry si imbronciò come un bambino di cinque anni, cominciando a borbottare tra sé e a Louis non restò che sederglisi in grembo ed iniziare a baciarlo dolcemente.

" Non commetterò più errori....te lo prometto" disse il riccio, specchiandosi negli occhi blu del compagno.

" Nonostante tutto...ti amo, Harry"

" Anche io..."

" Per sempre?"

" Per sempre...la S finale del tuo nome è proprio incastrata nel mio cuore e io non le permetterò mai di uscire"

Grazie per aver amato anche questa storia❤️

Domani inizierò a pubblicare la nuova ff...metterò un avviso sul libro degli avvisi...scusate il giro di parole.....❤️

Clizia ( sequel di Hetairos) Larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora