Capitolo 2

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Sono le 6:40. Inizia a suonare la sveglia del telefono, lo prendo dal comodino e leggo il nome della sveglia "Preparati per gli Hunger Games", la spengo e a fatica mi alzo dal letto. Vado in bagno a prepararmi. Mi metto dei jeans, una maglietta a maniche corte bianca con un taschino nero a sinistra, e delle Vans bianche e blu. Nonostante sia Ottobre non fa così freddo da mettersi a maniche lunghe, per ora. Vado a svegliare mio padre, mi accompagna lui a scuola, per i tre anni di liceo che ho fatto sono sempre andata in metropolitana ma quest'anno lui mi ha insistito per accompagnarmi. Nel frattempo che lo aspetto vado a fare colazione.
Una volta finito vado a farmi lo zaino "Ok è tutto a posto, ho preso tutto" penso facendo mente locale.

"Okay siamo arrivati, grazie per avermi accompagnata. Ci vediamo dopo ok?"
"No Jen tranquilla ti accompagno" dice papà quasi senza farmi finire di parlare.
Io silenziosamente accetto, sono una delle persone più timide del mondo, non saprei cosa dire o cosa fare!
Entriamo e papà spiega la mia situazione alla bidella, lei ci comunica che mi hanno messa in 2°G, dopo un po' arriva pure la professoressa di italiano che ho alle prime due ore, dopo aver parlato della mia situazione anche con lei papà decide di andare mentre io seguo la professoressa che mi accompagna alla mia nuova classe.
Aiuto. Non sono mai stata in una situazione simile. Entriamo in classe e la prof mi introduce ai miei nuovi compagni.
"Buongiorno ragazzi, vi vorrei presentare la vostra nuova compagna Jennifer"
Io guardo quasi tutti imbarazzata poi la prof si rivolge a me "Prego siediti pure dove vuoi" dice accompagnano la sua frase con un gesto della mano, io accenno un "Grazie" e mi siedo accanto ad una certa Giulia che, ignorando la prof che ha iniziato ad introdurre l'argomento di oggi, inizia subito a dirmi i nomi dei compagni. Con qualche minuto di ritardo arriva anche la migliore amica di Giulia che si siede accanto a me, anche lei ignorando quasi totalmente la prof inizia a parlarmi sottovoce "Hei ciao! Piacere sono Anna, avevamo sentito dire che ci sarebbe stata una nuova arrivata!"
"Piacere! Ehm si, io sono Jennifer"
"Spero che ti troverai bene nella nostra classe" dice lei soddisfatta, io ricambio con un gesto del capo e rivolgo l'attenzione alla professoressa.

Le ore passano in fretta per fortuna. Suona la campana della fine dell'ora e tutti si apprestano ad alzarsi e andarsene. Io confusa mi giro verso Giulia e le dico "Ma cosa sta succedendo? E' solo mezzogiorno e mezza, dove vanno tutti?"
"Oh giusto non so se i hanno avvisata stamattina, stanno ancora sistemando l'orario delle lezioni quindi fino ad allora usciamo alle 12:30"
"Ah! Almeno, una buona notizia! Ahah"

Torno a casa e preparo la tavola nel frattempo che papà cucina. Alle 13:00 rientra mamma da lavoro e ci sediamo a pranzare poco dopo, racconto la mia giornata e una volta finito di pranzare vado in camera.

Dato che non ho compiti passo la serata al computer poi dopo decido di fare una passeggiata per il paese.
Si fa sera, ceno e vado a dormire.

Mi preparo per l'inizio del secondo giorno, chissà che materie avrò oggi. Promemoria per dopo: farmi dare l'orario da Giulia o Anna.
Aspetto che papà si prepari e nel frattempo faccio colazione. Una volta pronti tutti e due usciamo di casa e andiamo a scuola in moto. Arriviamo, scendo, saluto papà e mi avvio dentro la scuola dove ci sono i miei compagni di classe all'entrata ad aspettare il suono della campana, do' un saluto generale a tutti e mi fermo per ascoltare l'argomento di conversazione, dato che non mi interessa particolarmente continuo ad ascoltare musica. La campana suona e andiamo in classe, oggi Giulia non c'è ma perlomeno è arrivata Anna...
Le prime due ore di inglese passano in fretta, alla terza ora abbiamo matematica e 10 minuti dopo l'inizio della lezione qualcuno bussa alla porta. Apre la bidella che sta in portineria, quella che mi ha accolta ieri, entra in classe e dice "Mi scusi professore" poi si rivolge alla classe "Chi è Jennifer?" Io timidamente alzo il braccio, lei vedendomi si rivolge a me e dice "Senti cara, c'è stato uno sbaglio, dobbiamo ricambiarti di classe" Io resto basita. Non è possibile! Cosa vogliono farne di me, buttarmi da una classe all'altra?? Ritiro le mie cose dal banco e prima di uscire dalla classe saluto tutti. La bidella mi accompagna in un'altra classe poco più in fondo al corridoio rispetto a quella in cui ero prima. Lei si avvicina alla porta e bussa educatamente. Intanto il mio cuore batte fortissimo e mi ritorna l'ansia che avevo ieri mattina appena arrivata qui, chissà come sarà questa nuova classe...

Credo Di AmartiWhere stories live. Discover now