Capitolo1~

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Pov's Haru~

È bellissimo qui.
L'acqua è così gelida, da farmi rabbrividire. Socchiudo gli occhi, per bearmi della tranquillità, e della mia amata acqua.
Sono un tutt'uno con essa, mi muovo leggermente, coricandomi sulla superficie dell'acqua rimanendo a galla.
"Haru!" una voce mi riporta alla realtà.
Chi sarà mai?
Apro gli occhi fissando il cielo, senza degnare di uno sguardo Makoto, che è ormai ai bordi della piscina.
"Haru, oggi è il grande giorno! Avanti, dobbiamo incontrare Nagisa e Rei!" dice con troppa enfasi per i miei gusti.
Non li do ascolto, e mi sommergo in acqua, trattenendo il respiro, beandomi ancora una volta della tranquillità che mi porta.
Un tonfo, mi fa spalancare gli occhi, e in men che non si dica, mi ritrovo Makoto davanti.
Mi afferra per un braccio, e mi porta sù.
Entrambi prendiamo una grande boccata d'aria, per riprendere fiato, e lui in una manciata di secondi mi afferra il bacino e mi avvicina a sé.
"Haru, perfavore, dobbiamo andare." mi rivolge un sorriso dolce.
Abbasso lo sguardo, e mi tolgo la cuffia, mentre risalgo le scalette, uscendo dalla mia amata piscina.
Makoto mi sorride nuovamente, ed esce anche lui dalla piscina.
Nasgisa e Rei, sono andati in Australia, cambiando scuola nuovamente, e da circa 3 mesi, non abbiamo più notizie di loro.
Rin ha deciso di andare in giro per il mondo, ad allenarsi e migliorare sempre di più, per l'intera estate.
Io e Makoto invece, siamo rimasti a Tokyo, ma è da qualche mese, che parliamo di trasferirci in Italia.
La vita con Makoto, é semplice e tranquilla, proprio come piace a me. Mi trovo bene con lui, è sempre stato un ottimo amico.
Un ragazzo d'oro.
Sono circa 3 mesi, che non riesco a decifrare cosa sia quella strana sensazione, che provo ogni volta che Makoto mi guarda, mi parla.
Lo fa con una dolcezza che mi fa rabbrividire, e intenerire.
"Haru, io porto giù le valigie, datti una mossa!" dice con un tono amorevole e calmo.
Prendo la giacca della squadra di nuoto, e nient'altro.
Scendo le scale, e raggiungo Makoto che mi guarda stranito.
"Haru.." abbassa lo sguardo, diventando rosso.
"Tu..Tu parti così?"
Mi guardo attentamente, e mi decido a parlare:"Cos'ho di strano?"
Ormai rosso in faccia, si gira dall'altra parte, e dice:"In costume, senza maglia, con quella giacchetta sbottonata?" dice con fare timido.
"Non voglio togliermi il costume." rispondo freddo.
"Andiamo." dice divertito.
Un'attimo fa era timido, e ora?
È davvero strano.
Salgo nel Taxi, e Makoto si siede vicino a me.
"All'aereoporto grazie." dice al giovane autista, con un sorriso sgargiante.
Quasi mi da fastidio, questo suo essere dolce ed educato con tutti. Rivolgo lo sguardo fuori dal finestrino, vedendo la nostra piccola villetta allontanarsi sempre di più.
"Nagisa e Rei hanno una piscina vero?" chiedo non curandolo di uno sguardo.
Makoto, fa una risatina divertita.
"Sei sempre il solito, siamo appena partiti e pensi già all'acqua." dice ridendo.
Non rispondo, e continuo a guardare fuori dal finestrino.
Eravamo riusciti a comprare quella casa grazie ai genitori di Makoto, e i premi delle varie gare.
Ed ora, ci trasferiamo in Australia, da Nagisa.
Chissà se in Australia, c'è anche Rin..

Pov's Makoto~

Haru è così affascinante. Amo la sua freddezza, e la sua quiete.
Non proferisce parola da quando siamo scesi dal taxi.
Ora siamo seduti in aereo, in attesa che esso parta.
Vedo Haru muovere freneticamente le dita della mano sinistra contro il finestrino, il che mi fa sorridere.
"Haru, hai paura di volare vero?" chiedo ridendo.
"No." risponde senza degnarmi di uno sguardo. In realtà so che sta mentendo, e automaticamente scoppio in una risata.
"ATTENZIONE, SIETE PREGATI DI ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA, TRA 1 MINUTO ESATTO, L'AEREO PARTIRÀ"
La voce ci indica che stiamo per partire.
Vedo Haru intento ad allacciarsi la cintura, e li afferro la mano.
Lui alza lentamente il viso, fissandomi.
I suoi occhi glaciali, mi bloccano.
Tentennando, dico:"T-Ti aiuto."
Li allaccio la cintura, e sempre fissandomi mormora un "Grazie."
Amo i suoi occhi, ma sono davvero penetranti. È difficile sostenere il suo sguardo.
L'aereo parte, e Haru mi prende la mano, stringendola.
Sorrido.
"Avevi detto di non aver paura" dico quasi ridendo, e lui lascia automaticamente la mia mano, arrossendo.
"Tranquillo." dico, prendendoli la mano, e tenendola ben salda.
Si gira verso di me, sforzando un sorriso, ed automaticamente sorrido anchio.

~Spazio Autore~
Hi People, questa è la mia prima storia Yaoi, spero vivamente che possa piacervi. Se vale la pena continuare secondo voi, commentate in tanti e mettete una bella stellina:3


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⏰ Huling update: Nov 08, 2015 ⏰

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