Capitolo 2

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-Charlotte-

E' tutto buio intorno a me, cerco di alzarmi ma sento le mie gambe tremare e essere deboli quindi crollo di nuovo per terra.

Cerco di guardarmi intorno ma c'è solo buio, buio pesto.

Cosa è successo?

Dove sono?

Dov'è Aaron?

"C'è qualcuno?" urlo, urlo con tutto la voce che ho ma sembra che nessuno mi senta.

Non ho paura non so perché non ho paura, mi sento osservata ma allo stesso tempo sicura, protetta.

I miei pensieri iniziano a viaggiare, alla notte passata con lui, il mio grande amore.

Abbiamo fatto l'amore e non sesso perché l'amore si fa con la persona che si ama e io lo amo e sono convinta che anche lui mi ama perché l'ho visto da come mi guardava.

L'ho visto nei suoi occhi che mi guardava come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto.

Mi ha tolto una parte di me ma non me ne pento perché io gliel'ho voluto donare perché lui è l'unico che poteva prendermelo.

Poi una macchina ci è venuta addosso e lui che mi diceva 'ti amo', so che non ne posso esserne sicura ma qualcosa in me mi dice che ho sentito bene.

E poi buio, dove sono adesso, il buio più totale, quel buio in cui la mia mente viaggia e pensa, pensa e pensa.

"Bambina mia" mi sentii dire.

Sapevo da chi proveniva quella voce, era la voce che tutte le notti mi veniva a far visita.

"M-mamma" dissi iniziando a piangere, era lì di fronte a me, la mia mamma, la mia mamma che se mio fratello mi decapitava le bambole me le riaggiustava o me le ricomprava, la mia mamma che per addormentarmi mi cantava quella canzoncina che mi cantavo sempre quando entravo nel panico per calmarmi, la mia mamma, la mia adorata mamma era lì sempre bella e sorridente, non mi ricordavo fosse così bella.

I suoi lineamenti così dolci e cosi delicati che sembrava una bambola, il suo sorriso sempre lo stesso eppure i suoi occhi erano spenti e io me li ricordavo diversi, quelli pieni di felicità e gioia.

Riprovai ad alzarmi e riuscii ad alzarmi, gli corsi incontro e cercai di abbracciarla ma l'unica cosa che abbracciai fu l'aria.

"Piccola mia non puoi abbracciarmi io sono venuta qui per dirti solo un paio di cose!" mi disse lei con quella voce che mi era mancata, sempre dolce e tranquilla che mi provocò mille brividi.

"Mamma dove sono?" domandai io balbettando.

"Bambina mia sei in coma spontaneo, hai avuto un incidente e ora sei qui e io sono qui per salvarti" disse toccandomi la guancia e un brivido di freddo mi percorse tutta.

"C-cosa?" dissi io incredula.

"Guarda" disse lei indicando dietro di me e io mi girai per vedere cosa stava indicando visto che c'era solo buio ma quando mi girai vidi una stanza tutta bianca e io sopra un lettino, piena di graffi e lividi con tutta la mia famiglia e amici vicino al letto ma l'unico che volevo non c'era.

"Ma-Mamma dov'è Aaron?" dissi io balbettando e cercando di non piangere.

"Oh piccola mia, non posso dirtelo io ma ti dico solo che devi essere forte" disse mentre mi dava un bacio sulla testa e mi accarezzava la testa.

Non so cosa intendeva e avevo una brutta sensazione.

"Ora ti presenteranno due porte, una delle due ti riporterà lì" disse indicando il punto dove c'ero io.

Questo è vero amore - sequel il mio miglior incubo-Where stories live. Discover now