Tenebris: love is fatal

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Ecco a voi una nuova storia, che spero possa essere di vostro gradimento!

Buona lettura!

Saluto mia madre con un frettoloso bacio sulla guancia e poi, per non tardare troppo, corro fuori di casa.

Maledizione! La cattiva sorte mi perseguita? È solo il primo giorno di scuola e già faccio tardi!

Non ho la benché minima voglia di subirmi una lentissima e noiosissima ramanzina da parte dei professori! I primi giorni, poi, sono pure più severi del normale. Ripensano alle vacanze e a come non vorrebbero essere in classe a badare ad un branco di selvaggi e quindi se la prendono con noi, come se fosse colpa nostra se le vacanze estive durano così poco... Fosse per me, sarebbero eterne.

Non potevo alzarmi dal letto appena sentita la sveglia? Ma no! Mi sono ripetuta più volte: ancora un minuto e mi alzo; solo qualche secondo;... E poi mi sono riaddormentata e ora eccomi qui, ad andar di fretta per non perdere il pullman.

Ahhh... meglio se mi concentro a correre e a non cadere! Non posso permettermi di finire faccia a terra come una scema.

E soprattutto, non devo pensare a cosa mi attenderà se entro in ritardo, sennò mi demoralizzo e perdo l'energia e la determinazione necessarie per dare il massimo.

Arrivo fortunatamente alla fermata del pullman appena esso sta per partire e, sia lodato il cielo, riesco a bussare sul vetro. L'autista, chiaramente irritato, mi apre lo sportello del mezzo e mi fa salire.

"La prossima volta non sarò così gentile, vedi di non tardare non devo aspettare i tuoi comodi." borbotta e rimette subito in moto il veicolo.

Mi guardo intorno alla ricerca di un posto libero e, appena lo trovo, mi lascio cadere sul sedile sospirando.

Per fortuna non ho perso il pullman, almeno così niente ramanzina!
Il mio sguardo si concentra subito fuori dal finestrino e mi immergo nei miei pensieri, come sempre.

Ormai l'estate è finita e devo farmene una ragione. Siamo a settembre e le scuole riaprono i battenti, devo solo avere pazienza per qualche mese e una nuova vacanza sarà pronta ad accogliermi!

Il cielo oggi è grigio piombo e il bosco che costeggia la strada è fitto, buio e tetro. Sembra quasi che anche la volta solitamente celeste sia depressa per la riapertura delle scuole.

Vedo i rami degli alberi muoversi a causa del vento e un brivido mi percorre tutto il corpo. È decisamente una fortuna che sia riuscita a prendere il pullman, fare una strada del genere a piedi con un clima come questo... Non ce l'avrei mai fatta.

E poi, questo posto di inverno mi inquieta molto, sembra che possa uscire all'improvviso un mostro di qualche film horror da dietro un albero. E io odio questo genere di film. Mi terrorizzano e non mi permettono di chiudere occhio la notte.

Dopo nemmeno una decina di minuti il pullman si ferma nel parcheggio della scuola e tutti scendiamo dal veicolo. Subito una folata di vento mi travolge facendomi accapponare la pelle e gelandomi il sangue nelle vene. Mi stringo all'istante dentro la mia giacca calda e corro verso l'edificio scolastico, ho bisogno di ripararmi da questo gelo e, per quanto questo luogo sia odiato da un'infinità di studenti, è l'unico posto riparato dal freddo. Non oso dire che sia caldo perché, a volte, il risaldamento non va, ma si sta comunque meglio che fuori.

Appena entro finalmente sento un piacevolissimo calore e, con un sorriso raggiante, mi dirigo verso la mia classe. Quest'oggi i caloriferi funzionano, che meraviglia!

Però, il mio buon umore sparisce all'istante e io rimango spiacevolmente sorpresa quando vedo la porta della mia aula chiusa. Sono forse in ritardo?

Tenebris: love is fatalWhere stories live. Discover now