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Bene! Non vedrai più pel di carota – scherzò, poi gli diede un bacio in fronte e fece per andarsene.

- Draco aspetta! Per favore, resta con me stanotte! –

Per evitare ad Harry stress superfluo, avevano deciso di rimanere ad Hogwarts per pasqua, con grande dispiacere dei Malfoy che speravano di vedere il ragazzo prima del parto, per assicurarsi sulla sua salute. Harry, dal canto suo, stava benissimo, se si volevano escludere i fortissimi dolori che, se prima prendevano solo il petto, ora avevano invaso la schiena e il basso ventre, più un vago senso di bruciore che riusciva a sentire in un punto imprecisato all'interno del suo corpo. Il ragazzo si sentiva più strano che mai. Il suo corpo stava cambiando troppo in fretta per permettergli di abituarsi. Esternamente non era ancora visibile, ma lui già avvertiva il lento processo che lo avrebbe stravolto per più di un mese ancora.

- Ho parlato con madama Chips – disse Jadie, entrando. – Dice che vuole vederti un po' più spesso ora che manca così poco –

- Domani ci vado –

- Lei pensava ad oggi, con Draco –

- Con Draco? Perchè? – sua nonna sembrava imbarazzata.

- Te lo spiegherà lei. Io non me la sento – Harry aggrottò le sopracciglia e si preparò mentalmente ad affrontare un'altra visita medica. – E ti ricordo che è bene che tu non esca in corridoio, sarà l'infermiera a venire qui –

- Non posso andare neanche in infermeria? È assurdo! Cosa può accadermi lì? –

- Niente obiezioni! Dirò a Draco e a Poppy di essere qui per le dieci, penso che il signor Malfoy possa perdere le lezioni della mattina –

Il primo ad arrivare fu proprio il biondo, preoccupatissimo, e molto sudato.

- Sono venuto più in fretta possibile. Stai male? Il bambino sta male? –

- Stiamo entrambi benissimo, ma madama Chips vuole vedermi e vuole che ci sia anche tu, non so perchè –

- Pensi che abbia scoperto qualcos'altro? –

- Spero di no... sta arrivando –

- Cosa? – la porta si aprì nuovamente e la donna entrò trafelata.

- Signor Potter, è un piacere rivederla dopo così tanto tempo –

- Ci siamo visti ieri –

- Si, appunto – confermò lei con un sorrisetto. – Oggi faremo un lavoro molto particolare –

- Che genere di lavoro? –

- Voglio farti fare degli esercizi e le prove per il parto – Harry la guardò, shockato.

- No... NO... può scordarselo, è troppo imbarazzante –

- Ah, quindi partorirai da solo, senza il mio aiuto, per non provare imbarazzo?! –

- È diverso! Quello è diverso, dovrò farlo per forza, ma così... –

- Harry! Harry! – lo calmò l'infermiera. – Capisco il tuo terrore. Capisco che fare queste cose ti da la sensazione di essere catapultato al momento del parto, ma ti farà bene. E poi hai tutti i vestiti addosso. Ora stenditi e allarga bene le gambe –

- Questo non mi incoraggia molto – si lamentò lui.

Madama Chips gli fece provare ogni posizione e possibili comportamenti che avrebbe potuto affrontare, il tutto sotto la partecipazione divertita del serpeverde.

- Allora, meno nervoso o no? – chiese, quando ebbe finito, con l'aria di chi la sa lunga.

- No – rispose il moro con sicurezza. – Sono più terrorizzato di prima al pensiero di fare quelle cose mentre... – non riuscì a continuare.

Quando l'amore ci mette lo zampino-DrarryOnde histórias criam vida. Descubra agora