A CASTELLANETA...

Começar do início
                                    

La salumeria di fronte casa ha alzato la serranda da almeno un'ora, "Rigoletto" attende il treruote di Chelino, il ragazzo del pane arriverà da un momento all'altro per scaricare diversi tipi di panini che saranno imbottiti con anticipo dal curvo proprietario per evitare la fila degli scolari quando affolleranno il negozio contemporaneamente.

Quello all'olio con mortadella appena tagliata è il più richiesto, mmmm.... inizio a sentirne già il profumo...

Un vecchio calesse ancora trainato da un cavallo in piena forma si impone con il suo ritmo sulla strada priva di macchine con rumore di zoccoli che spargono musica e un signore che passa barcollando con una birra in mano mi fa insinuare il dubbio che solo ora stia ritornando a casa dopo aver passato la notte in giro per i bar del paese che chiudono tardi e aprono molto presto. Semmai un giorno iniziassi a dipingere tutto questo lo racchiuderò su una tela.

Rientro per affacciarmi nelle scale che conducono su:

«Ma' sto andando».

Alzo la voce, lei è in terrazza a stendere i pantaloni "della campagna" da dove mio padre ritorna ogni santo giorno inzuppato di gasolio per via dei lavori di manutenzione al trattore. Bagna i bulloni nel secchio di nafta agricola prima di stringerli all'aratro, ci infila anche la mano, spesso lo fa affondandoci metà braccio e continua a lavorare con disinvoltura, il suo olfatto si è assuefatto all'odore terribile e non si rende conto della puzza che gli rimane addosso è così dominante da impregnare casa e ogni oggetto che sfiora.

Così Mamma è costantemente impegnata nell'opera di disinfestazione pulendo tutto ciò che tocca o indossa suo marito, per questo trascorre ore sul terrazzo a stendere o ritirare i suoi panni.

«Comportati bene e non ti far conoscere anche a Castellaneta!».

La capisco appena per via della molletta fra i denti.

La madre deve fare la madre, l' antica frase di rito appena pronunciata la rassicura, avverte la sensazione che il suo dovere di genitore, stamattina, lo abbia compiuto in pieno!

E io m'intenerisco, in fondo che dire ad un figlio che inizia una nuova avventura in un paese diverso?

Scendo giù come una cavalletta saltando tre gradini per volta e attendo al portone il mio amico che sta arrivando con una calma da invidia. E' soddisfatto stamattina sembra essere una rockstar anni '60 da poco incidentata! Osservandolo bene sono certo che ha perso un'ora soltanto per aggiustarsi il ciuffo di capelli, a volte esagera per davvero, stamattina quello di Bobby Solo a confronto è solo un pelo arruffato.

La gamba è ancora ingessata, sul bianco le tante firme di amici e nel centro spicca un piccolo fallo. Lo ha disegnato Vito Parrucchiere cogliendolo di sorpresa e vano è stato il tentativo di mascherarlo racchiudendolo in un cuore: il risultato ottenuto è stato ancora più disastroso! Finalmente domani ha l'ultimo controllo in ospedale, se tutta va bene finalmente lo taglieranno e tornerà a essere un ragazzo normale.

Tuttavia grazie alla sua immobilità  ho da poco fatto un salto a Castellaneta, a passaggi ,con Franco.

Lino, bloccato dall'infermità, mi aveva chiesto il favore di tranquillizzare Anita dicendole di pazientare ancora per poco tempo visto che si sarebbero incontrati molto presto. Ma per lui brutte notizie! Non solo non l'abbiamo trovata ma, domandando in giro, abbiamo capito che nessuna ragazza di nome Anita vive a Castellaneta. Al ritorno burlandolo con il chiaro intento di alleggerire la sua pena gli ho ricordato che quella sera di festa c'è stata solo un'apparizione stile Cenerentola e la bella ragazza invece di abbandonare la scarpetta, come suo ricordo ha lasciato il conto da pagare: due buste di noccioline, sei panzerotti, quattro oransoda e due chinotti, quasi cinquemila lire! Io non mi stupirei se quella maligna insieme alla sua spaventosa amica si chiamasse invece Filomena, residente a Locorotondo.

Però quella sera, mentre indagavamo, ho sfruttato l'occasione per conoscere più a fondo il paese dell'istituto dove circolerò per i prossimi cinque anni.

Che bella Castellaneta!

Il paese dei "due cuori",

dove gli abitanti amano due persone contemporaneamente,

dove le ragazze sono così belle e disinibite nell'abbigliamento che...

che ti assale addosso la sensazione di vivere ancora il mese di agosto.

Lì dove il corso si estende per oltre un chilometro,

così lungo che lo struscio serale dura solo un'andata e un ritorno,

dove una villa comunale al centro ti fa pensare di passeggiare in un paese del Nord,

dove la gente pare essere felice come durante la festa di San Rocco,

dove qualsiasi momento è sempre un occasione per vivere in pieno la tua vita.

Sì, a Castellaneta tutti son più felici.






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