Capitolo 8 ( Parte 1)

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<< No! Non sai quanto lo vorrei ma se ti lascio continuare non sarò in grado di fermarmi. >>

<< Allora non farlo. >> Esclamo in preda alla voglia di averlo, di baciarlo.

<< Oh Noele non farmi questo. >>

<< Posso venire con te?>> Gli carezzo l'addome.

<< In caserma?>>

<< Si, muoio dalla voglia di vederti in divisa. >> L'ho visto in tv ma voglio vederlo di presenza, voglio toccarlo, carezzarlo.

<< Sei una bambina esigente. >> Fa un mezzo sorriso continuando a cingermi il polso con la sua mano.

<< Non sai quanto. >> Lo provoco mordendomi il labbro. Poi prendo le sue mani e le poggio sul mio fondoschiena. E gli mordo il lobo dell'orecchio. Il suo respiro si fa corto, stringe forte i miei fianchi e mi avvicina a se.

<< Non mi provocare. Ci vediamo stasera quando finirò il turno alle nove. Dopodiché ti punirò per avermi fatto soffrire in questo modo. >> Mi morde il labbro inferiore ed esce dalla stanza. Mi lascia senza parole. Con il cuore a mille e la pelle che mi brucia. Ho le orecchie in fiamme e il respiro corto. Quest'uomo mi fa impazzire.

Dopo essermi ripresa prendo tutte le mie cose e scendo giù alla reception.

<< Lei è la signorina Lewis?>> Chiede la ragazza dietro il banco, la stessa di ieri sera.

<< Si. >>

<< Ha pensato a tutto il signor Evans. Fuori c'è un taxi che la sta aspettando. Ecco a lei le sue cose. >>

<< Oh, grazie. >> Le porgo la scheda della camera e prendo la borsetta che era rimasta sull'auto di Cade.

<< Grazie per aver pernottato in questo hotel e passi una buona giornata. >> La signorina mi sorride e poi abbassa la testa per scrivere qualcosa.

<< Grazie, anche a lei. Arrivederci. >> Mi dirigo verso il taxi ed entro.

<< Dove vuole che la porti signorina?>>

Gli do l'indirizzo di casa mia e partiamo. Solo ora lo stomaco mi rammenta che non ho fatto colazione. Arrivata a casa mi catapulto in cucina e quando apro il frigo ricordo che devo fare la spesa. Quindi dopo essermi cambiata decido di andare a fare colazione in un bar insieme a Naomi. Dunque la chiamo.

<< Pronto, finalmente.>> Esclama dall'altra parte del telefono. << Come è andata con Cade? >> La rabbia sembra aver dato la precedenza alla preoccupazione.

<< Tutto bene, vediamoci allo Xavier's Bar fra poco. >>

<< Ok, a dopo allora. >> So che mi aspetterà una ramanzina. Naomi è molto protettiva nei miei confronti e io nei suoi. Fortunatamente abbiamo scelto lo stesso giorno libero da lavoro, così possiamo uscire e dedicare un po' di tempo per noi. Anche se adesso Alexavier chiude un occhio se le serve qualche giorno libero visto che ormai fanno coppia fissa.

Dopo venti minuti ci incontriamo al bar, ha un aria preoccupata e quando mi vede si precipita immediatamente verso di me.

<< Raccontami tutto. >> Mi ordina, sedendosi di fronte a me.

<< Non vuoi nulla da bere o da mangiare?>>

<< No, sono impaziente di sapere. >>

<< Xavier, buon giorno, per favore dammi una crostata al pistacchio e un succo alla pesca. >>

<< Va bene. >> Xavier china la testa come per eseguire gli ordini e mi porta la colazione. << Ecco a te. >>

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora