Capitolo 3

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Capitolo 3- ovvero il turno di un Nico Di Angelo corrotto

Nico si rigirò tra le mani un foglietto.
C'era scritto in una calligrafia alquanto infantile "Nico Di Agelno".
Percy aveva voluto scrivere lui da solo tutti i biglietti per l'estrazione.
Peccato fosse dislessico.
Nico accennò un sorrisetto mentre bussava alla porta del Bunker nove.
Sarebbe stata una giornata quantomeno decente, no?
Oh, quanto si sbagliava.
Venne ad aprire un Leo Valdez agitatissimo. Lo si vedeva dal suo tamburellare dappertutto con le dita.
- Si può sapere cosa diamine ti è successo?- la sua voce era di un'ottava più alta.
Nico si guardò intorno, poi si guardò per controllarsi. Era vestito. Guardò Leo stranito.
-Che c'è?-
-
Ti rendi conto che ore sono? E' da tre ore e mezza che ti aspettiamo!-
Nico contò mentalmente.
-Vuoi dire che siete svegli dalle sette e mezza?- Nico era sconvolto.
-Io mi sono alzato adesso!-
Leo si mise a tamburellare sulla sua cintura, ma lo guardava fisso, con gli occhi spalancati.
-Nico, tu sei il conduttore!-
-
Okay ma- ehi aspetta un momento. Questo vuol dire che siete rimasti qui ad aspettarmi per tre ore e mezza senza fare niente?-
Leo sbuffò.
-Amico, io sono iperattivo. Ti pare che non abbia fatto niente per tre ore e mezza?- Leo incominciò a contare con le dita- Abbiamo giocato a Cranium e fatto il gelato e raccontato barzellette e...-
-Ho capito!- Leo lo guardò storto.
-Entra.-
Nico fissò i semidei che stavano mangiando dei marshmallow. Percy e Jason stavano facendo una gara a chi si metteva più marshmallow nella bocca, mentre Piper e Annabeth li guardavano rassegnate.
-Ragazzi, finalmente è arrivato il nostro professionalissimo conduttore!- Leo lo guardò burbero, ma era già tornato a sorridere. Will sbuffò.
-Non mi sarei sorpreso se fossi arrivato più tardi, Death Boy.-
Nico lo guardò male, poi andò a farsi un caffè.
Mentre beveva il suo espresso, si ripassò le domande.
Sorrise, una l'aveva aggiunta Will la sera prima, sostenendo che doveva aiutarlo a non fare domande malvagie. Sì, come no.
Sapeva benissimo qual'era il piano di Will, e non lo voleva ostacolare per nulla al mondo. Adorava quando il suo Will era geloso.


-Ehm, bene, sono pronto. Connor, è pronta la telecamera?-
Connor gli fece okay con le dita.
-Azione!-
-Benvenuti, nerd di YouTube!
Spero che siate pronti per domande imbarazzanti e risposte idiote, perché questa è "La malsana idea di Leo Valdez!"- Leo fece una smorfia.
-Ehi, questo programma non è malsano!-
-Oh dai, Leo, sappiamo tutti che è malsana!-
intervenne Calypso. Annabeth e Piper annuirono convinte.
-Raggio di sole, io ho solo idee fantastiche, i fan mi adorano.-
-
Sì, okay, certo. Passiamo alla presentazione degli ospiti d'onore!- fece un'ampio gesto ironico.
-Ecco a voi Rachel Elizabeth Dare, l'oracolo più ribelle di questo secolo!-
Rachel salutò con la mano, incerta.
Leo lo guardò storto.
Arriva l'ironia di Nico Di Angelo, gente!
-Uh e chi abbiamo qui, il nostro amatissimo Coach Hedge!-
Nico fece un sorriso finto.
Poi guardò Will. E il sorriso diventò vero.
Era tra l'esasperato e il divertito, ed era una meraviglia.
No, un momento, cosa stava dicendo? Lui era Nico Di Angelo, accidenti!
-Se non mettete mi piace verrò a casa vostra con la mia mazza da baseball!-
il Coach agitò il pugno verso la telecamera.
Connor indetreggiò leggermente.
-E la ringraziamo per questo, signore.- lo rassicurò Annabeth, con un mezzo sorriso.
-Certo. Ora passiamo alle domande che il carissimo Will mi ha aiutato a stilare.- ghignò.
-Rachel, se non fossi diventata oracolo, saresti voluta stare con la Testa D'Alghe qui presente?- Annabeth sbiancò. Rachel divenne ancora più rossa dei suoi capelli.
No, Will non era affatto geloso. Per niente.
Poi era lui il malvagio. Certo.
Percy guardava nervoso prima Rachel e poi Annabeth, come se dovessero picchiarsi, o peggio, picchiarlo.
Rachel rimase in silenzio per un po', guardando Nico, sconvolta.
-Beh...-
Silenzio.
-Allora?-
Annabeth la guardò accigliata, e sembrava tanto sua madre.
Forse Atena avrebbe avuto quell'espressione solo se avessero picchiato una civetta in sua presenza. Annabeth in quel momento faceva anche più paura.
Rachel tentennò.
-Prima di capire il mio potere, ammetto di aver avuto una piccola cotta per Percy. Forse non era nemmeno una piccola cotta!- aggiunse immediatamente, guardando Annabeth.
-Il fatto è che io ero molto instabile in quel periodo, sempre in conflitto con mio padre. Percy è una persona simpatica, che mi faceva pensare a cose felici, anche se aveva una situazione così complicata.-
Annabeth rilassò leggermente le spalle. Rachel, rassicurata, continuò.
-Poi, quando sono diventata l'Oracolo ho avuto modo di riflettere, e ho capito che è un ottimo amico, ma niente di più. Voi due state così bene insieme.-
Annabeth sorrise, e Percy tirò un sospiro di sollievo. Poi si accigliò.
-Bene, cont- Nico venne interrotto dal figlio di Poseidone.
-Un momento. Perché non chiedete anche a me la mia opinione?- Nico rimase interdetto.
-Capisco di non sapere un bel niente sulle ragazze, ma una risposta la saprò dare!- Guardò Annabeth. Poi Rachel.
-Anch'io penso che Rachel sie una buona amica, e sto bene con lei, ma per me l'amore a volte è subdolo. Sì parlo proprio con lei, divina Afrodite. Spero che non si offenda. A volte ami proprio la persona che ti fa stare più male. Quella che ti crea più dubbi, che ti crea più ansie.- si prese un'attimo di pausa per pensare.
-L'amore è preoccuparsi perennemente che fili tutto liscio, che vada tutto bene. A volte è un incubo.- si girò verso Annabeth.-Ma poi lei sorride, e tutti quei pensieri, quel malessere, scompaiono. Semplicemente.- fece quel suo famoso sorriso alla Percy, e Annabeth gli saltò addosso. Letteralmente.
Nico tossì leggermente. Hazel si fece aria con la mano, imbarazzata.
Annabeth si rialzò, rossa.
-Aehm, scusatemi.- si sedette con calma, ma continuò a guardare Percy, commossa.
-Annabeth, dovresti smetterla di stendere Percy con mosse da judo.- ridacchiò Jason, sistemandosi gli occhiali.
Leo e Piper li guardavano maliziosi.
-Possiamo continuare, ora?- Nico sorrise leggermente.
Non voleva ammetterlo, ma era felice di essere lì con loro. Di sentirsi parte di quella gabbia di psicopatici.
-
Passiamo alle domande che non sono state modificate da Will.- Will sorrise imbarazzato.
-Coach Edge, come stanno Mellie e il piccolo Chuck?- il coach, che stava mangiando pasticcini al pistacchio, ne aveva portato con sè una cesta, assunse un'aria dolce e spaesata, poi fece un sorriso orgoglioso.
-Eh eh, quella canaglia!, non se ne sta mai fermo, proprio come suo padre! Farà impazzire tutte le ninfe, con quel faccino! Ahh, è proprio come la madre. Io e Mellie stiamo pensando di avere un'altro bambino e-
-Assolutamente no.- Coach Hedge si bloccò.
-Will?- Nico era stupefatto. Will era sbiancato.
-Io non faccio nascere nessun'altro, chiaro? Mi devo ancora riprendere dallo shock dell'altra volta.- Nico non ce la fece più. Gli venne la ridarella.
Tutti lo guardarono come se fosse impazzito. Will fece un sorriso grande quanto una casa. Era accecante.
-Nico! Stai ridendo!-
Nico si tenne la pancia mentre rideva ancora più forte.
-La tua faccia era epica!- Will, se possibile, allargò ancora di più il suo sorriso.
Jason gli portò un bicchiere d'acqua, raggiante.


Quando si riprese, Nico tossì leggermente, ancora con le lacrime agli occhi.
-Ehm. Ultima domanda per Piper, e questa è una cosa di cui sono curioso. Ti piace usare la lingua ammaliatrice? Cioè, la usi ogni tanto?- Piper lo guardava ancora ammirata, ma si ricompose.
-Sì, in linea di massima mi piace. Ma la uso solo per fare del bene.- chiuse gli occhi e alzò la mano solennemente.
-Oh sì, certo.- rise Leo. –Sei un'eroina,tu, non un'approfittatrice malvagia.- ghignò.
-Smettila.- Leo smise immediatamente. Piper sorrise innocente.
-Piper.- la rimproverò Jason sorridendo. La figlia di Afrodite continuò con aria innocente.
-A volte faccio anche del bene. Per esempio, quando ho convinto Travis a parlare di nuovo con Katie. Non si parlavano più da tre giorni,e Travis non faceva neanche più scherzi!- Connor sospirò da dietro l'obiettivo.
-Eh già, dovevo fare tutto da solo.- Piper assunse un'aria soddisfatta.
- Meno male che ci sono io! Grazie a me si sono messi insieme.- disse raggiante.
-Oh, sono così carini!-esclamò Hazel, unendo le mani.
-Bene questa era l'ultima domanda, nerd di You Tube! Ci vediamo alla prossima puntata de "La malsana idea di Leo Valdez!" dove anche le persone più dignitose vengono umiliate! A mai più!-
Click!


Il piano perfetto di Leo ValdezWhere stories live. Discover now