6) Adore

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Anno 2012

*sai non avevi detto di essere così bello...*

scrisse Louis insicuro e tremolante. Era ancora davvero molto presto, ma che importava? Tanto sapeva che non sarebbe più riuscito ad addormentarsi. Mai più probabilmente considerato la smania che aveva per osservare, scrutare, ammirare la fotografia che Harry gli aveva lasciato nel libro.

*parli sul serio?* la risposta fu quasi immediata, segno che, anche Harry, non era stato accolto tra le braccia di Morfeo, quella notte.

*certo che si, Harry sei stupendo!* perché mentire? Perché nascondersi dietro un complimento che non identificasse a pieno la persona di Harry? Harry era stupendo e quello era l'unico termine possibile.

*vorrei sapere come sei tu e poterti dire lo stesso*

*non lo diresti* Louis arricciò il naso, ricacciando indietro una lacrima accumulatasi nel suo occhio.

*proviamo dai!*

*cosa faresti se scoprissi che non sono come pensi?*

*imparerei a conoscere la vera immagine di te*

*e se non ti piacesse?*

*mi piacerà* Louis sorrise, involontariamente, nonostante avesse la convinzione che Harry si stesse sbagliando, che, purtroppo, non lo avrebbe trovato poi così bello.

*ma mi spieghi come fai a dirlo?*

*perche mi piaci tu, come sei.. Mi piacerà, lo so.*

Il sorriso sul viso di Louis si fece più ampio, un sorriso carico di dubbi, di preoccupazioni, di imbarazzo ma anche di emozione, di felicità.

*ti ha mai detto nessuno che sei terribilmente testardo?*

*oh si tutti, sempre.*

Louis ridacchiò, cercando di fare silenzio per non svegliare il resto della sua famiglia, dunque si alzò e si diresse verso la scrivania. Ci sarà stata una sua fotografia decente da qualche parte?

Cercò nei cassetti e considererò per alcuni secondi anche l'idea di posizionare nel libro una fotografia non sua, di qualche suo amico, di qualcun altro, ma poi si ricredette, volendo fidarsi di Harry, volendo mostrarsi per quello che era veramente, nonostante le insicurezze, le paure, le angosce.

*Lou?*

*loueh ci sei?*

Louis tornato sul letto e recuperato il libro, trovò un paio di scritte lasciate dal riccio e le sue mani cominciarono a tremare e a fremere per ciò che stava per fare. Lo stava per fare davvero?

*eccomi Haz.. Senti promettimi una cosa*

*quello che vuoi!*

*promettimi che non te ne andrai*

*andarmene? A parte il fatto che comunque teoricamente non sono lì, cioè sono lì ma non sono proprio lì.. Ma comunque no, non lo farò Lou, perché lo chiedi?*

*quando inizi a parlare non la smetti più eh?* scherzò Louis cercando di rimandare il momento fatidico e tanto stressante.

*vero. Potrei parlare per ore di argomenti davvero banali.. Come.. Beh hai mai assaggiato il Poutine?*

*ho paura...* Louis strinse inconsciamente il labbro inferiore tra i denti, trattenendo un sorriso scaturito dalla complicità che si era stabilità con l'altro ragazzo, pur trattando di argomenti senza senso o importanza.

*e fai bene.. Io amo il Poutine!*

*ma cosa sarebbe?*

*un piatto canadese.. Fantasticoo* Louis ridacchiò, accingendosi a scrivere qualche altra cavolata di poca rilevanza, ma Harry lo precedette, per suo disappunto.

TIMELESS || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now