Sorriso.

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La gioia maggiore che assale gli studenti è sentirsi dire che le lezioni termineranno anticipatamente. Un'ora di svago in più può dare delle emozioni fortissime. Un giro sullo scooter, un passeggiata al parco e poi dritti a casa. Ma un passo in più può portare a situazioni ambigue.

Una ragazza camminava tranquillamente nello stretto vialetto alberato insieme a qualche amica un po' insistente. Un paio di compagni di scuola vagheggiavano nelle vicinanze, poteva riconoscere qualche volto amico. Ma l'unico volto che le spiccava agli occhi era quello del ragazzo dai capelli corvini. Un piccolo figurino che si confondeva tra quello degli amici di sempre. Un paio di occhi profondi in cui perdersi. Un sorriso brillante che faceva sorridere. Non avevano molta confidenza, ma si piacevano entrambi. E ne erano consapevoli entrambi.

Il vialetto era talmente stretto che non ci si passava in tre persone. I due ragazzi si osservarono sorridendosi per un lungo istante prima di distogliere gli sguardi. Un "bip" al cellulare la mandò in tilt.

"Te li bacerei tutti quei sorrisi che fai.
Una frase di merda, ma rende l'idea".

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