Capitolo 3

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-Leighton mi sto cagando addosso-disse Casey mentre ripassava per l'esame che avrebbe dovuto sostenere quella mattina
-Casey sta calma vedrai che andrà bene!-le dissi rassicurandola mentre eravamo nel bar del campus
-Parli bene tu! Sei bravissima e hai già dato l'esame prendendo il massimo! Puoi farlo tu al posto mio?-mi pregò
Io Risi -Si così vedi che va di merda!-
Lei si lamentò e continuò a ripassare mentre io vagavo con lo sguardo verso la finestra
-Leighton?-disse qualcuno, mi girai e rimasi imbambolata era Matt bello come sempre, era in tuta e affianco a lui c'era un altro ragazzo
-Ciao-riuscì solo a dire
E rimanemmo un attimo li a guardarci
-Piacere io sono Benjamin-disse l'altro ragazzo vicino a lui
Io mi disincantai -Piacere-dissi sorridendo-lei invece è Casey-
Ma oramai l'avevo persa sembrava posseduta mentre ripassava allora le tirai un calcio sotto il tavolo
-Che c'è?-disse spaventata e io indicai i ragazzi che la stavano guardando -Oh...ciao-disse con un sorriso nervoso
E i due ridendo la salutarono
-Che esame devi dare?-chiese Benjamin a Casey mentre si sedeva vicino a lei e Matt fece lo stesso ma si sedette accanto a me
-Letteratura-disse guardandolo
-Stai tranquilla è una cazzata quel l'esame!-la rassicurò
-Davvero?-lo guardò speranzosa
-Certo!-
-Di che anno siete?-chiesi a entrambi
-Terzo-disse Matt guardandomi
-E cosa studiate?-chiesi
-Io educazione sportiva mentre Benjamin letteratura inglese-spiegò Matt
-Davvero studi letteratura inglese?-chiese Casey a Ben
Lui rise e annuì-Certo se no non ti avrei detto dell'esame-e risero entrambi
Guardai l'orologio e decisi di avviarmi verso l'edificio per andare a lezione
-Io vado, vedrai che andrà bene fammi sapere poi-dissi a Casey mentre presi la borsa
-Ok ciao-disse e continuò a parlare con Benjamin
-Aspetta ti accompagno-si alzò Matt
Uscimmo dal bar e iniziammo a camminare
-Tu cosa studi?-mi chiese mettendosi le mani nella tasca dei pantaloni
-Medicina-dissi
-Wow vuoi diventare medico?-chiese
Io feci una piccola risata -Ci spero-
Lui rise
-Ok io sono arrivata grazie per la compagnia-dissi e iniziai ad agitarmi
-Oh figurati-e iniziò ad andarsene poi si rigirò -Leight!-mi chiamò, adoravo come pronunciava il mio nome
-Si?-dissi
Lui si portò una mano dietro al collo sfregandoselo -Senti ti va se sta sera usciamo? Se non hai altri impegni!-
Wow il ragazzo più popolare del college mi stava chiedendo di uscire, ero imbarazzatissima e iniziai a sudare freddo, cosa voleva da me? Solo una storia di sesso? Probabilmente si, ma c'era qualcosa in lui che mi faceva credere che non era quello che tutti dicevano....al diavolo
-Va bene-dissi
-Ok allora ti passo a prendere verso le otto.-
-Perfetto-
-Bene- si dondolò sui talloni -Allora a stasera-disse sorridendo dolcemente
Gli sorrisi -A stasera.- e se ne andò e venne bloccato da un ragazzo che scherzosamente gli diede uno scappellotto e si dirigevano verso il campo da football.

Tutto il giorno lo passai a pensare a questa sera, non sapevo come vestirmi ma soprattutto come comportarmi...accidenti a me e alla mia timidezza.
Decisi di mettermi un leggins nero con gli stivaletti neri e un maglione bianco che scopriva una spalla e lasciai i capelli sciolti...ok non ero troppo sconcia quindi andava bene, a un certo punto suonarono al citofono
-Chi è?-chiesi
-Matt- o mio dio iniziavo a sudare caldo,freddo ero nel pallone...calmati Cretina
-Ok scendo- e posai il citofono, presi la giacca di pelle nera, la borsa e scesi.
Quando aprii il portone lo vidi appoggiato alla portiera del suo pick-up, aveva dei jeans scuri con le converse blu, un maglione nero e sopra la solita giacca di pelle nera.
-Ciao-mi sorrise-sei bellissima
Io arrossii -Grazie anche tu stai bene!lui sorrise e mi aprii la portiera
-Grazie-dissi, mentre mi mettevo la cintura lui sali dalla parte del conducente e mise in moto
-Dove andiamo?-gli chiesi
-Sorpresa-mi disse guardandomi e facendomi l'occhiolino
Ok iniziavo ad essere nervosa, odiavo le sorprese dato che l'ultima che ho ricevuto mi ha mandato quasi sottoterra...
-Va tutto bene?-mi chiese vedendo che mi stavo torturando le mani
-Si-mi limitai a dire
A un certo punto vidi che parcheggiò vicino a un piccolo boschetto e li iniziai veramente a preoccuparmi..ok voleva approfittarsene, quando scendemmo lui disse -Tranquilla il posto è un pochino più in là, non potevo parcheggiare li perché i proprietari vogliono la tranquillità intorno al loro ristorante-mi spiegò e io mi tranquillizzai un po
-Ah ok-dissi
-Bene siamo arrivati-mi disse sorridendo
Porca miseria era bellissimo!...era un ristorante che ospitava un enorme terrazzo con tutti i tavoli, era circondato da una staccionata bianca e al di sopra vi erano tante luci bianche che illuminavano l'intero posto
-Wow-riuscii solo a dire
Lui rise piano -Ti piace?-mi chiese
-È bellissimo Matt-dissi guardandomi intorno.
Ci sedemmo e ordinammo sia da bere che da mangiare, prendemmo entrambi una cotoletta con le patatine. Continuavo a guardarmi intorno, ero praticamente incantata da quel posto, tutto intorno era bosco ed era magnifico...amavo quella tranquillità
-Allora da dove vieni?-mi chiese bevendo un sorso di acqua
Oh merda dovevamo parlare del nostro passato...va bene ce la potevo fare
-Michigan e tu?-gli chiesi
-Texas-disse
-Deve essere bella!-dissi sorridendo
Lui annuì mentre mangiava un pezzo di carne -Si abbastanza a parte il clima! I tuoi genitori che lavoro fanno?-
E adesso che gli rispondevo?..
-Ehm non lo so non ho mai conosciuto i miei genitori-dissi distogliendo lo sguardo dal suo
-Oh mi dispiace-disse tristemente
-Tranquillo non potevi saperlo-dissi facendo un sorriso debole
-E quindi sei cresciuta in un collegio?-mi chiese
Al diavolo dovevo essere sincera no?! Sperando che non scappasse
-No..in realtà quand'ero piccola mi affidarono a una famiglia ma non ne volevano sapere di me quindi mi abbandonarono vicino a un autogrill e da lì inziai a vivere per strada-dissi abbassando lo sguardo e cercando di essere il più vaga possibile.
Lui si mosse sulla sedia -Merda..mi dispiace non volevo..beh comunque ti faccio i miei complimenti-disse e io aggrottai la fronte
Lui mi spiegò -Beh ora sei al college, hai un lavoro e una casa e sei riuscita a fare tutto questo con le tue forze..sono poche le persone come te!-disse dolcemente
Io sorrisi -E invece i tuoi?-
-Mio padre è un avvocato mentre mia madre è un architetto-mi disse
-Accidenti!-riuscii a dire -devono essere in gamba!-
Lui annuì-Si lo sono, anche se sono sempre incasinati non ci hanno mai fatto mancare niente-disse finendo le patatine e pulendosi le mani
-Hanno?-chiesi
-Oh si..a me e mia sorella-spiegò
-Ah come si chiama?-chiesi incuriosita
-Amber ha 17 anni.-disse sorridendo
-Deve essere bello avere una sorella!-dissi sorridendo
Lui rise -Si quando dorme-
Entrambi ridemmo, finito di mangiare stavamo aspettando il dessert e a un certo punto un po più là del terrazzo iniziò una dolce musica e le coppie si avviarono per ballare un lento.
Cercai di non sembrare una stupida e mi buttai -Ti va di ballare?-chiesi
-Certo-disse alzandosi e prendendomi la mano, quel gesto mi fece venire dei brividi -però ti avverto sono un pessimo ballerino- disse facendomi ridere.
Iniziammo a ballare il lento, lui appoggiò una mano a metà della mia schiena e con l'altra mi prese la mano
-Non te la cavi poi così male!-dissi
Lui fece una leggera risata -Grazie ma fidati sono meglio sul campo da football-
Risi -Non ne dubito!-
A un certo punto mi guardò negli occhi e disse -So cosa pensi di me- io aggrottai la fronte e lui mi spiegò -sai tutte dicono che sono un playboy e che sono il più sexy della scuola e che uso le ragazze...ma non è vero lo giuro, certo quand'ero qui all'inizio mi divertivo ma non sono il tipo che se ne approfitta soprattutto con te...non voglio che pensi che mi sto approfittando di te solo per sai...no?-disse alzando le spalle
-Si ho capito-dissi sorridendogli.

Finita la serata mi riaccompagnò a casa, mi accompagnò fino al portone
-Grazie è stata una bellissima serata-gli dissi
-Figurati-disse sorridendo
-Ok allora ciao-dissi non sapendo cosa fare, ero come un blocco di ghiaccio
-Leight ti va se ci rivediamo? Insomma sono stato bene stasera e vorrei che continuasse-disse mettendosi le mani in tasca
-Certo-sorrisi
-Bene-disse ed è come se si fosse rilassato
-Bene buonanotte Matt-dissi aprendo il portone
-Buonanotte Leight.-disse dolcemente.
Arrivata a casa mi appoggiai alla porta con un sorriso a 32 denti, era stata una bellissima serata, lui non ci aveva provato subito e questo mi fece capire che forse...ci sarebbe stato qualcosa di più.

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