prima prova

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ANGELA

"Bene ragazzi, oggi abbiamo con noi, un nuovo studente." annuncia la professoressa di italiano entrando in aula.

Cavolo, quella donna non è cambiata per niente. Ho saputo che gli è morto il marito, ma non pensavo riuscisse ad andare avanti così presto. Insomma, sono passati solo due mesi dalla sua perdita.

Dietro di lei, scorgo la figura di un ragazzo: ha un fisico perfetto, è alto, ha le spalle larghe, dalla maglietta, si riesce ad intravedere anche la muscolatura.

"Ciao, io sono Ivan" si presenta alla classe sorridendo.

Ha una voce melodiosa, un po' roca, ma cristallina, candida, lieve, con un tono suadente e sensuale.

Lo guardo per un paio di secondi, poi, quando i suoi occhi si posano sui miei, distolgo lo sguardo imbarazzata, dopo di ché, riporto nuovamente l'attenzione su di lui.

Lo fisso attentamente. Di solito, solo con lo sguardo, riesco a capire le persone, anche quelle che non conosco. È una sensazione strana, ma ormai ci ho fatto l'abitudine.

È vestito in un modo semplice, sportivo, ma al tempo stesso, la giacca nera e la capigliatura, danno un pizzico di ribellione e contrasto.

Indossa delle scarpe da ginnastica color cenere, un jeans scuro, quasi nero, che gli si spalma perfettamente addosso; una semplice t-shirt grigia, con sfumature di varie tonalità, che aderisce molto al suo fisico, e mette in risalto i suoi muscoli; una felpa aperta, a maniche corte, rigorosamente nera e un braccialetto sul polso sinistro.

La professoressa, lo invita a scegliere un posto, e lui, prima di alzare il dito ed indicare uno dri miei compagni, mi lancia un occhiata.

"Oh, bene..." dice la prof. "Vicino la signorina Bianchi." le sue labbra si distendono in un sorriso, mentre gli porge il suo libro, e lo invita ad accomodarsi.

Ivan si siede vicino a me, ed io cerco di non fissarlo per tutta la lezione, ma mi è impossibile: da vicino è ancora più bello.

Il volto è ben definito: i tratti e i suoi lineamenti, sembrano essere fatti da un Dio; ha gli occhi color cioccolato fondente, grandi, ma sottili, le ciglia non molto lunghe, e il naso è leggermente all'insù; le orecchie sono piccole, e nascoste da qualche ciocca rossa; le labbra, non sono grandi, ma carnose, e il mento, non è sporgente; il suo viso è incorniciato, da una massa di capelli rossi, un po' mossi, ma ben sistemati, con un piccolo ciuffo, che va verso l'alto, alla Elvis Presley.

Mentre scrive, o per meglio dire, disegna dei cubi sul foglio, osservo le sue mani. La pelle è liscia, e le unghie sono curate e ben sistemate, niente pellicine o altri difetti.

Noto che ogni tanto mi guarda di nascosto, senza alzare la testa, ma solo lo sguardo. Prendo il foglio di brutta e vado a buttarlo nel cestino. La classe non è cambiata per niente, se tralasciamo il suo arrivo.

IVAN

"Sta tranquillo ragazzo." Mi rassicura la donna di fronte a me. "Sono tutti molto simpatici." sorride.

Annuisco e apre la porta.

La classe è molto ordinata: i banchi sono sistemati perfettamente e le pareti sono appena state imbiancate, si nota dalla mancanza di scritte e dal colore bianco della vernice.

Dopo che la professoressa, da quanto ho capito, la signora De Mitri, mi annuncia, mi presento, semplicemente dicendo il mio nome.

Osservo i miei nuovi compagni di classe, sono tutti distratti, tranne le ragazze. Una in particolare, pare cerchi di scavarmi dentro, solo con lo sguardo. Appena lo noto, però, fissa il banco, ed io intravedo del rossore sulle sue guancie.

È davvero carina, anche se è seduta all'ultima fila, riesco a vedere i suoi occhi azzurri.

Quando la prof mi domanda dove voglio sedermi, non perdo tempo e indico la direzione della ragazza, ha un non so ché di misterioso.

Dopo aver preso il materiale, mi siedo accanto a lei, e subito, un profumo di lavanda mi invade le narici.

Adesso che la guardo meglio, noto che non mi sbagliavo, è davvero incantevole.

I lunghi capelli color caramello, verso la cute appena appena più scuri, mentre verso le punte, quasi biondi, le ricadono lisci sul seno. La sua carnagione è davvero chiara, ed i suoi occhi, color mare, spiccano tantissimo. Per non parlare delle labbra, bellissime, carnose e di una tonalità di rosa molto accesa. Il naso, è piccolo e lievemente appuntito. Il suo mento tondo è dolcissimo, ti da quasi l'idea che sia soffice. Le orecchie si vedono poco a causa dei capelli, ma non sono né troppo grandi, né troppo piccole.

Indossa una semplice maglietta color panna; dei jeans chiari, quasi celesti, ma mai quanto i suoi occhi e delle scarpe bianche, da quello che leggo, Converse.

La sua corporatura, è esile, lo si vede dalle braccia, e dalle gambe, anche se coperte dai pantaloni; non credo sia molto alta, ma le forme le ha al posto giusto. Il suo seno è abbastanza abbondante, ma nonostante tutto, sembra essere equilibrata.

Solo quando si alza per buttare un foglio, mi accorgo di avere ragione. È bassa, ma ha un sedere mozzafiato. Quando cammina, pare avere la grazia di un angelo: ha un passo piccolo, minuto, ma svelto e silenzioso, tanto che quansi nessuno se ne accorge. Quando si risistema al suo posto, intravedo un piercing all'orecchio sinistro.

Dopo alcuni minuti, mentre continuo a guardarla, tra uno scarabocchio e l'altro, si volta e mi immergo nelle sue iridi. Cavolo, sono particolari. Sono gialle, vicino alla pupilla, mentre verso l'esterno, diventano sempre più scure, fino a diventare blu. Sebrano essere formate da una perte del cielo... Sono tondi, grandi, con le ciglia lunghe... Veramente stupefacenti. Mi accorgo che ha un neo poco sotto la fine del suo occhio destro.

Subito ritorna con lo sguardo sul libro, usando i capelli come barriera.

Sembra strano non abbia una compagno di banco. Certo, forse è molto silenziosa, ma di certo è bella. Chissà com'è la sua voce...

-ragazzo: 468 parole, di cui, 247 di descrizione

-ragazza: 497 parole, di cui, 293 di descrizione

(Circa, non esattamente. Ma stiamo li, forse possono variare poco poco le cifre, ma non più di 10)

concorso di fourgirlsandmeWhere stories live. Discover now