7.Torre Nord

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Il secondo castigo fu orrendo come il precedente.
La pelle sul dorso della mano di Harry si irritò più in fretta e ben presto fu rossa e infiammata, così facendo diventava anche sempre più difficile da nascondere agli altri.
Tuttavia, non si lasciò sfuggire neanche un gemito di dolore fino alla fine.

Quando lasciò lo studio era probabilmente tardi come la sera precedente.
La situazione dei suoi compiti era ormai disperata.
Quando tornò alla sala comune non andò a letto, pur essendo sfinito, ma aprì i libri e cominciò il tema per Piton sulla pietra di luna.
Quando ebbe terminato erano le due e mezza, sapeva di aver fatto un lavoro pessimo, ma non ci poteva far niente.
Mentre buttava giù anche delle risposte alle domande della McGranitt gli venne all'improvviso in mente un dettaglio che aveva tralasciato...Malfoy aveva detto di incontrarsi alle 21 nella Torre Nord, ma se le cose rimanevano tali, lui era impegnato con la Umbridge fino alle undici minimo, sarebbe dovuto andare a dirglielo? O lasciar stare? Anche se così facendo sicuramente la situazione con Piton sarebbe peggiorata...

***

-Malfoy- disse mentre cercava di raggiungerlo fuori dall'aula di Storia della Magia; infine aveva scelto di dirglielo, anche se l'idea di riferire qualcosa a quella serpe non lo eletrizzava...
-Malfoy puoi venire un attimo?-
Draco che era tutto intento a ridere di chissà chi con il suo solito gruppetto, si girò di malavoglia con una smorfia in volto.
-Oh oh, bene bene, adesso Potter si è pure messo in testa di darmi ordini- disse ghignando verso di lui, e i serpeverde alle sue spalle non esitarono dal ridere.
-Tranquillo, neanche a me fa piacere rivolgerti la parola, ma ti devo dire una cosa a proposito di sta sera.- Disse deciso e leggermente innervosito dal solito irrispettoso comportamento dell'altro.
A quelle parole il ghigno beffardo sparì all'istante dal volto di Draco, che si irrigidì per un attimo, ma poi tornò alla sua natura...
-E sentiamo, cos'è questa cosa che dovresti dirmi?- disse riprendendo il suo irritante tono.
-Preferirei dirtela in privato- rispose serio.
-E va bene, solo perchè mi stai facendo perdere tempo- pronunciò stancato camminando verso di lui e seguendolo per il corridoio, per poi fermarsi in un punto meno affolato -ma vedi di muoverti, chiaro?-
-Ho letto il biglietto...- si interruppe per un secondo accorgendosi che lo sguardo di Draco era ricaduto sulla sua mano, in cui stava incisa ormai troppo evidente la scritta inflitta durante le sere precedenti; furtivamente si tirò giù la manica per coprirla, e gli occhi di Draco tornarono sui suoi, leggermente perplessi, ma a questa cosa Harry non fece caso e a quel punto continuò...
-Che hai "gentilmente" lasciato sotto il quadro, e volevo informarti che io alle nove sono già occupato...-
-Se stai parlando della Umbridge- disse Draco sbrigativo -lei stessa ha riferito a Piton che stasera non ti tratterrà oltre, è stato lui a dirmi l'orario in cui trovarci- pronunciò quell'ultima parola con una smorfia di disgusto -E in ogni caso pensi che io avrei cambiato orari o altro in base alle tue esigenze? Non essere patetico, Potter-
Lo fissò un'ultima volta negli occhi e se ne andò camminando con la sua appropriata eleganza.
Harry era rimasto bloccato sovrappensiero per un pò, si chiedeva il motivo per cui la Umbridge avesse dovuto mandarlo via più di due ore prima del solito, che avesse una simpatia per Piton? O magari ne aveva abbastanza di quella punizione...e inoltre non riusciva a essere felice di questa cosa per il fatto che dopo gli sarebbe aspettata un'altra tremenda punizione con il serpeverde...
Di colpo si risvegliò da quella trans ricordandosi che sarebbe arrivato in ritardo a Divinazione, non che gli importasse granchè, ma era pur sempre una materia.

Il terzo castigo trascorse come gli altri due, tranne per il fatto che dopo tre ore le parole Non devo dire bugie non si ripristirano più come prima, ma vi rimasero incise, colando goccioline di sangue, e Harry intuì il motivo per cui avrebbero finito prima.
Sentendo che la punta aveva smesso di grattare sulla pergamena, la professoressa Umbridge alzò lo sguardo.
-Ah- disse dolcemente, facendo il giro della scrivania per osservare la mano -Bene. Per stasera può andare-
-Devo tornare domani?-
-Oh, sì- rispose la professoressa col suo ampio sorriso -Sì, credo che possiamo imprimere il messaggiò un pò più a fondo con un'altra sera di lavoro.-

Harry non avrebbe mai pensato di poter odiare un professore più di Piton, ma a quanto pare aveva trovato un valido rivale.
È una pazza perversa, pensò salendo le scalinate per arrivare al settimo piano.
Quando arrivò al sesto decise di fare una sosta in bagno a sciacquarsi la mano, per evitare di dare subito troppo all'occhio.
Quando l'acqua gelida del rubinetto entrò in contatto con la ferita sulla sua mano, rabbrividì e gli venne la belle d'oca, un leggero senso di sollievo lo pervarse e rimase sotto il getto per un pò.
Dopo essersi rinfrescato il volto ripartì dirigendosi verso la sua sala comune, ma arrivato davanti al quadro si ricordò del biglietto che aveva trovato la sera prima, e dell'orario in cui doveva trovarsi nella Torre Nord.
Certo, non gli fregava molto di far attendere Malfoy, se fosse stato per lui non sarebbe neanche andato, ma aveva la forte certezza che queste cose sarebbero giunte a Piton, e altre rogne in quel momento non gli servivano.
Non aveva idea di che ore fossero, ma non doveva mancare molto alle 21, anzi probabilmente erano anche passate.
Si diresse a passo svelto, quasi correndo, su per la scalinata, verso la Torre Nord.
Arrivò all'entrata leggermente ansimante, a primo impatto non vide l'altro e pensò che probabilmente lo aveva fatto apposta a non presentarsi, per prenderlo in giro, ma poi scorse la sua chioma brillare sotto la luce della luna.
Era seduto sulla striscia di muro che faceva da grande finestra, la schiena appoggiata al muro e la testa rivolta verso l'esterno.
Harry fu scosso da una sensazione di ansia che non si sarebbe aspettato di provare, era tentato da voltarsi e ripercorrere la scalinata verso il suo dormitorio...
-Ah ce l'hai fatta ad arrivare, Potter. Se non sbaglio ti avevo detto di non farmi aspettare-

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