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Lo osservo con aria interrogativa
Io: Cosa devo fare?
Gio: Parlarmi di te, penso sia abbastanza semplice come punizione, no?
Resto impassibile, a parte a Giulio, Luca e Valerio non ho mai parlato e nè voluto parlare mai a nessuno di me, le persone più sanno cose di te e più hanno armi per distruggerti e ho pagato a mie spese questa cosa troppe volte, la mia infanzia, le mie urla, il mio dolore i miei demoni. Non tutti sono in grado di capire e chi di solito non capisce si allontana, perché questo faccio io: respingo le persone da me.
Gio: Sarè, ce stai?- dice passandomi una mano davanti alla faccia e distraendomi dai miei pensieri
Io: Sì, ma non voglio parlarti di me, scordatelo
Gio: Perché?- domanda confuso
Io: Non voglio e basta, scusami
Gio: Ehy tranquilla, quando vorrai parlarne io ci sarò
Io: Okey- mormoro a bassa voce
Gio: Perfetto ora vestiti che dobbiamo riportare indietro il dvd
Io: Cazzo, è vero
Ci mettiamo in macchina e percorriamo la strada della sera prima, scendiamo, ridiamo il film, e risaliamo in macchina verso casa
Gio: Visto che è mezzogiorno potremmo fermarci al Mc a mangiare, ti va?
Io: Okey..- dico guardando fuori dal finestrino
Arrivati, scendiamo dalla macchina, io prendo un tavolo mentre Giorgio va a prendere da mangiare, poco dopo lo vedo arrivare con un vassoio pieno di roba, alla vista di tutto quel cibo mi sale subito il vomito
Gio: Sarah...
Io: Dimmi- dico sorridendo falsamente
Gio: Mangia, non dico tanto, un po'
Incomincio a mangiare con fatica, finita la tortura decidiamo di andare un po' al parco, sotto lo stesso albero e ci accendiamo una sigaretta
Gio: Ti vedo strana oggi, che c'hai?- dice appoggiando la testa sulle mie gambe e guardandomi
Io: Niente Gio, che devo avere?
Gio: Dai Sarah...
Io: Non so se Giulio te l' ha mai raccontato, ma mia madre è da tre anni in una clinica per alcolizzati, tra poco dovrebbe uscire e il solo pensiero mi spaventa. Non so nemmeno perché cazzo te lo sto raccontando!
Gio: Perchè almeno un po' ti fidi?- chiede lui alzando leggermente la testa verso di me
Io: L'ho detto che prima o poi mi avresti rovinato- scuoto la testa con un leggero sorriso
Gio: Solo? Io pensavo di ucciderti!- dice ridendo, io gli do un piccolo schiaffo sulla testa e lo faccio alzare- che hai, dove stai andando?
Io: Ho bisogno di vestiti mio caro assassino, portami un attimo a casa mia- gli dico di spalle continuando a camminare
Gio: Più che un assassino, in questi giorni sembro un autista da quanto ti porto in giro
Io: È il tuo dovere- dico continuando a ridere e camminare, all'improvviso sento prendermi in braccio, Giorgio mi mette sulla sua spalla come un sacco di patate
Gio: Quale era il mio dovere scusa?!
Io: Lasciami Gio, potrei farti male!- urlo ridendo
Arriviamo alla macchina e mi ci appoggia contro
Io: Finalmente!
Gio: È la prima volta che non vedo piovere nei tuoi occhi- mi confessa guardandomi fisso
Io: Che intendi?- chiedo confusa
Gio: Sei felice Sarah- abbasso gli occhi e sorrido, non me ne ero ancora resa conto, e forse ha ragione
Io: Andiamo dai- gli dico spingendolo dalle spalle e aumentando quella pochissima distanza che si era creata. In macchina ridiamo e scherziamo, per me è strana tutta questa tranquillitá e spensieratezza, arrivati a casa suono il campanello ancora ridendo con Giorgio, appena si apre la porta il mio sorriso svanisce, d'altronde so, che la mia felicitá non può durare a lungo.

Spazio Autrice•
Buongiorno ✋. Dato che sono tornata dalle vacanze avevo pensato di ricominciare a fare due capitoli al giorno, diciamo che ci proverò, ma non vi prometto nulla. Grazie per i voti, come al solito, ciauz❤.

•Negli occhi tuoi piove• ||Mostro°Lowlow||Where stories live. Discover now