Prologo

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Quanto potevo odiare mia madre da 1 a 10?

11 ovviamente.

Non le bastava stare con quell'uomo che non mi convinceva per niente, adesso dovevamo anche trasferirci da lui!

Sono Faith Evans ho 16 anni e sono di Londra, anche se ho sempre vissuto a Milano.

Ho i capelli lisci e neri, la pelle abbastanza chiara e gli occhi verde acqua anche se cambiano a seconda del tempo o del mio umore.

Ho un'altezza normale e sono abbastanza magra.

Mia madre, Annah é una donna sulla trentina e le somiglio molto mentre mio padre, James non l'ho mai conosciuto, ci ha abbandonate quando ero piccola sostenendo di non amare più mia madre come una volta.

'Faith muoviti o perderemo l'aereo' urlò mia madre.

Odio quando urla.

Scesi svogliatamente le scale e caricai le valigie in macchina.

Per tutto il viaggio, sia quello in macchina che quello in aereo, non ho rivolto la parola a mia madre e sono stata tutto il tempo ad ascoltare musica.

Ad aspettarci in aereoporto c'era un uomo che disse di essere l'autista di Giovanbattista.

Doveva essere abbastanza ricco se aveva un autista ma poi che cazzo di nome era Giovanbattista?

Dopo qualche minuto arrivammo fuori una villa immensa, era a tre piani c'era un giardino altrettanto immenso ed una piscina grande quanto la mia vecchia casa

'Bella eh?' Chiese mia madre sorridendo

'Si' dissi scocciata

'Tesoro ti prego, potresti per una volta essere felice per me?' Chiese dolcemente

'Certo mamma' risposi guardando lo schermo del mio iPhone.

Ad aprirci fu una donna che credo fosse la domestica, appena entrammo Giovanbattista sorrise e baciò mia madre.

Vomito fino al 2056

'Tu devi essere Faith giusto?' Chiese sorridendo

'Si' risposi sorridendo in modo finto

'Mirko, Erika scendete, sono arrivate'

Due ragazzi scesero le scale.

La prima era più grande di me, sorrideva ed era davvero bellissima.

Il secondo doveva avere la mia stessa età, sorrideva anche lui ma i suoi occhi color cioccolato non dicevano lo stesso,lui non era felice, probabilmente si sentiva come mi sentivo io.

'Piacere io sono Erika' disse la ragazza sorridendo dolcemente

'Io sono Faith' risposi sorridendo, mi stava già simpatica

'Mirko' disse il ragazzo in modo freddo e scocciato, non alzando lo sguardo dal suo cellulare.

Certo almeno guardare con chi dovrai passare il resto della tua vita no eh?

'Mirko posa quell'affare' lo richiamò il padre

Mirko sembrò non ascoltarlo minimamente, vidi lo sguardo di Giovanbattista incupirsi, mi faceva paura.

'Mirko dannazione!' Disse infuriato prima di togliere il cellulare dalle mani del figlio

'Ma vaffanculo' disse il riccio prima di riprendersi il cellulare e tornare in camera sua, infuriato.

Qualcosa mi diceva che i litigi tra padre e figlio in quella casa erano tutt'altro che leggeri

HI GUYS *me versione theweeklycris*
Vi sono mancata eh?
No per niente.
Allora, scrivere storie sta diventando una dipendenza, addio vita sociale per me.
Questa mia nuova storia sarà un po diversa dalle altre, spero vi piaccia scusate eventuali errori.
Posterò il primo capitolo domani.
Alla prossima.

-Crystal

Just Brother|| Mirko TrovatoUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum