Cap. 2

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Adesso mi trovo sulla Terra, precisamente in un'alta campagna inglese, vicino Londra. Solito caso: lei uccide il marito a coltellate perchè era uno scansafatiche, poi sente i sensi di colpa e si suicida annegata dentro la vasca fa bagno. Però devo ammettere che questi si trattavano bene: una villetta a mattoni rossi, con porta e infissi e tetto bianchi, il tutto circondato da un tipico giardino inglese: l'odore dell'erba appena irrigata dagli innaffiatori automatici mi solletica le narici, e le fontane a forma di sirena bagnavano leggermente le scale di pietra e i tulipani, di cui la casa è circondata. È la casa dei miei incubi.
Tornando a noi, entrai dentro casa. Sorvolando sull'arredamento country della casa ( rivoltante), vidi due anime. Un uomo e una donna.
- Catherine Force e Andrew Force, io sono la Traghettatrice che vi accompagnerà o al Paradiso o all'Inferno.
- Cominciando da te Catherine, vedo che hai ucciso tuo marito e ti sei suicidata. Hai capito la ragazza! Invece tu Andrew...potresti anche finire in Paradiso, se non fosse che hai rubato una povera vecchiarella. E per soli 800£. E per non parlare che voi ve la passavate bene, in termini di soldi. Voi due finirete all'Inferno.
Finito di dire ciò, aprii con la mano il portale verso l'Inferno e chiamai Blob.
Voi vi immaginerete Blob come una massa gelatinosa, invece lui è alto più o meno un metro, pieno di peli con naso enorme e bocca piccola e secca, come tutti i demoni.
- Blob ecco il carico. Finalmente.
- Hai detto bene, finalmente. Venite voi, vi attende la perdizione eterna!
E scomparirono. Lui si diverte sempre a "punzecchiare" i nuovi arrivati. E sinceramente anch'io, solo che sono molto stanca per il lavoro.
Qui ci vuole sangue. E io so dove trovarlo.

Bessah, la TraghettatriceWhere stories live. Discover now