I can only try to make it right If you just gimme all your love

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Spinse Lena contro il tavolo, afferrandola per le cosce e facendola sedere, baciandola ancora mentre con le mani la toccava ovunque, come a memorizzare e riscoprire ogni parte del suo corpo. "Voglio scoparti da dietro, farti venire con le mie dita dentro." Le morse il labbro inferiore, di nuovo, e le strinse una mano al collo, facendola ansimare e sussultare quando la spinse indietro, costringendola a mantenersi sui gomiti per non finire con la schiena contro la superfice del tavolo. Mentre portava la testa all'indietro, con la sua mano al collo, lei scendeva con la bocca sul suo sterno, baciando e leccando la sua pelle, stringendo con la mano sinistra il suo seno destro e portandoselo alla bocca, succhiandolo lentamente, facendola ansimare ancora.

Alzò lo sguardo, per osservare il suo volto, la stava guardando con gli occhi lucidi, impazienti, pieni di desiderio. Camille l'amava, l'amava così tanto, amava ogni centimetro del suo corpo, amava la sua voce, il suo respiro, il suo sguardo, il suo tocco. L'amava in modo così viscerale che in quell'esatto istante le parve di raggiungere la consapevolezza che non avrebbe mai più amato nessuna come lei. Ma più.

Scese ancora con la lingua, tracciando con la punta i contorni dei suoi tatuaggi, lasciando una scia di saliva fino al suo addome. Afferrò una delle sedie, accomodandosi di fronte a lei ed afferrando entrambe le sue cosce con le mani, trascinandola in avanti, tanto che Lena per poco non perse l'equilibrio perché non se lo aspettava. Ricadde distesa sulla schiena, mentre Camille le allargava le cosce, tenendole strette tra le braccia, affondando il volto nel suo pube. Lena le portò una mano sulla testa, stringendole i capelli e spingendola con la faccia contro il suo inguine, impaziente, facendola sorridere. Era bagnata, Cam la leccò di piatto, lentamente, strappandole un gemito.

Succhiò piano il suo clitoride, facendola gemere ancora, cominciando poi a leccarla come se volesse mangiarla, divorarla, aveva così tanta voglia di farlo che stava reprimendo perfino l'impulso di morderla. Lena ansimava e gemeva, le dita ancorate ai suoi capelli quasi facevano male, muoveva il bacino contro il suo volto, andando incontro ai suoi movimenti. Alzò lo sguardo per guardarla, adesso si stava puntellando sul gomito e la fissava a propria volta, i capelli un po' arruffati che ricadevano all'indietro, sulle spalle, era così bella che avrebbe voluto farle una foto e ricordarla per sempre in quel modo.

Camille continuò a leccarla, senza smettere di guardarla, sorridendo appena nel compiacersi delle sue espressioni di godimento. Portò di nuovo la mano sul suo collo, stringendo piano, poi risalì verso il suo viso, accarezzandole la bocca, massaggiandola. Lena schiuse le labbra e leccò le sue dita, prendendole poi in bocca e succhiandole piano, gemendoci contro. In quel momento Cam avvertì l'eccitazione farsi quasi bruciante tra le sue cosce, se non fosse stata così intenta a scoparsi la bocca di Lena con le dita, avrebbe cominciato a toccarsi perché la sensazione stava diventando insopportabile.

"Cam-" Lena sembrava implorarla, soffocava le parole contro le sue dita, continuando a succhiarle. Camille sibilò ed in un impeto quasi violento le afferrò il volto, stringendole il mento. La sedia stridette contro il pavimento quando si alzò di scatto, per rimettersi in piedi e spingere la faccia contro quella dell'altra, per baciarla di nuovo. "Scopami-" Lena si staccò dalla sua bocca, per poi baciarla di nuovo. "Con le dita." La implorò ancora.

Cam strusciò il naso contro la sua guancia, abbassando lo sguardo sul corpo di quella, prendendosi qualche momento per guardarla, così, nuda ed erotica, eccitata e bellissima. Si portò l'Indice e il medio alla bocca, guardandola mente li leccava, scendendo poi lungo il suo corpo. Infilò la mano fra le sue gambe, bagnando quelle stesse dita con i suoi umori, e le massaggio piano il clitoride, prima di scivolare più giù e penetrarla. Lena gemette ancora, spalancando la bocca in un urlo muto, abbassando lo sguardo per guardare le dita che adesso erano dentro di lei, Camille le morse la guancia, ansimando a propria volta.

FALL - parte dueWhere stories live. Discover now