I can only try to make it right If you just gimme all your love

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"Vuoi venire da me?" Quella domanda le fece perdere un battito, Camille si accorse della sua reazione, la stava guardando, intensamente, non sapeva come descrivere quello sguardo, ma le muoveva delle cose dentro che non sapeva spiegare. "Puoi anche dire di no." Cercò di sdrammatizzare quella, come se pensasse che la sua reazione fosse dovuta al fatto che non volesse andare da lei. Voleva andarci, sì, certo che voleva, ma si chiedeva come l'avrebbe fatta sentire la cosa. Non sapeva cosa volesse Camille, in quel momento, se la stesse invitando da amica o si aspettasse qualcos'altro.

"No, voglio venire." Le rispose, annuendo, prendendo un altro tiro di sigaretta. "Vieni, allora." Nella risposta di quella le sembrò di avvertire una nota di malizia, leggervi un doppio senso, continuava a guardarla intensamente e Lena si chiesa cosa le desse la forza di restare ferma, immobile e non saltarle addosso per divorarle la bocca.

"La cheesecakeeee!" Hanna si avvicinò a loro, spezzando la tensione sessuale che le stava divorando ed interrompendo quel momento intenso. Per fortuna, pensò Lena, prendendo il piattino dalle mani di quella, distogliendo lo sguardo da Cam.

Dopo aver accompagnato Hanna, Cam aveva guidato fino a casa. In macchina avevano parlato del più e del meno, aveva chiesto a Lena come andasse lo studio, cosa stesse facendo, perché si era resa conto di sapere veramente poco della sua vita da quando si erano lasciate e le interessava capire. Erano salite direttamente da lei, Lena non aveva nemmeno posato il borsone, se l'era portato dietro ed in quel momento se ne stava poggiato a terra, all'ingresso, mentre Camille aveva appena finito di svuotare il suo, lasciando la ragazza sul divano a trafficare con il cellulare.

Si sentiva combattuta, ripensava ancora alle parole di Maya. Aveva invitato Lena perché voleva passare ancora del tempo da sola con lei, sì, ma anche perché voleva molto di più. Non sapeva se fosse una buona idea, come si sarebbe sentita dopo, non lo sapeva, ma in quel momento al pensiero di averla intorno si sentiva bene, non le importava di tutto il resto.

Ripose il borsone vuoto nella stanza guardaroba e raggiunse Lena, sedendosi sul divano accanto a lei, che se ne stava mezza sdraiata con le gambe accavallate. Non appena la vide mollò il cellulare sul bracciolo per darle tutta la sua attenzione. "Penso che Mary voglia fare la proposta ad Amber." Disse, così, all'improvviso. Forse stava parlando con qualcuno di quella cosa, prima che lei arrivasse. "Già?" Domandò, rendendosi conto che quelle due non stavano insieme nemmeno da un anno, anzi, forse erano appena sette mesi. "Lesbiche." Lena fece spallucce, sorridendo divertita, facendola ridere.

"Che ne sai?" Era curiosa di capire, a quel punto. "Mi ha detto Amber che continua a farle vedere anelli, in più le ha chiesto più volte la misura del suo anulare. Non è molto brava a non farsi scoprire." Vederla ridere la faceva stare bene, effettivamente in quei mesi aveva visto Lena stare molto male, bere, non mangiare, in quel momento invece le sembrava in salute, serena e più positiva. Anche lei si sentiva diversa, forse quel periodo le era servito per ricaricarsi e tornare quella di prima.

"Farai la damigella?" La prese in giro, guardando come i capelli le ricadevano sul petto, disegnando la linea del suo seno. "No, sarò la ragazza dei fiori." Ribatté, stando al gioco. "E Amber ha intenzione di dire di sì?" "Certo, Amber è pazza di Mary, ieri non ha degnato di uno sguardo le tette di Elisa, questo dice tutto. Ha delle tette davvero notevoli."

Camille sbuffò una risata, scuotendo la testa. "Anche Mary è messa bene, sarà stato quello a farla innamorare."

"Può darsi." Lena giocò con le punte di una ciocca di capelli, distogliendo per un attimo lo sguardo, sembrava pensierosa. "Davvero non sei andata con nessuna, dopo quella volta con me?" Tirò fuori di nuovo quella cosa, dal niente, probabilmente ripensando a quando avevano giocato con le altre. "Quante altre volte me lo chiederai? Ti sembra così strano?"

FALL - parte dueWhere stories live. Discover now