Control and parents

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"Nasconditi da qualche parte." Sussurrai duramente in preda al panico. Harry volò dall'altra parte della stanza lasciandosi cadere sul mio letto, tirandosi le coperte sopra il corpo.

"Ovunque ma non lì!"

"Sta zitta!"

Chiusi immediatamente la bocca, correndo verso il letto e tuffandomi sul suo corpo sentendo i suoi grugniti di dolore, o forse, di rabbia. Afferrai il libro più vicino aprendolo in una pagina a caso.

Continuai a sentire i gemiti di dolore di Harry, sentendo lo spostamento della superficie sotto di me.

"Fa male, Bev."

"Sta zitto!"

Proprio mentre dissi ad Harry di chiudere il becco, Hayden arrivò inciampando dentro la mia stanza. I suoi occhi erano iniettati di sangue e il suo corpo continuava a ondeggiare da una parte all'altra. "Hey ragazzina." Tubò. "Perché sei a casa così presto?"

"Io-uh...mi sentivo male." Era ovviamente una bugia. Ma conoscendo Hayden mi avrebbe creduta in un secondo, era veramente così stupido. "E potrei dire la stessa cosa su di te." Alzai un sopracciglio mentre sgranò gli occhi, ovviamente non si aspettava che potessi dirlo.

Non disse nulla per qualche istante appoggiando la mano sulla scrivania per supportare il suo corpo. I miei occhi immediatamente dardeggiarono alle sue ferite sul viso ricordando gli avvenimenti dell'altra sera. Diavolo, non si reggeva nemmeno in piedi.

Il corpo sotto il mio si spostava e mi ritrovai le mani Harry muoversi verso il mio culo, stringendolo delicatamente. Feci uscire uno strillo coprendomi la bocca in fretta, schiaffeggiando via le sue mani quando Hayden non guardava. Aveva gli occhi chiusi e stavo cominciando a pensare severamente che si era addormentato in piedi. Non ci pensai più di tanto visto che più di una volta si riduceva così.

"Uh, tu stai bene?" Chiese Hayden aprendo gli occhi, cominciando a giocherellare con la foto di me e lui nel mio scaffale accanto alla scrivania.

"Sono solo stanca." costrinsi un sorriso tirato per convincerlo a uscire dalla mia stanza al più presto prima che mi sarei alzata buttando via le coperte e strangolato Harry.

"Bene, io tornerò presto, papà ha avvisato che passerà di qui." i suoi occhi si illuminarono, ma personalmente non poteva importarmene di meno. Non era una figura paterna per me.

"Okay." squittii quando Hayden fece un passo indietro dalla mia stanza e iniziò a camminare giù per il corridoio. Aspettai fino a quando non ero sicura di aver sentito la porta chiudersi prima di alzarmi e tirare via le coperte.

Harry aveva uno sguardo insolente che gli intonacava il volto, le fossette erano visibili e i suoi capelli erano un disastro. Ero furiosa. Perché doveva per forza fare una cosa del genere di fronte a mio fratello?

"Non è stato divertente." dissi a denti stretti. "Potevamo essere beccati. Ti rendi conto che tipo di persona é mio fratello?sarebbe andato fuori di testa."

Harry non si era tolto il suo sguardo compiaciuto sul volto ed ero pronta a prenderlo a pugni. "In caso fosse stato così, mi sarei occupato di staccargliela." Disse. Tirai i miei capelli dal nervoso emettendo un urlo di aggravamento.

"Sei così irritante! Non c'é da stupirsi se la polizia ti controlla!"

Guardai come i suoi occhi si dilatarono istintivamente, il normale verde venne sostituito da un nero pece. Avevo colpito un nervo scoperto.

"Harry..mi dispia-" balbettai ma lui mi fece zittire alzando la mano.

Si rialzò in piedi riflettendo la sua altezza simile a una torre confronto alla mia piccola statura, le sue mani erano pugni stretti ai suoi fianchi, ovviamente cercando di contenere la rabbia.

mauvais garçon  ➵ [h.s] shortstoryWhere stories live. Discover now