3. Primo incontro

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Awake at night you focus,

On everyone whose hurt you,

Then write a list of targets,

Your violent lack of virtue.

Leave us alone!

You're on your own!

Go!

We are breathing,

While your sleeping, go, (GO!)

And leave us alone,

The liars cheating,

Our hearts beating, go, (GO!)

And now you're on your own.

Here's to your perfect weapon,

Crack bones with blind aggression,

Like birds whose wings are broken,

You live without direction.

Leave us alone!

You're on your own!

We are breathing,

While your sleeping, go, (GO!)

And leave us alone,

The liars cheating,

Our hearts beating, go, (GO!)

And now you're on your own.

GO!

And now you're on your own!

GO!

And leave us alone!

We are breathing,

While your sleeping, go, (GO!)

And leave us alone,

The liars cheating,

Our hearts beating, go, (GO!)

And now you're on your own.

Anne era comodamente sdraiata sul proprio letto nella sua camera ad ascoltare della musica quando, ad un certo punto, sentì vibrare il cellulare che era appoggiato sul suo grembo, con svogliata lentezza afferrò il piccolo oggetto e vide che le era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto, curiosa lo aprì per leggerne il contenuto
Da: Sconosciuto
Ciao Anne, sono Luke, volevo chiederti se ti andava di iniziare il progetto questo pomeriggio
La ragazza non aveva per nulla voglia e intenzione di andare da quel ragazzo, ma dovevano iniziare il compito, perciò, dopo aver salvato il numero tra i propri contatti, gli rispose
A: Luke
Ciao Luke, va bene, dimmi ora e luogo e ci sarò
La risposta non tardò ad arrivare
Da: Luke
Alle 15 a casa mia, la via è: Main Street al numero 14
Anne alla vista della via si rese conto che abitava veramente molto vicino al ragazzo, infatti lei era nella stessa via ma al numero 7
A: Luke
Va bene, a più tardi
Fu la sua ultima risposta, successivamente controllò l'orario, il ragazzo non le aveva dato molto tempo siccome erano già le 14, così decise di ascoltare ancora un po' di musica e alle 14.30 avrebbe iniziato a prepararsi, non era come le altre ragazze che rimanevano ore davanti all'armadio alla ricerca di un abito da indossare, lei prendeva le prime cose che trovava, tanto tra l'una e le altre non c'era molta differenza siccome erano tutti abiti neri.
Alle 14.30 si alzò un po' di mala voglia dal suo dolce e comodo letto per andare a prendere dei vestiti dall'armadio, un paio di jeans neri e una canotta del medesimo colore ma con una scritta rosso sangue che diceva "Fine", andò al bagno per truccarsi, amava contornare i propri occhi di un pesante trucco nero, pensava che li rendessero più grandi e uno sguardo più duro, pochi minuti prima delle 15 si infilò le sue vans nere e la sua giacchetta di pelle del medesimo colore e uscì di casa, diretta a quella di Luke.

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Era un normale domenica per Luke, il ragazzo era a casa da solo e si annoiava visibilmente, aveva provato a svagarsi in diversi modi ma nessuno di quelli lo aveva aiutato, decise così di mandare un messaggio ad Anne, così da poter iniziare a fare il compito assegnatogli dalla professoressa di italiano ma anche perché voleva vederla e cercare così di instaurare un rapporto di amicizia con lei.
Al biondo la ragazza risultava molto interessante, per lui aveva una bellezza diversa da quelle normali, le sembrava come un frutto proibito, ti attraeva ma non potevi assaporarlo e quando provavi ad avvicinarti a lei, lei istintivamente si ritraeva e ti allontanava ancora di più.
Il suono del campanello fece risvegliare Luke dai propri pensieri, così andò ad aprire la porta. Dietro ad essa apparve la figura minuta di Anne che lo osservava
-"Ciao Anne" le dissi il ragazzo sorridendo
-"Ciao Luke" gli rispose lei, nemmeno un piccolo sorriso le spuntò sul suo pallido ma perfetto viso e questo lo rattristò un po'
-"Prego, entra" continuò a dirle lui scostandosi dall'entrata in modo che lei potesse passare
-"Grazie" gli rispose mentre varcò la soglia
-"Credo che potremmo andare in camera mia a fare il compito" le disse Luke indicando le scale, lei gli fece un cenno di assenso con la testa così lui la accompagnò al piano di sopra
La ragazza rimase stranamente sorpresa nel vedere la camera del suo compagno così pulita e ordinata, infatti essa era tinteggiata di un candido bianco, i mobili erano semplici e di legno, mentre il letto comprendeva due colori, il bianco e il nero. Anne pensò che Luke fosse il suo esatto opposto, lei era il nero, le tenebre, mentre lui il bianco, la luce

-"Io direi che potremmo partire dalla biografia, tu cosa ne dici Anne?" le chiese il ragazzo accendendo il computer appoggiato sopra la scrivania
-"Va bene" gli rispose la ragazza
Entrambi si sedettero di fronte al pc e Luke digitò con velocità e fluidità "William Shakespeare" e subito la pagina si riempì di informazioni:
"William Shakespeare è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in lingua inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.
Spesso considerato il poeta più rappresentativo del popolo inglese e soprannominato il "Bardo dell'Avon" oppure il "Cigno dell'Avon", delle sue opere ci sono pervenuti, incluse alcune collaborazioni, 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altra opera; inoltre è lo scrittore maggiormente citato nella storia della letteratura inglese e molte delle sue espressioni linguistiche sono entrate nell'inglese quotidiano. [...]"
Dopo alcune ore che i due ragazzi sistemavano la pima parte del compito finalmente finirono
-"È meglio che vada ora" disse Anne alzandosi dalla sedia con una copia della vita di Shakespeare tra le mani
-"Come? Di già?" le chiese Luke, il quale non era riuscito a dialogare con lei oltre che per il fatto del compito
-"Abbiamo finito la ricerca ed è tardi, i miei mi aspettano per cena" gli rispose la ragazza. Luke a tale risposta rimase deluso, sperava veramente di passare più tempo con Anne, voleva davvero fare amicizia con lei e conoscere il motivo del suo perenne sguardo vitreo, ma non poteva costringerla, l'avrebbe rivista il giorno successivo a scuola e successivamente si sarebbero ritrovati per continuare il compito di italiano
-"Va bene, ti accompagno" le disse allora lui mentre si avvicinavano alla porta d'ingresso
-"Tranquillo, abito solo a sette case di distanza dalla tua" gli disse Anne. Luke rimase un po' sorpreso da quella rivelazione, non si aspettava che vivessero così vicini, ma dopo tutto era arrivato in città da poco e non conosceva bene il luogo
-"Insisto" continuò a dire il ragazzo. A questo punto Anne accettò, riteneva quel ragazzo sorprendentemente insistente e solare e da un lato questo carattere le piaceva ma dall'altro lo trovava fastidioso.
Pochi minuti dopo si trovarono entrambi di fronte ad un'imponente villa
-"Sono arrivata. Ciao Luke" salutò Anne il ragazzo dirigendosi alla porta
-"Ciao Anne, a domani" ricambiò il saluto il biondo quando ora mai la figura della ragazza era già sparita dietro l'ingresso

VIOLET

Ciao a tutti, ecco un capitolo di merda, sono quattro ore che lo sto scrivendo e potrei morire da un momento all'altro.

Vi chiedo di commentare e votare.

Scusate eventuali errori, li correggerò.

A presto,

Giulia xoxo

Autolesionismo: Un muto grido di dolore (#Wattys2016)Where stories live. Discover now