38. Da mio padre

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Sono già passati 3 giorni da quella notte "paurosa" e non ho ancora scoperto chi fosse o che cosa volesse quel maniaco da me...

Alex è diventato molto più protettivo nei miei riguardi e questo mi piace... Mi sento benissimo e al sicuro con lui.
Da quella sera è tornato tutto a posto tra di noi, ci siamo scusati entrambi e siamo finiti per baciarci, abbiamo capito che ci siamo sempre voluti bene.

Anche il 'gioco' continua normalmente... Non riesco ancora a credere che fra 3 mesi sarà tutto finito... Non vivrò più con lui, ma nel mio piccolo appartamento con la mia migliore amica Shelly. Sono sicura che però non sarà questo ad allontanarci, il nostro rapporto ora è più forte. Non sento Shelly da quando, finita la scuola, è partita al mare con David, il migliore amico di Alex nonché suo fidanzato. Quei due piccioncini se la staranno spassando da qualche parte, finalmente felici. Quasi quasi li invidio... Sono contenta anch'io per loro, se lo meritano entrambi: i loro genitori, senza un motivo ben specificato, non volevano che stessero assieme, così hanno deciso di andarsene da soli per un po', senza ascoltarli... Anche se hanno avuto diverse difficoltà nel farlo.

A: Piccolaaaaa, sei pronta?! Dai che facciamo tardi...!- urla sbuffando Alex,

Io: Ancora 5 minuti e arrivo!-

A: Anche mezz'ora fa hai detto 5 minuti-
Io: Ti amo anch'io- dico sarcastica infilandomi una maglia per andare da mio padre. È da tanto che non si fa più vedere e mi sto preoccupando per lui, così ho deciso di andare a trovarlo, anche se Alex dice che sicuramente avrà avuto da fare... Sinceramente non ne sono tanto convinta, potrebbe anche stare male!!! Okay, mi calmo.

Lo sento sbuffare per la milionesima volta dal piano di sotto.
Io: Ti ho sentito!- Lo rimprovero scendendo le scale,
A: Quale onore signorina...- dice facendo un inchino,
Io: Dai piantala,- dico colpendolo sulla spalla scherzosamente -siamo già in ritardo-
A: Ma non mi dire!- dice ridendo.
Usciamo di casa e entrando in macchina mi ricordo di non aver messo l'allarme, faccio fermare Alex e corro ad inserirla. Rientro macchina sorridendo col fiatone. Io: Bene, e ora possiamo andare!- Alex scuote la testa in segno di disapprovazione.

*** Dopo il viaggio***

Sono davanti al palazzo dove vive mio padre, é in un vicolo buio dove non c'é anima viva... Tropo presa dai miei pensieri non ho notato che Alex non è al mio fianco, mi guardo attorno preoccupata non vedendolo. D'un tratto sento due braccia avvolgermi la vita e mi irrigidisco. Quando però riconosco l'acqua di colonia di Alex mi tranquillizzo all'istante...

A: Dai saliamo, non mi piace per niente sto posto- dice facendo una smorfia.
Annuisco e spingo la porta che emette un cigolio sinistro. Quando entriamo ci ritroviamo in un lunghissimo corridoio poco illuminato. Ai muri sono appesi vari quadri, impolverati e ricoperti di ragnatele. Da dietro alle porte si sentono strani rumori... Probabilmente qualcosa che si rompe, anche alcuni lamenti di bambini... Ad attirare la mia attenzione é una stanza aperta, mi avvicino per vedere cosa o chi ci sia dentro, sono molto curiosa, ma non trovo niente e nessuno, solo il buio più totale.

Mi riavvicino ad Alex che sta cercando, su una specie di mappa dell'edificio, il piano e la stanza dove si trova mio padre, dato che non ci siamo mai stati e tanto meno glielo abbiamo mai chiesto.

A: AH!!! Trovato, al quinto piano nella 5B-
Perfetto. Non c'è nemmeno l'ascensore, ci tocca fare le scale, che come il resto della casa, sono malridotte... Ma in che razza di posto vive mio padre?!

Quando arriviamo davanti alla porta 5B esito un po' prima di bussare, non so perché, ma ho quasi paura... Sono davvero ridicola... Chi mai potrebbe avere paura del suo stesso padre?! Io no. O almeno credo...

Pov's Alex

Vedo Abby esitare prima di bussare alla porta, ma non ci faccio troppo caso... Devo assolutamente accertarmi su quanto credo sia successo quella notte 3 giorni fa. Quando ero andato a dormire con Abby, mi ero sforzato di pensare a chi diamine potesse essere quel pazzo e avevo trovato un'unica soluzione: suo padre. Non ne sono in nessun modo certo ma ho intenzione scoprirlo.
Marcus ci apre la porta con rabbia tenendo una birra in mano. Quando si accorge di chi siamo cambia subito espressione, rivelandosi un po' sorpreso e... Spaventato? Forse dalla nostra improvvisa visita.

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