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Sospiro, poggiando le gambe accavallate sopra il portaoggetti prontamente chiuso. Di fuori, si sentono gli insulti che Sanzu rivolge al motore, insulti che nemmeno al suo peggior nemico oserebbe dire. Sono le fottute 2 di notte e solamente ora il motore ha deciso di morire per qualche ragione dannatamente a noi ignota

L'auto ha cominciato a perdere potenza fino a fermarsi del tutto, proprio quando eravamo vicini alla periferia di Tokyo.  Eravamo bloccati in un angolo della stazione di servizio, sotto la luce della luna notturna, e la prospettiva di essere visti mi faceva rabbrividire. Sanzu, essendo della Bonten, era una faccia conosciuta a livello nazionale, e non per motivazioni buone; e anche io, dopo essere diventata sua moglie, sono stata leggermente più notata. Se venivamo scoperti avremmo potuto ricorrere solo alle pistole. Voglio solo tornare a casa. Sento la frustrazione montare dentro di me mentre guardo attraverso lo specchietto il motore

Ma dove c'è volontà, c'è un modo, e io non ho intenzione di restare qui a guardare il mondo passare. Bisognava trovare una soluzione, e bisognava trovarla subito: ecco perché il rosa, pur non avendo nemmeno una minima conoscenza dei motori, era fuori dalla macchina mentre urlava contro il dannato che ci ha fermati. Oltretutto, abbiamo un quadro leggermente di valore, tipo sui 20 milioni, e farci scoprire con questo sarebbero già solo una trentina di anni in carcere, aggiungi anche il fatto che non siamo chissà quando legali e il risultato è l'ergastolo

"Porca troia, porca troia, porca troia" dice il rosa, usando un proiettile delle armi come possibile cacciavite. Emetto un lungo mugolio prima di chiudere nuovamente gli occhi, sentendo la stanchezza animale
"Non puoi, non so, minacciare un passante e rubare l'auto?" dico al ragazzo, che mi sfoggia il suo dito medio adornato da un anello di pietra nera
"Sei quella intelligente della coppia, noto" dice sarcasticamente, buttando poi il proiettile a terra per l'esaurimento

Non possiamo nemmeno contattare un sottoposto o un altro membro importante della Bonten per venirci a riprendere. Tutti sono troppo impegnati a contrastare un piccolo attacco in una prefettura di Tokyo. I membri più importanti, come Koko o non so Kakucho, stanno sorvegliando le aree sotto attacco, assicurandosi che tutto vada per il verso giusto. Abbiamo provato ha chiamarti ma ci abbiamo guadagnato solo un telefono morto per la batteria troppo scarica. Guardo fuori dall'auto, il panorama notturno e  desolato della stazione di servizio si estende davanti a noi, mentre solo di tanto in tanto qualcuno riparte con la propria macchina

"Non posso credere che quel riccone sfondato di Kokonoi non abbia nemmeno una, non so cazzo, una Tesla che si guida da sola che ci venga a prendere" dico in tono esasperato, lamentandomi dell'unica persona della Bonten che effettivamente sembra simpatico. Per quanto fissato con il denaro, Kokonoi è stato il mio primo vero amico in questa nuova banda. Il mio commento fa ridacchiare Sanzu, che però perde nuovamente la pazienza
"Non so, non potresti chiamare tuo padre? Sempre un mafioso è, non ci tradirebbe" chiede il ragazzo, dando per lo spazientimento un pugno sul cofano
"Come se ci parlassi ancora" dico in tono ironico, ma anche un po' scocciato

Dal giorno del mio matrimonio, non ho più parlato con mio padre e mia madre. È come se mi avessero venduta, liberandosi di un peso in meno. Nonostante il nostro già freddo rapporto, la decisione di "vendermi" per il matrimonio combinato ha reso evidente quanto poco contassi ai loro occhi. Il fatto che non abbiano neanche cercato di mostrare qualche forma di preoccupazione ha rafforzato la mia percezione di essere un'estranea nella mia stessa famiglia. Ma questo Sanzu non lo sa, quindi non gliene faccio una colpa che abbia nominato proprio loro tra tanti

Mi alzo dal sedile, e mi dirigo a passi grandi verso il rosa, che con rabbia tira schiaffi alla parte posteriore della macchina. Non lo biasimo, probabilmente avrei reagito peggio, smontando il motore e buttandolo per terra fino a distruggerlo in tanti piccoli pezzi. Il rosa si accorge del mio sguardo e mi tira la guancia
"Meno sguardi e più aiuti ragazzina" dice stirandomi la guancia, con la mano sporca di grasso di benzina
"Senti, ci conviene prendere un motel, almeno per stanotte. Sono le 2 e vorrei farmi almeno due o tre ore di sonno" dico con la voce leggermente modificata per la posizione in cui si trova la mia bocca
"E fammi indovinare, in un motel non dovrebbero riconoscermi, inoltre se te lo sei dimenticato, abbiamo un cazzo di quadro nell'auto che è ferma in una dannata stazione di servizio!" sbraita il ragazzo, gesticolando energeticamente
"Nascondiamo l'auto e prendiamo un motel. Che ne so, obblighiamo qualcuno ad entrare e prendere dei camuffamenti per noi" dico mettendomi le mani nelle grandi tasche della giacca di pelle

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Where stories live. Discover now