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I giorni passavano e le prove di ammissione erano sempre più vicine.

<Questo ha fatto male> slanciai un colpo nel suo fianco sinistro.

Era evidente che papà non utilizzava tutta la sua forza ma ciò non significava che nel combattimento a corpo libero non fossi forte. Al contrario, ero diventata più forte rispetto a cinque mesi fa e le curvature dei muscoli nelle spalle e nelle gambe iniziarono a farsi notare di più.

Quella sera andai a camminare da sola sulla spiaggia, quella brezza di sera aiutava a rilassarmi.

Lì incontrai Izuku e anche lui, da quel che si poteva notare, si era dato da fare.

<Talyn> mi chiamò avvicinandosi. Non parlavamo molto io e lui, ma ogni volta che avevo la possibilità cercavo di sfruttarla.

<Izuku!> rimasi sorpresa dal ragazzo che si trovava davanti a me. <Ti sei dato veramente da fare!> sorrisi guardandolo dall'alto in basso.

<Dici?> disse imbarazzato grattandosi il capo. Abbassò poi la mano e continuó a fissarla.

<Ormai mancano solo due settimane> il suo sguardo si spostò verso l'orizzonte sul mare mentre stringeva il pugno.

<Già> fu l'unica cosa che riuscì a dire mentre lo analizzavo. Era cambiato.

<Hahahaa> una risata proveniente da lontano fece voltare entrambi.

Non c'era bisogno di sorprendersi sapevo già di chi fosse: All Might. E in effetti non mi sbagliavo. Avevo sentito varie volte quella risata, sia in tv sia quando da piccola giocavo nell'ufficio di papà nonostante il suo disaccordo.

<All Might?! C-che ci fai qui?> dissi sorpresa.
Anche Izuku si era voltato a guardarlo, ma non era sorpreso quanto me, anzi, non era sorpreso quanto mi aspettavo. Eppure era Izuku, pensavo gli corresse incontro chiedendo una foto o un'autografo. Per caso l'aveva già incontrato prima di adesso?

<Giovane Takami> mi diede vari colpetti sulla spalla. <Ti vedo in forma> disse dandomi una rapida occhiata dall'alto in basso.

<Già ma devo ancora migliorare nella resistenza> aprí e chiusi il palmo della mano.

<Vedrai che con il tempo migliorerai> disse con tono fiducioso. Poi passó gli occhi su Izuku come se volesse dirgli qualcosa ma non potesse in quell'istante e quindi si limitò a dire <continua a fare del tuo meglio anche tu!> mostrò il pollice e poi se ne andò.

Rimasti di nuovo soli, Izuku si voltó di nuovo verso di me. <Vai a casa? Ti accompagno se vuoi> disse col suo tono gentile.

Annuì leggermente mentre cercavo nei suoi occhi cosa mi nascondesse.

Durante la strada al ritorno trovai il coraggio per chiederglielo.
<Izuku>

Alzó il capo verso di me.

<Mi stai nascondendo qualcosa?>

D'un tratto fu preso dall'ansia e con quella mano tornó a grattarsi il capo.
<I-io? Perché dovrei?>

<Non lo so. Chiedevo> dissi tornando a guardare i miei passi.

Sì. Mi stava nascondendo qualcosa.

~Skip Time~

La mattina dopo papà mi portò nell'agenzia nell'area di allenamento, dopo che la sera precedente glielo avevo chiesto supplicando.

Mi trovavo di fronte a lui, il mio respiro un po' accelerato, ma il cuore calmo. Erano mesi che mi allenavo e sentivo che potevo affrontarlo con la sicurezza di non essere schiacciata subito. Papà mi osservava, i suoi occhi pieni di orgoglio misto a concentrazione.

𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗴𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗲 𝗳𝘂𝗼𝗰𝗼 ୨୧ | Reader x Todoroki Shoto ✩Where stories live. Discover now